fai come ’l sole, che donando tutto
si fe’ per amor tuo picciolo frutto, 12e da’ tuoi rami aureo pendendo va.
Sovrano sei quando cospicuo eretto,
coronando i trionfi del banchetto, 15dòmini l’ardua signoril letizia. E sei poeta quando a la dimora
concedi de la gente che lavora 18l’illusione almen de la dovizia.
Il mondo allegri. Ma per i bei doni
che tieni in serbo, da premiare i buoni, 21sono i fanciulli quei che t’aman più. Oh prodigio! e con l’arti tue leggiadre
quel che sovente non ottien la madre 24dal piccolo ribelle ottieni tu.