Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/XIX

XIX. Con quant’affection io vi rimiri

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XIX.


Con quant’affection io vi rimiri,
     A voi non posson celar gli occhi miei,
     Li quai de’ vostri, sì com’io vorrei,
     Credon, quei riguardando, trar sospiri,

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     Che portin pace a ben mille martiri,5
     Che nascon del desio, ch’io non potei
     Quel dì1 frenar, ch’è arbitrio delli dei,
     D’entrar per voi negli amorosi giri.
Et se quei, che nel mio pecto portaro
     Con amore speranza, non mi sono10
     Benigni, da cui dunque aspecto pace?
     Io non domando al vostro honor contraro,
     Ma mi facciate d’un sospiro dono,
     Il qual mitighi il foco che mi sface2.


Note

  1. Il giorno dell’innamoramento.
  2. Nella chiusa del sonetto precedente era anche espressa un’aspirazione, ma più pura e quasi incorporea; qui, pur insistendo sul non voler nulla di contrario all’onore della donna, il desiderio si viene materializzando.