Che speri instabil Dea, di sassi e spine (1833)

Pietro Metastasio

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura Che speri instabil Dea, di sassi e spine Intestazione 21 marzo 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pietro Metastasio


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I


Che speri instabil Dea, di sassi e spine
    Ingombrando a’ miei passi ogni sentiero?

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     Ch’io tremi forse a un guardo tuo severo?
     Ch’io sudi forse a imprigionarti il crine?
5Serba queste minacce a le meschine
     Alme soggette al tuo fallace impero:
     Ch’io saprei, se cadesse il mondo intero,
     Intrepido aspettar le sue rovine.
Non son nuove per me queste contese;
     10Pugnammo, il sai, gran tempo; più valente
     Con agitarmi il suo furor mi rese.
Che da la ruota e dal martel cadente
     Mentre soffre l’acciar colpi ed offese,
     E più fino diventa e più lucente.