Cenni sulle proprietà medicinali e sull'uso delle acque/Azione e proprietà medicinali
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AZIONE E PROPRIETÀ MEDICINALI
Dalla natura dei principi, che le costituiscono, è facile comprendere che le Acque di Montecatini prese internamente agiscono come lassative; ma non è l’azione locale lassativa o purgativa (cui esse producono con maggiore o minore energìa a seconda della varia sorgente, che si adopera) quella, che costituisce per intero la loro azione speciale sull’economia: resultando dalla osservazione costante e quotidiana, che esse dispiegano ancora un’azione generale chimico-organica, dovuta all’assorbimento dei principj medicamentosi contenuti nelle acque stesse: azione chimico-vitale, che viene posta in evidenza dai brillanti resultati, che si ottengono spesso, non tanto dalla bevanda, quanto dalla efficacia grandissima prodotta dall’uso dei soli Bagni fatti in dette acque.
L’azione chimico-vitale, che dispiegano sull’organismo le Acque minerali di Montecatini, si manifesta diversa a seconda dei differenti stati morbosi, che la esperienza ha dimostrato potersi con grande vantaggio combattere con l’uso di queste acque: per cui se le molte volte è l’azione detersiva, la risolvente, la fondente o deostreunte, come alcuni la chiamano, quella che si mostra palese, nei casi di sorprendenti guarigioni verificatisi in ammalati di Turgori, e d’Ipertrofìe del Fegato e della Milza, d’Iperemìe della muccosa Gastro-enterica, di quella dell’apparecchio renale, d’ingorghi più o meno estesi e pronunziati delle glandule linfatiche ec.; è invece in altre opportunità un’azione decisamente ricostituente quella, che si appalesa prevalente in quegli individui, nei quali è stata adoperata con immensa utilità per combattere l’Anemìa, la Clorosi, la Cachessìa miasmatica ec.
Questa diversità di effetti, provata dalla osservazione clinica fino dalle epoche le più remote e che sta a denotare una diversità di azione delle Acque minerali di Montecatini, è d’altronde facilmente spiegabile con la natura differente dei principj, che le mineralizzano: per cui a seconda che prevarrà l’azione di alcuni piuttostochè di altri principj sulla economìa, si appaleseranno più o meno manifesti certi determinati effetti denotanti la diversità dell’azione, in ragione del differente stato patologico, della qualità dell’Acqua minerale adoperata e del modo col quale venne amministrata agli ammalati.
Quando i fatti parlano le spiegazioni possono risparmiarsi; ma allorchè si può avere una ragione dimostrativa di questi fatti medesimi i meglio avverati, è bene metterla in evidenza, non tanto per evitare il rimprovero spesso giusto di qualificare come panacea universale un rimedio, che è solo decisamente utile in alcune determinate infermità, quanto ancora perchè nella medicina la troppa credulità riesce spesso maggiormente (o per lo meno ugualmente) dannosa che un assoluto scetticismo.
Le proprietà medicamentose delle Acque di Montecatini si manifestano di preferenza in molte e diverse forme di malattie croniche. Avendo esse il privilegio, allorchè si bevono, di provocare con una forza proporzionale alla qualità o quantità dell’acqua ingerita delle evacuazioni alvine liquide senza produrre nè coliche, nè sete ardente, sono utili negli stati Gastrici e Biliosi; utilissime poi nella Diarrea, e più specialmente nella Dissenterìa. — Gabriele Falloppio, Andrea Cesalpino, e l’immortale Francesco Redi non solo le decantavano come un mezzo prezioso per vincere questa ultima infermità, ma in particolar modo il Redi le riguardava come unico e specifico rimedio contro tutte le Dissenterìe1: nè questa virtù si è smentita col trascorrere del tempo; ed io posso asseverare che in tredici anni, dacchè dirigo l’uso medico delle Acque di Montecatini, ho potuto verificare la reale utilità, che arrecano in tali malattie, e registrare molle guarigioni ottenute soprattutto in ammalati provenienti dall’Egitto, i quali nessun’altro compenso terapeutico era bastato a risanare.
