Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/XCVII

XCVII. Sovra li fior vermigli e’ capei d’oro

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XCVII.


Sovra li fior vermigli e’ capei d’oro
     Veder mi parve un foco alla Fiammetta1,
     Et quel mutarsi in una nugoletta
     Lucida più che mai argento o oro.
     Et, qual candida perla in anel d’oro,5
     Tal si sedeva in quella un’angioletta,
     Voland’al cielo splendida et soletta,
     D’oriental zaphir2 vestita et d’oro3.

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Io m’allegrai, alte cose sperando:
     Dov’io dovea conoscer che a ddio10
     In breve era madonna per salire;
     Come poi fu: ond’io qui, lagrimando,
     Rimaso sono in doglia et in desio
     Di morte per potere a lei salire4.


Note

  1. Presagio della prossima morte di lei.
  2. È un emistichio dantesco (Purg., I, 13).
  3. Oro rima tutte quattro le volte con se stesso; cfr. il medesimo uso nel sonetto XCVIII (p. 136, n. 3).
  4. Questo e i seguenti sino al CVI sono i sonetti in morte di Fiammetta.