Catalogo dimostrativo della collezione di monete Siamesi
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CATALOGO DIMOSTRATIVO
DELLA COLLEZIONE DI MONETE SIAMESI
offerta per comando di S. M. il Re del Siam
A Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele di Savoia
Principe di Napoli1
(Tav. IV, V e VI).
1. Regno di S. M. P’hra: P’hutt’ha Yōt Fā.
(13 Giugno 1782 — 7 Settembre 1809).
A) Conchiglie o Cowries, dette Bìa in Siamese2.
Serie N. 1 — Sei delle qualità principali che erano in corso,
- cioè: Bìa-p’hlòng (grande, enorme)
- „ -bua (fior di Loto)
- „ -mu (verro)
- cioè: Bìa-p’hlòng (grande, enorme)
Bìakè (sciolta o discinta) „ -nang (dama) „ -Clan (fior di cocco).
B) Monete sferoidali (forma detta P'hot-dùang, ossia, di " bruco raggomitolato „).
Serie N. 2 — data di fabbricazione, 1782.
Marche: Tri̅ (tridente) e Ciakra (disco o ruota).
Moneta da i Tical, detta Bat in Siamese.
Serie N. 3 — data di fabbricazione, 1786.
Marche: Bua (fior di Loto) e Ciakra.
5 Monete da: i Tical, detta Bat
^/i „ „ Song Salùng
V4 » » Salung
Va „ „ Fùang
V16 „ „ Song Phai.
2. Regno di S. M. P'hra: P'hutt'ha Lòt La.
(7 Settembre 1809 — 11 Luglio 1824).
Monete sferoidali.
Serie N. 4 — data di fabbricazione, 1809.
Marche: Khrut (uccello mitico Garuda) e Ciakr.
Moneta da i Tical, detta Bai.
3. Regno di S. M. P'hra: Nàng^klàn
(titolo speciale: Prasad Ihong).
(11 Luglio 1824 — 2 Aprile 1851).
Monete sferoidali.
Serie N. 5 — data di fabbricazione, 1824.
Marche: Prasad (palazzo) e Ciakr. 5 pezzi da: i Tical {Bai)
^/a n {Song Salùng) V4 „ [Salùng) Va „ {Fuang) Vi6 y, {Song Fhai).
Serie N, 6 — data ignota.
Marche: Dok-mài (fiore) e Ciakr.
3 pezzi da: 7* Tical {Salùng)
Vs n {Fùang)
Vi6 » {Song Fhai).
Serie N. 7 — data ignota.
Marca Dok-mài (fiore) sola.
3 pezzi da: V4 Tical {Salùng)
Vs » {Fùang)
V32 ,; iP'hat).
Serie N. 8 — data ignota.
Marca Dok-mài (fiore) sola (fabbricazione diversa dalla
precedente).
2 pezzi da: 74 Tical {Salùng) Vs „ {Fùang).
Serie N. 9 — data ignota.
Marca Ciakr (ruota).
I pezzo da: 764 Tical {Alt).
4. Regno di S. M. P'hra: CiòniHklàn
(nome personale: Mongkut).
(2 Aprile 1851 — I Ottobre 1868).
Oro — A) Monete sferoidali.
Serie N. io — fabbricazione a mano, 1851.
Marche: Mongkut (Corona Reale) e Ciakr. 3 pezzi da: 1 Tical in peso, detto: Thong Bai
V2 ,; ,; „ „ Song Salùng
V4 » « » » Sa/ùng.
Serie N. 11 — fatta nel 1851 per distribuire qual ricordo il giorno dell'incoronazione (15 Maggio 1851).
Marca unica: P*hra: Tàu (fiasca d'oro).
3 pezzi da: V4 Tical in peso, detto: Thong Salung Vs „ „ „ „ Fiiang
Vi 6 w n » » Song Fhai.
B) Monete piatte.
Serie N. 12 — coniazione a macchina, 1863.
Ì diritto, Mongkut (Corona Reale) in mezzo a due c'hiat (Ombrelli conici Reali), rovescio. Elefante albino entro un Ciakr.
1 pezzo da: Vs Tical in peso, detto P'hatsadiing.