Nelle Ostruzioni dei visceri addominali, e in special modo in quelle del Fegato e della Milza i vantaggi, che si ottengono dall’uso esterno ed interno delle Acque di Montecatini, sono sorprendenti; e nello stesso modo che per la natura dei principj sono esse paragonabili alle celebri acque di Carlsbad e molto alla sorgente salina di Cheltenham, lo sono pure per gli effetti, riuscendo spesso a vincere in pochi giorni le più antiche e le più ostinate Iperemìe e Ipertrofìe di questi visceri; ed evitando i rischi, nei quali di sovente incorrono coloro, che adoperano le Acque di Carlsbad, o a cagione della temperatura, che loro è propria, o a cagione d’un grado di stimolazione della muccosa Gastro-intestinale, che non sempre riesce possibile limitare o determinare2.
In tutte quelle malattie, che derivano da disordini nella funzione secretoria del Fegato, sia che questa pecchi per eccesso, sia che si alteri la qualità della bile o che si faccia difettiva come negli ammalati d’Itterizia, negli affetti di Calcoli Biliari, nelle Epatalgìe, nelle Gastralgìe, e nelle Coliche, che si collegano con questi disordini, le Acque di Montecatini riescono vantaggiosissime.
Lo stato di prevalente venosità addominale, e tutti quei mali, che serbano una stretta attinenza con ostacoli di varia indole, ma che influiscono a rendere difficile il circolo nei visceri di quella cavità, migliorano grandemente o si dileguano sotto l’uso delle Acque di Montecatini prese o in bevanda, o a guisa di doccia, o per bagno.
L’Affezione Emorroidaria rientra in questa categorìa, come appartengono spesso a questa qualità di disordini materiali certe Ipocondriasi, e alcune altre Nevrosi provocate e mantenute da stasi venose addominali, e più particolarmente da disordini di circolo nel sistema della Vena Porta.
Se si volesse dare una importanza senza restrizione critica alla enumerazione delle malattie, che secondo le attestazioni d’illustri scrittori sulle Terme di Montecatini guariscono per l’uso di queste acque minerali, poche sfuggirebbero alla loro azione salutare: ma senza impugnare la verità dei fatti attestati, che possono però benissimo intendersi avvenuti non per l’azione specifica delle acque, ma per altre cagioni riferibili alla cura indiretta delle malattie stesse, io mi limiterò a dichiarare, che oltre a giovare a quei mali, di cui ho sopra fatto parola, riescono valevolissime a modificare la Diatesi Scrofolosa in tutte le sue manifestazioni, ed a correggere alcune successioni morbose caratterizzate da speciale alterazione del fluido sanguigno. È in ragione dell’azione terapeutica, che dispiegano in siffatte circostanze, che si arriva ad intendere come abbiano potuto; (secondo quello, che asseriscono Ugolino, il Livi, il Bicchierai ec. ec.) guarire svariatissime forme di Erpete incominciando dai Pruriti e dalle Rogne e arrivando alle Tigne Umide, e perfino alla Favosa, e riuscire altresì utilissime a debellare la Clorosi e l’Amenorrea.
Se però l’apparecchio degli organi inservienti alla digestione è più particolarmente quello, che risente la benefica influenza terapeutica dell’azione delle acque di Montecatini, non minori vantaggi queste arrecano in alcune speciali malattie dell’apparecchio Genito-Urinario; e la esperienza di vari secoli ha dimostrato che adoperate a seconda di particolari circostanze (e di preferenza alcuna piuttosto che alcun’altra di esse) o per bagno o per docce interne o per bevanda riuscirono utilissime a vincere le Blennorogìe, le Leucorree, le Menorragìe derivanti da ingorghi atonici, e più specialmente poi le affezioni Renellose, e Calcolose dei Reni e della Vescica.
