Canti dell'ora/IV. Motivi lirici/L'arancio

IV. Motivi lirici - L'arancio

../La folle parola ../../V. Sonetti IncludiIntestazione 17 giugno 2023 100% Da definire

IV. Motivi lirici - La folle parola V. Sonetti
[p. 121 modifica]

L’ARANCIO


Tu, di perenne primavera adorno,
di là venisti donde venne il giorno,
3l’aure allietando dietro ’l suo cammino.
Il colore sortivi de l’aurora,
dal quale ti nomò l’itala flora,
6e somiglia la luce il tuo destino,

ilare arancio: i doni tuoi consenti
per i tripudii e per i patimenti.
9Albero di bellezza e di bontà,

[p. 122 modifica]

fai come ’l sole, che donando tutto
si fe’ per amor tuo picciolo frutto,
12e da’ tuoi rami aureo pendendo va.

Sovrano sei quando cospicuo eretto,
coronando i trionfi del banchetto,
15dòmini l’ardua signoril letizia.
E sei poeta quando a la dimora
concedi de la gente che lavora
18l’illusione almen de la dovizia.

Il mondo allegri. Ma per i bei doni
che tieni in serbo, da premiare i buoni,
21sono i fanciulli quei che t’aman più.
Oh prodigio! e con l’arti tue leggiadre
quel che sovente non ottien la madre
24dal piccolo ribelle ottieni tu.

[p. 123 modifica]


E chi dirà quante speranze, quali,
o tu che infiori i serti nuziali,
27vaghi sogni d’amor t’accogli in seno?
Se ’n portin pure le speranze gli anni,
i vaghi sogni cedano a gli affanni,
30del tuo fiore la gioia non vien meno.

Pur, colei che t’inciela oltre ogni vanto
è la pietà, quando ti trova accanto
33a chi veglia tra’ spasimi, a chi muor.
E tu a le labbra che il dolor sigilla
co ’l refrigerio d’una dolce stilla
36tempri l’arsura e l’ultimo languor.