Serie N. 13 — coniazione a macchina, 1863. ( diritto, Mongkut in mezzo a due c'hiat.
EmMeiH
( rovescio. Elefante albino entro un Ciakr.
2 pezzi, da: ^Vei di Tical in peso, detto Thong Thot
'"0* „ „ „ „ P'hiL
NB. — Delle suddette monete d'oro fu fatta una sola emissione, visto che non si poteva mantenere il loro valore in relazione fissa con quello delle monete d'argento, a causa del deprezzamento continuo di quest'ultimo metallo. Tali monete sparirono perciò ben presto dalla circolazione e diventarono assai ricercate quali oggetti di curiosità e d'ornamento. Il Thong Thot valeva, all'atto dell'emissione, 8 Ticals; il Thong Phit 4; ed il Thong P^hatsadùng 2 i/a.
Argento — A) Monete sferoidali.
Serie N. 14 — data di fabbricazione, 1851. Marche: Mongkut (Corona) e Ciakr (Ruota). 5 pezzi da: 4 Ticals, detto Tamlung
2 . „ „ Khrung Tamlung I Ticals, detto Bat y.2 „ „ Song Salùng
V4 » „ Salùng.
Serie N. 15 — fabbricazione 1851, per distribuire quale ricordo nel giorno dell'incoronazione (15 Maggio dello stesso anno).
Marca unica: P*hra: Tàu (fiasca d'oro) 4 pezzi da: Vi Tical — Salùng
Vg » — Fùang
V16 » — ^'òng Phaì
V32 » — ^^««'•
B) Monete piatte (Rien).
Serie N. 16 — data ignota.
Marche: Mongkut, P'hra: Tau, e Ciakr, riunite su
una sola faccia.
2 pezzi da: V4 Tical — Salùng Vs „ - Fuang.
Serie N, 17 — data ignota.
(diritto, Mongkut fra due Chiatr.
EiMemi]
( rovescio, Elefante albino entro un Ciakr.
2 pezzi da: i Tical — Bat
Va „ — Fuang.
Serie N. 18 — coniata a macchina, 1860.
Emblemi come sopra.
- 6 pezzi da: 2 Ticals — mezzo Tamlung I „ — Bat Va n — Song Salùng V4 ,, — Salùng Va „ — FiÀang Vi 6 n — Song Phai,
38 Rame — Serie N. 19 — data di fabbricazione, 1867.
Emblemi come sopra.
2 pezzi da : V64 Tical — Song P'hai Vei „ - Phai.
Serie N. 20 — fabbricazione ulteriore alla precedente (probabil- mente, 1868).
Emblemi come sopra.
2 pezzi da: 4 Att ('/ej Tical, come sopra.
2 w ( Ui) » „ ,,
Peltro — Serie N. 21 — coniata 1862.
Emblemi come sopra.
2 pezzi, da: i Att (Ve* Tical)
7-2 „ detto Solot, e per brevità, Lot.
NB. — Queste monete di peltro essendo facili a falsificarsi, se ne dovette cessare quasi subito la fabbricazione. Perciò esse sono ora assai rare.
5. Regno di S. M. P'hra: Ciula Ciom Klàu, il Sovrano attuale
(nome personale, Ciulalongkdh).
Regnante dal 1° Ottobre, 1868.
Oro — Monete piatte (Rien, Thong RTen).
Serie N. 22. — coniazione speciale, 1889.
Emblemi | diritto: | Busto del Re. |
rovescio : | Stemma Reale. |
I pezzo da: 1/2 Tical in peso, detto Fùang.
NB. — Coniato quale speciale ricordo, in occasione della cremazione d'un figlio del Re; non in circolazione. CATALOGO DELLA COLLEZIONE DI MONETE SIAMESI 293
Argento — Monete piatte (Ngón Rien).
Serie N. 23 — coniazione fatta con macchinario venuto d’Europa, nel 1868.
Emblemi | diritto: | Kieu (Corona Principesca) posato su un vassoio a due ordini, in mezzo a due ombrelli C'hiat. |
rovescio: | Elefante albino entro un C'hiat. |
3 pezzi da: 1/2 Tical — Bat
Va» — Salung Vs „ — Fuang. Serie N. 24 — coniazione 1876, con ponzoni intagliati in Inghilterra.
