Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana/Bollettino N. 26

Bollettino N. 26

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REPUBBLICA ROMANA


BOLLETTINO DELLE LEGGI


N. 26.

EDIZIONE OFFICIALE


241 Decreto dell'Assemblea per respingere la forza con la forza - pag. 183.

242 Proclama del Triumvirato ai romani perchè colla forza respingano la forza — ivi.

243 Idem ai militi- pag. 484.

244 Decreto del Triumvirato per la requisizione dei cavalli — pag. 485.

245 Idem per la demolizione del viadotto che dal Vaticano conduce al Forte S. Angelo - pag. 486.

246 Ordine del giorno del Ministro di guerra e marina sulle disposizioni intorno agli ufficiali e soldati durante la guerra - pag. 487.

247 Circolare dei Triumviri ai facoltosi affinchè inviino gli argenti alla zecca - pag. 489.

248 Idem in cui si loda il tenente Colonnello Amadei dei zappatori ed il suo corpo per il progresso dei lavori per la difesa della città. Seguono varie promozioni e nomine - pag. 490.

249 Notificazione del Ministro dell'Interno per l'apertura di due offici di cambia valute ne' rioni di Trevi e Monti - pag. 495.

250 Ordine del giorno del Ministro di guerra e marina per eccitare i soldati alla difesa dell'invasione francese - pag. 496.



Roma 1849.- Tipografia Governativa.



ROMA 1849.-TIPOGRAFIA GOVERNATIVA [p. 483 modifica](241)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO


L’Assemblea, dopo le comunicazioni ricevute dal Triumvirato, gli commette di salvare la Repubblica e di respingere la forza con la forza.

Roma 26 Aprile 1849, ore due e mezzo pomeridiane.

Il Presidente C. L. Bonaparte

I Segretarii

G. Pennacchi.            G. Cocchi.
A. Fabretti. A. Zambianchi

(242)

ROMANI:


L’Assemblea ha decretato che la Repubblica sarebbe salva, e che alla forza opporrebbe la forza.

Sien rese grazie a DIO che ispirava il Decreto. L’onore di Roma è salvo. La storia non potrà dire che fummo codardi,

Noi resisteremo, perchè l’indipendenza non può perdersi neppur per un giorno da un popolo senza suicidio; — perchè abbiamo cento volte giurato difenderci da ogni offesa interna ed esterna; — perchè la libertà è dono di DIO che noi non possiamo alienare menomamente senza delillo; — perchè vogliamo salvarci dall’anarchia e dalla guerra civile, che in ogni transazione con un potere decretato caduto, riuscirebbe [p. 484 modifica]inevitabile sul nostro paese; - perchè la nostra resistenza proverà alla Francia il nostro diritto e l’unanimità delle nostre determinazioni; — perchè abbiamo in custodia l’onore italiano; — perchè siamo in Roma, nella Città delle grandi memorie e delle grandi speranze. Cittadini, i vostri Triumviri calcolano sulla vostra energia; energia serena e calma come si addice ai forti: energia costante come si addice a chi sostiene una causa giusta. Proviamo colla fiducia nei capi, e mantenendo a ogni patto l’ordine interno che noi siam degni di vincere i pericoli che ci minacciano; e li vinceremo.

VIVA LA REPUBBLICA!

Dato dalla residenza del Triumvirato, li 26 Aprile 1849.

I Triumviri


(245)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

ALLA GUARDIA NAZIONALE.

Militi valorosi!

Nella gravità de’ presenti casi, due cose a voi domanda la Patria: la conservazione dell’ordine interno, e la difesa del territorio e dell’onor nazionale contro l’occupazione straniera.

[p. 485 modifica]La tutela dell’ordine è nobilissimo ufficio che voi sapeste compiere egregiamente in altre difficili circostanze, e i valorosi slanci contro le ingiuste pretese degli stranieri, non sono cosa nuova per voi. La REPUBBLICA confida a queste vostre virtù le supreme sue sorti, e voi non verrete meno alla prova,

Dalla residenza 26 Aprile 1849.

I Triumviri

(344)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Pel servizio dell’armata abbisognando al Governo immediatamente cavalli da tiro e da sella;

Il Triumvirato

Decreta:

Sono a requisizione del Governo tutti i cavalli dei particolari in Roma e Comarca.

