Caccia e Rime (Boccaccio)/Rime/LXVI
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LXVI. Benché si fosse, per la tuo’ partita
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LXVI.
Benché si fosse, per la tuo’ partita,
L’alta speranza, la qual io prendea
De’ tuo’ vaghi occhi, qualor gli vedea,
Giovine bella, quasi che fuggita;
Pur sostenea la deboletta vita5
Un soave pensier, che mi dicea,
Quando di ciò co’ meco mi dolea:
Tosto sarà omai la suo’ reddita1!
Ma cciò mai non avene, e me partire
Or convien contr’a grado2, né speranza10
Di mai vederti mi rimane alcuna.
Onde morrommi, caro mio disire,
O piangerò, il tempo che mi avanza,
Lontano a tte, la mie’ crudel fortuna.