Emblemi | diritto, | Busto del Sovrano. |
rovescio, | Stemma Reale. |
3 pezzi, da: i Tical — Bat
V4 „ — Salung Vs „ — Fuang.
Peltro — Serie N. 25 — coniazione 1868.
Emblemi | diritto, | Kieu fra due ombrelli C'hiat. |
rovescio, | Elefante in un Ciakr. |
I pezzo da: 1/2 Att, detto Solot, o Lot.
Rame — Serie N. 26 — coniata in Inghilterra, 1874; posta in circolazione nel Febbraio 1875.
3 pezzi da: 2 Att, detto P^hat o Sieu
I „ „ Ali
^/2; 1) Solot, O Lot. Serie N. 27 — come sopra, ma colla data 1238 (=· A. D. 1876). 3 pezzi da: 4 Att, detto Song Phai, o Sik. 2 „ „ Phai, o S^’^w. I „ „ Att.
Serie N. 28 — come sopra, data 1244 (= A. D. 1882).
3 pezzi da: 2 Att, detto P’hai, o Sieu I „ „ Att.
V2 n» Solot, O Lot.
Serie N. 29 — coniazione Europea, 1887.
diritto, Busto del Re, con nome e titoli.
rovescio, Effigie dell’angelo tutelare del regno, a nome P’hra: Syam Devadhiraj,
fcfllOleiIlK seduto sullo scudo Reale, con sotto
la data 1249 (= A. D. 1887), e la designazione del valore in lettere siamesi, ai due lati.
3 pezzi da: 2 Att, detto Phai, o Sieu. I „ „ Att.
V2,;,; Solot^ O Lot.
Serie N, 30 — coniazione 1890.
Emblemi come sopra, ma colla data dell’era di Bang-kok ora in uso, 109 = A. D. 1890.
3 pezzi da: 2 Att, detto P’hai, o Sieu.
I» n -^^^· V2» „ Solot, o Lot.
NB. — Questa è la prima serie di monete portanti la data nell’era di Bang-kok. Quest’era incomincia collo stabilimento della capitale dell’attuale dinastia a Bang-kok nel 1781, che è perciò l’anno zero dell’era; l’anno i essendo il 1782.
Serie N. 31 — coniazione 1895.
Come sopra, ma colla data dell’era di Bang-kok 114 = A. D. 1895.
2 pezzi da: 2 Atts, detto Phai, o Sieu. I „ „ Att.
NOTE ILLUSTRATIVE.
Per facilitare l’intelligenza dei vocaboli e simboli siamesi
occorrenti nel presente Catalogo, ho aggiunto queste
note illustrative, anche perchè detti vocaboli e simboli sono
raramente accennati e spesso male spiegati nelle opere pubblicate
sul Siam, per lo più composto da viaggiatori ignari
della lingua e, più ancora, delle usanze siamesi.
Pronuncia dei vocaboli Siamesi.
L’ortografia qui adottata pei termini siamesi è identica a quella italiana, colle aggiunte e modificazioni seguenti:
Vocali sormontate da una lineetta come a, u, i, etc. sono lunghe, come se fossero scritte aa, uu, ii, etc.; le altre hanno durata naturale.
a: | come in sa, ha, etc. |
é | aperto, come in terra, serra. |
e: | tronco, come in è, c’è. |
i | corto, come in dì. |
i | lungo, come in dito. |
o, ò | chiuso, come in bocca. |
o | aperto, come in rosa. |
o | tronco e aperto, come in so, può. |
ö: | come l’ö Tedesco o eu Francese. |
ü | come l’ü „ o u „ |
Consonanti.
c come il c molle in Italiano. Gli Inglesi adoperano il ch e perciò scrivono Chulalongkorn invece di Ciulalongkorn. Il suono di c tiene una via di mezzo tra il c ed il t; così Ciu è pronunciato tchu.
c’h — molle ma aspirato come il X Portoghese in Xeres.
k — come il c duro o ch Italiano.
kh — aspirato, come nell’Inglese ink-horn.
p’h — „ „ „ uphold.
th — „ „ „ foot-hold.
