Canti carnascialeschi (Machiavelli)/Degli spiriti beati

Degli spiriti beati

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Di amanti e donne disperati De' romiti
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CANTO


DEGLI SPIRITI BEATI.


Spirti beati fiamo,
     Che da’ celesti scanni
     Siam qui venuti a dimostrarci in terra;
     Posciachè noi veggiamo
     5Il mondo in tanti affanni,
     E per lieve cagion sì crudel guerra;
     Vogliam mostrare a chi erra,
     Siccome al Signor nostro al tutto piace,
     Che si pongan giù l’armi, e stiasi in pace.
10L’empio, e crudel martoro
     De’ miseri mortali,
     In lungo strazio; e inrimediabil danno;
     Il pianto di coloro,

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     Per gl’infiniti mali,
     15Che giorno, e notte lamentar gli fanno;
     Con singulti, ed affanno,
     Con alte voci, e dolorose strida
     Ciascun per se mercè domanda, e grida.
Questo a Dio non è grato,
     20Nè puote esser ancora
     A chiunque tien d’umanitate un segno;
     Per questo ci ha mandato,
     Che vi dimostriam ora
     Quanto fia l’ira sua giusta, e lo sdegno;
     25Poiché vede il suo Regno
     Mancare a poco a poco, e la sua gregge,
     Se pel nuovo Pastor non si corregge.
Tant’è grande la sete
     Di gustar quel paese,
     30Ch’a tutto il mondo diè le leggi in pria;
     Che voi non v’accorgete,
     Che le vostre contese
     Agl’inimici vostri aprin la via.
     Il Signor di Turchia
     35Aguzza l’armi, e tutto par, ch’avvampi,
     Per inondare i vostri dolci campi,
Dunque alzate le mani
     Contro al crudel nemico,
     Soccorrendo alle vostre genti afflitte:
     40Deponete, Cristiani,
     Questo vostr’odio antico,
     E contro a lui voltate l’armi invitte;
     Altrimenti interditte
     Le forze usate vi saran dal Cielo,
     45Sendo in voi spento di pietate il zelo.

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Dipartali il timore,
     Nimicizie, e rancori,
     Avarizia, superbia, e crudeltade;
     Risorga in voi l’amore
     De’ giusti, e veri onori,
     E torni il mondo a quella prima etade;
     Così vi sien le strade
     Del Cielo aperte alla beata gente,
     Nè saran di virtù le fiamme spente.