Cenni statistico-storici della Valle Vigezzo/Parte 1/XII. Stabilimenti Pubblici

XII. Stabilimenti Pubblici.

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XII.

Stabilimenti pubblici.


Nei soli luoghi di S. Maria Maggiore, Malesco, Craveggia, e Villette vi sono dei redditi alquanto considerabili pel soccorso, e per l'istruzione dei poveri. Due istituti di pubblica beneficenza vi sono in Santa Maria Maggiore, l' uno denominato l'ospedale dei Ss. Giacomo e Filippo, l'altro la scuola di pia fondazione. Ignorasi l'origine e la fondazione del primo; ma negli scritti dell'anno mille e duecento se ne trova già menzione. Esso ha un reddito di circa lire mille annue, colle quali si pagano il medico e le medicine per gl'indigenti, e si distribuiscono soccorsi in denaro, od in granaglie ai più bisognosi. I legati della scuola furono disposti da diversi abitanti del borgo, e col reddito dei [p. 70 modifica]desimi ascendente a circa lire ottocento vennero definitivamente instituite nello scorso 1835 tre scuole, una pei maschj a sussidio della comunale, e due per le femmine.

Malesco, oltre a due scuole pei fanciulli, ed una per le fanciulle; oltre a lire seicento annue pagate dal sig. Conte Mellerio per distribuzione di granaglie ai poveri, ha un lascito di lire tremila annue destinale per l'erezione di un ospedale da Gioachino Luigi Trabucchi con suo testamento fatto a Parigi il 30 dicembre 1828. Quest'ospedale venne attivato nell'anno 1834, in un'ampia e commoda casa di Malesco in parte legata al pio luogo dallo stesso fondatore, ed in parte da suo fratello Giuseppe Trabucchi. Stipendiati sono dall'istituto un Medico direttore, un Chirurgo, una levatrice, un economo, un fornitore, un infermiere, ed un'infermiera, di cui gli obblighi stanno in un apposito regolamento, mandalo alle stampe nel 1836. Ottanta e più famiglie di Malesco ricevono da quest'istituto cura medico-chirurgica, assistenza, medicamenti, lingerie ed alimenti sia alle proprie case, sia nell'ospedale, in cui si trovano quattro letti, due pei maschj, e due per le femmine. L'esperienza di dieci anni ha realmente mostrato, che le disposizioni del precitato regolamento non possono essere nè più savie, nè più adattate allo scopo prefisso, come già diceva la Congregazione primaria generalissima di carità nel suo rescritto di approvazione delli 30 agosto 1834. Tutti gli ammalati sono curati con assiduità, con imparzialità, e con sufficiente larghezza per modo che tutti ne restano soddisfattissimi, ed i vantaggi, che se ne ricavano sono immensi. Lo scrittore di queste pagine prova conforto nel proprio cuore di avervi contribuito come compilatore del regolamento, e di contribuirvi tutt'ora, per quanto le sue deboli forze il permettono, come Medico direttore del pio luogo. [p. 71 modifica]Né qui si limitano le beneficenze degli impareggiabili fratelli Trabucchi a favore della loro patria terra. Il superstite fratello Giuseppe disponeva or son pochi mesi l'egregia somma di lire novanta mila per l'erezione di un ospedale in Parigi destinato ad accogliere i fumista di Malesco e della valle Vigezzo che in gran numero esercitano la loro arte in quella Capitale. Il Monitore del dieci, e la Gazzetta Piemontese del quindici luglio 1844 annunciavano questo prezioso lascito colle seguenti parole: Una donazione di 90m. fr. è stata pur ora fatta all'amministrazione degli Ospizi di Parigi col carico di fondare, e mantenere in perpetuo, nell'ospedale Beaujon un dormitorio di sei letti, destinati esclusivamente a malati di professione poèlliers-fumistes. Vi si riceveranno preferentemente coloro che saranno oriondi di Malexco e di Vigezzo in Piemonte, e ciascun anno una somma di mille franchi sarà distribuita in soccorso a quelli che usciranno dall'ospedale. Intanto, e sinché non sia costrutto il sito destinato al nuovo dormitorio, l'Amministrazione si dispone a collocare i letti per gli operai fumisti in una delle antiche sale, sulla cui porta la riconoscenza iscriverà il nome dei fratelli Trabucchi. Piemontesi essi medesimi, e già operai fumisti, questi uomini benefici hanno voluto dedicare una parte di quelle sostanze che si sono acquistate nella loro arte al sollievo degli operai poveri, assicurando loro un soccorso, e per quando sono ammalati, e per quando sono convalescenti. Gratissimo uffizio si è l'aver a registrare simili atti ed a segnalare gli autori alla pubblica estimazione.

Come in Santa Maria Maggiore, son vi in Craveggia due luoghi pii, uno detto l'Ospedale, l'altro la scuola. Il primo ha l'annuo reddito di oltre lire mille, le quali servono per provvedere alcune famiglie povere di medicinali, e di alimenti. Il pio istituto detto della scuola ha un reddito ancora [p. 72 modifica]giore di quello dell'ospedale, e deriva da lasciti diversi disposti in varie epoche dai benefattori Craveggiesi. Col medesimo mantengonsi due maestri pei maschi, e due maestre per le femmine, i quali istruiscono gratuitamente i fanciulli dell'uno, e dell'altro sesso domiciliali in quel luogo.

Per disposizione di Pietro Bartolommeo Bonzani, il Comune di Villette ebbe da poco tempo l'annuo reddito di lire mille cinquecento, delle quali, mille destinate all'istruzione, e cinquecento alla cura dei poveri infermi. La prima somma viene intieramente assegnata ad un solo maestro pei maschi. Della seconda si pagano lire tre al mese ad un Chirurgo per la cura degli infermi poveri; poche lire allo Speziale pei medicinali; le rimanenti si distribuiscono, come noi crediamo, agli indigenti, oppure ad una maestra per le fanciulle.

Quasi tutti gli altri Comuni del Mandamento, quali Coimo, Albogno, Druogno, Bullogno, Toceno, Zormasco, Re, hanno pubbliche scuole erette, e governate secondo fu prescritto dal Sovrano regolamento delli 23 luglio 1822. Anche Finero per recenti disposizioni del Paroco Pironi e del pittore Saverio Ramoni di quel luogo ebbe un lascito di lire dodici mila per l'erezione d'una scuola pei maschi, e di altra per le femmine delle quali mancava; alcuni Comuni poi hanno dei legati particolari per la distribuzione di tanto sale, e di altri articoli diversi, e specialmente di formaggio, pane, e vino, altra volta detti di S. Bartolommeo. Questi proventi raccolti nella casa Comunale distribuivansi nel giorno di detto Santo ad una processione di poveri di tutti i paesi, che andando di luogo in luogo facevano il giro della Valle. Abolita sì fatta processione, i legati di S. Bartolommeo in alcuni luoghi vi furono trascurati; in altri si pagano tuttavia , ed il loro prodotto si distribuisce indistintamente a tutti gli abitanti, sieno essi poveri, o ricchi, e sempre ritenendo l'occorrente per un banchetto ai distributori.