Termini usati per designare la forma delle monete»
P’hot Dùang o Khot Duang significa " bruco ripiegato su sé stesso, „ o ravvolto a gomitolo. Designa le monete di forma sferoidale, perchè fatte d’una verghetta di metallo prima allungata, poi ripiegata per le estremità fino che a queste si riuniscano come in un gnocco fatto di pasta, il che dà l’idea d’un baco accartocciato.
Rien — designazione delle monete piatte; è vocabolo d’origine straniera, e come il Cinese h’an ed il Giapponese yen deriva dal Portoghese real; adottato sin dal tempo del predominio Portoghese nelle Indie Orientali.
Bia — conchiglie, Cyproea moneta dal Cinese pei. Gli Inglesi le chiamano cowries. Importate in Siam dalle Maldive.
Nomi dei metalli.
Thong semplicemente, oppure Thong-Kham — oro.
NgOn — argento.
Thong-déng — rame.
Dibùk — stagno; usato anche per designare il peltro.
Nomi delle monete.
Rappresentano pesi usati nelle Indie Orientali; perciò derivano quasi tutti dalla lingua sanscrita o da quella pali.
Ttcal deriva dall’arabo mitikal, è il termine usato dagli Europei.
Katti o Katiy, dal sanscrito koti.
Tamiùng, da tael, iahil, etc. derivati dal sanskr, tola. Bat, dal pali e scr. pada, che significa V*; perciò bai è così chiamato perchè è il quarto d'un tamlung.
Salung derivazione ancora ignota, forse Europea; poiché anticamente pare si chiamasse Mayom, da mace, etc.
Fuang dall'indiano fanam, peso e moneta dell'India. Phai, dall'indiano pais o pice, oggidì ancor usato. At o Att — dal pali attha, che significa otto. Ciò perchè v'hanno otto Att in un Fiiang.
Solot, per abbreviazione Lot — dal pali solasa — sedici. Il senso è che ve n'hanno sedici in un Fiiang.
Song Salùng significa due Salung; e così:
• Song Phai „ due Phai. Il vocabolo song è
siamese, e vale due.
Sik Khrung, voce Siamese, significa una metà. Così Khrung Tamlung — mezzo Tamlung ; mentre la moneta di
rame detta STk (metà) è così chiamata perchè vale una metà del Fiiang.
P'hatsadung — corruzione del pali dvaitimsa — 32. Ciò perchè 32 di tali monete fanno un catti.
Phit, dal pali visati — venti. Moneta così chiamata perchè all'atto della sua emissione il suo valore era di 20 al catti, cioè di 4 Ticals.
Thot, dal pali dasa, sanscrito dasa — dieci. Così detta perchè il suo valore era originalmente stabilito di io al catti cioè di 8 Ticals.
Sieu, vocabolo siamese che significa V4 ; usato solo per la moneta di rame detta Phai, che è V4 del Fuang.
Scala progressiva dei valori delle vnonete,
E stabilita secondo la tavola seguente.
50 Bia — I Solot 2 Solot - I Att.
2 Att — I P'hai 4 P'hai — I Fiiang 2 Fùang — I Saliing 4 Saliing — I Bat (Tical) 4 Bat — I Tamlung 20 Tamlung, o 80 Bat — 1 C'hiàng (Catti o Katty).
Nei computi, per maggiore semplicità, s'impiega ora la scala seguente:
100 Bia — I Att
64 Att - 21 Bat (Tical)
80 Bat — I C'hiàng (Catti)
Le conchiglie bia, non essendo più in corso, rappresen- tano sempHcemente una quantità matematica nei conti.
I valori di cui sopra sono computati sulla base del peso d'un Tical da un lato, e del CaUi dall'altro.
II Cafà' o Chiàng siamese rappresenta un peso di chi- logrammi 1,21337; per cui il Tical pesa una piccola frazione di pili dei 15 grammi. Il valore del Tical d'argento è equi- parato a 0,60 del dollaro (o Tallero) messicano, e come questo segue la fluttuazione dell' argento. Il valore odierno del Tical è di circa Lire Italiane 1,45.