Destinata questa breve notizia allo scopo indicato in principio, manca qui la opportunità di parlare dei Bagni diversi e del modo di prenderli e delle circostanze tutte relative alle differenti maniere di cura, che si praticano con l’uso esterno delle Acque minerali di Montecatini: per cui mi limiterò a discorrere dell’uso interno, e ad indicare in quali circostanze è da preferirsi la bevanda di ciascuna delle acque potabili di sopra accennate, ed in qual modo debbono essere amministrate.
La Nuova Acqua dell’Olivo di recente scoperta e che fu analizzata dall’egregio Professor Silvestri, è stata da me con successo sperimentata da due anni a questa parte in varj casi di malattie, ed è a considerarsi come un prezioso acquisto, perchè contiene una quantità maggiore di Fosfato e di Carbonato di ferro delle altre. — Ricca più di quella della Regina e di quella del Tettuccio e del Rinfresco di solfato di soda, è da preferirsi nei casi, nei quali si mostra più manifesto l’impoverimento del sangue, ed in quelli ammalati, nei quali per l’indebolimento dell’apparecchio digestivo lo stomaco non può tollerare che la ingestione di discreta quantità di bevanda.
L’Acqua della Regina differisce da quella dell’Olivo perchè, mentre è aggradevole più di questa al gusto, ne è peraltro di minor forza purgativa: differisce pure da quella del Tettuccio perchè oltre a contenere una maggior proporzione di cloruro di sodio e di magnesia, possiede ancora una certa quantità di fosfato e carbonato di ferro; la quale, sebbene inferiore a quella dell’Acqua dell’Olivo, non è poi tanto tenue giacchè ha potuto esser determiaata dalla analisi. Per queste condizioni l’Acqua della Regina è da preferirsi specialmente nel principio della cura quando vuolsi ottenere, senza pericolo d’irritare lo stomaco e gl’intestini, l’effetto di sollecitare l’evacuazioni di ventre, giacchè non produce nessuno degli sconcerti mollo facili a risvegliarsi sotto l’azione delle acque minerali saline provviste di maggiore forza purgativa.
L’Acqua della Regina conviene a quegli individui, nei quali la stitichezza del ventre è ostinata non tanto in virtù della malattia, quanto per la contratta abitudine di fare uso frequente di purgativi per vincerla. — Facile ad essere tollerata dallo stomaco si presta all’assorbimento dei principj, che la mineralizzano ed offre in tali casi il desiderato duplice resultato dell’azione Lassativa e della Risolvente. Essa va acquistando giustamente molto credito per gli effetti vantaggiosissimi, che se ne sono ottenuti. La esportazione va prendendo uno sviluppo non conosciuto fin quì, anche perchè, indebolendosi un poco l’azione delle acque minerali (a qualunque categorìa appartengano) una volta tolte dalla sorgente, quella della Regina sostituisce mirabilmente l’acqua del Tettuccio in quei casi, nei quali quest’ultima fuori della scaturigine si mostra poco efficace.
L’Acqua del Tettuccio è quella, alla quale senza contrasto debbono la loro rinomanza le Terme di Montecatini. Le sorprendenti guarigioni attestate dai più celebri medici dell’antichità e confermate fino al giorno d’oggi da resultati analoghi, mi dispensano dal farne l’elogio.
Facilissima ad esser tollerata dallo stomaco anche in grande quantità, essa provoca delle evacuazioni alvine siero-biliose senza produrre dolori intestinali nè tenesmo, non risvegliando alcun senso di molestia o di peso agli ipocondri, nè occasionando nausee o aridità di fauci; meno disgustosa al palato che non le altre acque minerali potabili, cui supera pure tutte in temperatura, tranne quella del Rinfresco, è fra le acque minerali di Montecatini quella, che dispiega più chiaramente delle altre sull’organismo un azione chimico-vitale prevalente alla meccanico-fisica o purgativa; e deve a questa azione generale, che si dispiega sulla massa sanguigna e sugli atti assimilativi, le proprietà medicamentose le più efficaci a risolvere le malattie, per le quali s’impiega.