Titoli dei cinque Sovrani dell'attuale dinastia,
1. — Phra: P'huttha Yot Fa, — I primi due vocaboli rappresentano, nella pronuncia siamese, le parole pali Vara Buddha che significano Inclito Saggio (o Illuminato), I ter- mini Yot Fa sono siamesi, e valgono: " Sommo (o culmine) del Cielo. „ Collettivamente il titolo significa": l'Inclito Sag- gio, Culmine del Cielo.
2. — Phra P'huttha Lót La. I primi due vocaboli come sopra. GH altri due sono siamesi, e significano " eminente nel cielo. „ Per cui il titolo intero suonerebbe: l'Inclito Sag- gio Eminente nel Cielo. 3. — P’hra: Nàng klàu. Nàng — sedere; Klàu — capo. In complesso il titolo significa: l’Inclito che siede sul capo; cioè: " Colui che siede al di sopra del capo de’ suoi sudditi. „
4. — P’hra-Ciom klau. Ciom — sommo, culmine. L’interpretazione è perciò: l’Eccelso culmine del capo (del regno). Il nome personale di questo principe era Maha Monhkut — Gran Corona Reale.
5. — P’hra dilla Ciom-^làu. Titolo uguale a quello del padre, coll’aggiunta del distintivo Ciula che è vocabolo pali significante: piccolo, minore. L’interpretazione è perciò: l’Eccelso Minor Culmine del Capo (de’ suoi sudditi). Il suo nome personale, conferitogli secondo il costume un mese dopo la
nascita, è Ciulalongkon pronuncia siamese del pali del Ciulalankarana. Ivi Ciula significa il ciuffo di capelli lasciato crescere sul capo dei fanciulli prima della tonsura praticata con grande solennità al loro entrare nell’adolescenza; alankarana vale ornamento. Collettivamente, " Ornamento del ciuffo, „ i. c. l’aureo e gemmato ornamento cuspidale (Corona Principesca) detto con vocabolo pretto siamese Kieu^ portato sul capo dai principi d’alto grado quando ancor fanciulli, cioè prima della tonsura. Questa è la ragione per cui
si vede il kieu raffigurato nelle prime monete del regno attuale; è l’emblema del nome di questo sovrano.
Shnholi impressi sulle monete.
Sono generali per tutta una dinastia, e speciali per distinguere ogni regno.
Simbolo generale è il Ciakr, in sanscrito ciakra, significante ruota o disco. Rappresenta l’orbe solare, e come questo è figurativamente riguardato quale sovrano dell’universo; così la sua immagine, il ciakra o disco, è l’emblema del Ciakravàrtin o monarca universale. Questo segno figura perciò in tutte le monete, come simbolo di potestà regale. È un simbolo puramente brahmanico, da non confondersi col Dharma-ciakra o ruota della legge buddhista, simulacro dell’impero delle dottrine di Buddha sul mondo.
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Simboli particolari d'ogni Regno.
Ogni sovrano suole adottare uno di questi simboli, quale
distintivo delle monete battute durante il proprio regno. Il
simbolo ha talvolta relazione col nome particolare del re, e
tal’altra è semplicemente una divinità, o attributo di divinità
del pantheon brahmanico. I seguenti sono i simboH speciali
adottati da ciascuno dei sovrani dell’attuale dinastia siamese.
— . . /_ .
1. Regno — Tri, in sanscrito Tn’sula, significa Tridente
ed è l’arma speciale del dio Siva. Fu adottato quale simbolo del primo regno unitamente al Cmkr o Disco (arma del dio Visnu), perchè il primo sovrano prima di salire al trono
era semplicemente un generale dal titolo di Ciku P’hraya
— . . — ’
Ciakr-kri, pronuncia siamese per Ciakriri (Ciakra col trisula
o tridente). Perciò la dinastia attuale chiamasi la dinastia, o
casa, Ciakratri o Ciakr-kri, ed i due simboli del ciakra e del tridente figurano in capo allo stemma reale e sul collare
dell’Ordine della Famiglia Reale detto ordine del Maha
Ciakr-kri (Gran Disco o Tridente).
Bua, fior di loto o padma, in adottato quale distintivo
del primo regno dopo il Tri e Ciakra, che furono riservati quali emblemi dell’intera dinastia.
2. Regno — Phrut, pronuncia siamese di Garuda, il favoloso re degli uccelli, e cavalcatura del dio Visnù. È figurato colla testa, becco e zampe d’aquila, ma col corpo umano. È un emblema di potere e null’altro.
3. Regno — Prasat, in sanscrito Prasada è il palazzo reale indiano, cruciforme in pianta, e sormontato da un’alta guglia piramidale nel centro. Fu adottato quale simbolo speciale di questo regno perchè il sovrano, oltre al titolo di
cui sopra, portava anche quello di Phra: Ciàu Prasat Thong, cioè: l’Insigne Monarca dalla Reggia d’Oro.
Dok-mai, fiore, non ha significato speciale. 4. Regno — Mongkuty in sanscrito Makuta e Mukuta,
è la corona conica portata dai sovrani del Siam. Fu adottata qual simbolo del quarto regno perchè, come fu già notato sopra, il re, chiamavasi personalmente Maha Mongkut o Gran Corona.
Chiatr, sanscrito c’htatra, è l’ombrello bianco reale a forma conica, annoverato fra le cinque insegne regali. P’hra: Tàu è una fiasca o boccia d’oro usata per versare acqua lustrale in cerimonie solenni.
Elefante albino, detto in siamese C^hiang Phuàk, è considerato quale buon auspicio pel sovrano che lo possiede, e quale augurio di prosperità per la nazione. Anticamente era la cavalcatura reale per eccellenza, perchè ripetuto più nobile e puro dell’elefante bruno comune,
5. Regno — Effigie del Re — Questa non apparve mai prima sulle monete, non solo perchè la forma tonda di questo mal si prestava alla sua riproduzione, ma principalmente perchè la figura del Sovrano era ritenuta troppo sacra per esser contemplata da occhi volgari, e troppo preziosa per essere esposta ai danni che le potevano derivare dal malocchio e dalle stregonerie de’ suoi nemici. Questa superstizione era tanto radicata nell’animo dei siamesi, che leggi speciali furono promulgate per punire chi plasmasse l’effigie altrui col proposito di compiervi sopra incantazioni miranti a produrre il danno o la morte della persona così raffigurata. Fu perciò un gran passo quello del sovrano attuale e del padre suo, nel permettere a fotografi ed artisti di riprodurre le proprie sembianze, e nel lasciare che queste comparissero anche sulle monete del regno.
— Hteu, l’ornamento cuspidale che adorna il ciuffo di capelli dei principi d’alto grado quando ancor fanciulli, detto
in Pali Ciulalankarana. Adottato appunto perchè, come fu
detto sopra, il re attuale ricevette tal nome sin da bambino.
Monogramma Reale. Composto delle tre lettere C. P. R. intrecciate, significanti in pali: Ciulalankarana Parama-raja, cioè; Ciulalongkonn Re Supremo. — Stemma Reale. Componesi dello scudo sormontato e circondato dalle cinque insegne regali che sono:
1. il c’hiatra o ombrello bianco conico a sette ordini;
2. la corona conica mongkut o makut;
3. la spada Kadga o Khagga;
4. l’aurei calzari o scarpini colla punta ricurva in su.
5. il flagello o cacciamosche fatto dei crini della coda del yak (Bos Grunntens) del Tibet.
Di queste insegne la corona, circondata da un’aureola di raggi, trovasi in alto; gli ombrelli sono due, uno per parte dello scudo, sostenuti: quello a destra di chi guarda da un re dei leoni detto rac’hiasi (raja-sihd) e quello a sinistra da un lionfante, o leone munito di proboscide, detto Khoc’hiasi (gaja-sihd). I cacciamosche sono pure in numero di due, collocati fra gli ombrelli e la corona. La spada Kadga trovasi a destra, incrociata dietro lo scudo. Gli scarpini infine sono disposti, punte rivolte in fuori, dinanzi alla base dell’asta dei due ombrelli, in basso.