L’Acqua del Tettuccio rimarrà sempre all’altezza della celebrità, che meritamente gode, appunto per la prerogativa stessa, per la quale si vorrebbe dai profani all’arte condannata all’oblìo: la sua debole azione purgativa costituisce una delle sue più pregievoli proprietà; ed è quella, che renderà sempre molto più durevoli, al confronto delle altre acque minerali saline di Montecatini, i successi vantaggiosi, che si ritraggono dal di lei uso.
Io comprendo che il variato modo di vivere nello stato attuale della società al confronto degli andati tempi, e gli stimoli, ai quali si assoggetta abitualmente oggigiorno lo stomaco, rendano in molti casi necessario l’uso di acque minerali saline di azione più energica per ottenere la risoluzione di molte malattie; ma non è meno vero peraltro che sarebbe un falsare affatto il carattere della cura, che s’intende praticare con le acque suddette, se si volesse (come molti erroneamente credono) confinaria alla sola azione purgativa. L’Acqua del Tettuccio, tolto il caso di circostanze speciali in parte da me enumerate parlando delle acque dell’Olivo e della Regina, debb’essere adoperata di preferenza a tutte le altre nelle malattie, per le quali si ricerca l’uso delle acque minerali di Montecatini, e quando ciò non sia conveniente nel principio del trattamento curativo, lo diviene quasi costantemente nella massima parte dei casi o durante il corso o verso la fine di questo.
L’Acqua Medicea, conosciuta più volgarmente col nome di Acqua del Rinfresco, contiene una minore quantità di sali purgativi delle altre: più ricca d’acido carbonico di tutte le acque minerali potabili di Montecatini ha pure una temperatura più elevata; si adopra in preferenza nelle malattie dell’apparecchio orinario; ed è a cagione dei significanti vantaggi ottenuti nella cura di tali infermità che nei tempi trascorsi le vennero accordati i nomi di Acqua Diuretica, Nefritica, Litontritica. È spesso un eccellente succedaneo dell’Acqua del Tettuccio negli individui molto sensibili ed irritabili, e in quelli, nei quali gli effetti della prima si sviluppano con soverchia energìa, sia a cagione della suscettibilità individuale degli ammalali, sia a cagione del grado d’irritazione del tubo gastro-enterico: e non è rarissimo il caso di vedere degl’individui, che bevono le acque alla sorgente, terminare con l’acqua del Rinfresco la cura incominciata con quella del Tettuccio.
L’Acqua del Rinfresco è limpidissima, meno salata delle altre, e perciò più piacevole al gusto. Entra prontamente nel torrente della circolazione perchè è assorbita più facilmente delle altre.
Quest’acqua minerale (che si adopra pure in bagni locali e generali) s’impiega con vantaggio nell’Emorroidi, allorché sono accompagnate da una grande sensibilità, e si è trovata efficace in alcune malattie croniche della pelle e specialmente in certe affezioni Psoriche e nelle Prurigini circoscritte alle parti genitali esterne o al margine dell’ano o al perineo. La sua efficacia non vale solo a favorire la espulsione della Renella e dei Calcoli orinarj, ma modifica la diatesi, che dà origine a questi prodotti, ristabilendo le funzioni digestive che sono quasi costantemente alterale in tali circostanze.
L’Acqua del Rinfresco è in molti casi preferibile alla celebre acqua di Vichy, perchè meno ricca di questa in Acido Carbonico non produce mai quella sovraeccitazione cerebrale, che obbliga spesso a sospenderne l’uso a cagione degli sconcerti, che provoca.
- ↑ Francesco Redi, che lascia dubbio se sia più da ammirarsi come Poeta, o come Naturalista, o come Medico, scriveva in proposito delta virtù antidissenterica dell’Acqua del Tettuccio le seguenti parole: «L’Acqua del Tettuccio è il solo vero ed unico rimedio contro tutte le Dissenterie a tal segno che in Firenze è bene sfortunato colui che muore di Dissenterìa».
- ↑ Ho raccolto alcuni fatti singolari, che saranno resi di pubblica ragione nel lavoro sulle Acque di Montecatini, che, come dissi di sopra, pubblicheremo a giorni io e il chiarissimo mio collega Senatore Cav. Prof. Paolo Savi.