Oltre a queste insegne di rito vi sono aggiunte insegne minori, e cioè: la mazza o scettro, a sinistra di chi guarda,
incrociata dietro lo scudo; il ciaìira col Kri, o /n, emblema della dinastia attuale, sotto la corona; il collare dell’antico
Ordine delle Nove Gemme (Maha Navaratnd) ai due lati e sotto il centro dello scudo; e, sotto a questo, il collare del
nuovo Ordine della Casa Maha C/aftftr/ attualmente regnante. In basso corre un nastro col motto pali:
" Sabbesam sangha bhutanam Samaggi vuddhi sadhika. „
il quale significa: " Nell’unione degh animi sta la comune prosperità. „
Infine, dietro al tutto, è sospeso un mantello reale di crespo bianco ricamato in oro ai margini. Lo scudo è diviso in tre campi. In quello superiore è raffigurato l’elefante tricefalo detto Iravan (in sanscrito, Airavata) dato per cavalcatura al dio Indra; è sìmbolo di supremo potere, e qui rappresenta il Siam proprio, stato sovrano. L’elefante monocefalo nel campo di sinistra rappresenta il regno tributario di C’hieng-mai, o paese dei popoli Lati (spesso chiamato Laos nei libri di viaggi). Nel campo di destra son raffigurati due kris incrociati, pugnali Malesi a lama serpeggiante, che rappresentano gli stati tributari del Siam nella penisola di Malacca, abitati dal popolo di razza Malese.
Le lingue Sanscrita e Pali.
La lingua Pali, originaria dell’antico stato di Magadha
nel nord dell’India, è quella in cui sono composti i libri
sacri buddhisti usati nel Siam; e la sua terminologia entra
per gran parte nell’idioma ufficiale del regno. Il Sanscrito
è pure largamente impiegato nei riti brahmanici ancora sussistenti,
in motti e formole solenni, etc; e forma insieme
colla lingua sorella, il Pali, circa un terzo della lingua scritta
Siamese. Per la completa intelligenza del Siamese, specie
di quello impiegato negli atti ufficiali e nelle opere poetiche
è perciò necessaria una discreta conoscenza sia del Sanscrito
che del Pali.
Bibliografia.
Sulle monete del Siam esistono le seguenti pubblicazioni,
più o meno complete e attendibili:
A Pereira — Moedas de Siam, Lisboa 1879 - 8°, 30 pag.
J. Haas — Siamese Coinage, Shanghai, 1880, 30 pag. — Originalmente pubbhcato nel Journal, North China Branch of the Royal Asiatic Society, 1879 (New Series, N. XIV). È il lavoro migliore fin’ora benché lasci ancor molto a desiderare.
A Phayre — Coins of Arakan, Pegu and Burma, nelrinternational Numismata Orientalia, London, Trubner, 1882, pp. 36 e 37 — alcuni cenni a disegni.
G. Schlegel — Siamesische und Cliinesisch-Siamesische Münzen, nell’Internationales Archio fiir Ethnohraphie, v. II, 1890, pp. 241-254.
G. E. Gerini. |
- ↑ Nell’ultimo fascicolo di questa Rivista (Vedi pag. 159) abbiamo fatto cenno di una Collezione di Monete Siamesi, che S. A. R. il Principe di Napoli ebbe in dono dal Re del Siam, e che lo stesso Principe offerse graziosamente alla Società Numismatica Italiana. Ora crediamo opportuno pubblicare per intero il Catalogo dimostrativo che accompagnava quella Collezione, compilato dal Capitano G. E. Cerini, direttore dell’Insegnamento Militare nell’Esercito di S. M. il Re del Siam. Questo Catalogo, redatto con molta perizia e competenza, è in pari tempo una vera monografia delle Monete di quel Regno, essendo accompagnato da interessantissime note illustrative. Vedasi pure in argomento, negli Atti della Società stampati in questo fascicolo, la relazione fatta ai soci nell’adunanza generale del giorno 4 Giugno. (Nota della Redazione).
- ↑ Queste conchiglie (Cypræa moneta) furono usate da tempo immemorabile, sino all’introduzione degli spezzati di stagno e rame nel 1862, quale moneta spicciola di scambio, al valore nominale di 800 al fiiang, o di 6400 al Tical. Questo valore subì però continue fluttuazioni, e nei secoli passati era assai maggiore che nell’attuale. Benché fissato per legge sino a questi ultimi tempi ad 800 al fiiang, come fu detto sopra, esso scese durante il secondo ed il terzo regno (1824-1868) fino alla non mai veduta cifra di 1600 per fiiang.