Sopra mandato del Ministro della Guerra, chiunque possieda cavalli, dovrà cederli colle loro bardature, sul rilascio di ricevuta per averne ragione.

[p. 486 modifica]Escludendo nelle requisizioni i cavalli ad uso indispensabile dell’agricoltura, il Ministero della Guerra avrà in considerazione di colpire a preferenza quelli, il cui difetto meno incomodi al proprietario.

La ricusa, o il trafugamento de’ cavalli, oltre la perdita loro, sarà punita sul propretario con un mese di carcere e cento scudi di multa.

Una disposizione generale coordinerà sollecitamente i modi per organizzare nell’intero Stato la requisizione, ripartendo egualmente i pesi e determinando l’esenzioni e i riguardi dovuti all’industria, e i consecutivi indennizzi.

Dato dalla residenza del Triumvirato, li 26 Aprile 1849.

I Triumviri Carlo Armellini
Giuseppe Mazzini
Aurelio Saffi

(248)

REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO

Considerando che occorrono materiali murari per servire ad opera di difesa in alcuni punti della Città;

Il Triumvirato Decreta:

Sarà demolito per tale oggetto il viadotto coperto, che dal Vaticano conduce al Forte Sant’Angelo.

Il Ministro della Guerra è incaricato della esecuzione.

Dato dalla residenza del Triumvirato, li 26 Aprile 1849.

I Triumviri Carlo ArmelliniGiuseppe MazziniAurelio Saffi

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REPUBBLICA ROMANA


IN NOME DI DIO E DEL POPOLO


Ordine del giorno

DEL MINISTRO DELLA GUERRA E MARINA

Da questo momento gli ordini di questo Ministero saranno intestati. Ordine del Comando Supremo dell’Armata e della Città.

Il Cittadino Ministro della Guerra Generale Avezzana prenderà il comando Supremo dell’Armata.

Il Cittadino Tenente Colonnello Calandrelli di Artiglieria sarà incaricato della direzione di tutte le fortificazioni della Città e Forti; ed ogni disposizione data dal detto Cittadino verrà eseguita prontamente, tanto per ciò che riguarderà le opere stesse da farsi, come per ogni cosa necessaria per la difesa della Città.

Il Tenente Colonnello Amadei ed i Rappresentanti del Popolo occupati ai lavori delle barricate, dipenderanno interamente dal suddetto Cittadino Calandrelli.

Gli Uffiziali di Stato - Maggiore avranno la sciarpa a tracolla, e gli ordini da essi dati s’intenclono come emanati dal Generale in Capo, e saranno perciò eseguiti senza ritardo. All’interno della Città saranno stabiliti gli avamposti. Un’ufficiale superiore d’ispezione ne avrà il comando supremo. Tre volte al giorno l’Ufficiale superiore d’ispezione raccoglierà i Rapporti di tutte le [p. 488 modifica]grandi guardie, e li spedirà al Comando Superiore.

Alle 11 antimeridiane il Comando Superiore nominerà il servizio del giorno seguente, e sarà pubblicato l’ordine del giorno, che sarà letto al defilar delle guardie.

All’ora della Guardia, tutti i Corpi prenderanno le Armi: essi manovreranno e defileranno sotto il comando di un Colonnello di Stato-maggiore, od altro Colonnello a ciò destinato.

Il Colonnello di Stato-maggiore, o chi per esso che farà defilare le Guardie, riunirà in circolo tutti i Comandanti le Gran Guardie, e darà loro le istruzioni necessarie. Quindi riunirà i Capi dei Corpi e farà lo stesso. Ogni giorno alle 4 pomeridiane le truppe prenderanno le armi per esercitarsi.

L’Artiglieria sarà sempre parcata ed avrà i cavalli bardati; alla parata della Guardia non defileranno che i soli pezzi di servizio. Essa manovrerà separatamente ad un’ora pomeridiana.

La Cavalleria interverrà tutta alla parata della Guardia, e farà i suoi esercizi giornalieri.

La mattina all’alba sortiranno delle pattuglie dalle Gran Guardie, ed esploreranno il terreno ad un miglio dagli avamposti. I loro Rapporti saranno dall’Uffiziale superiore d’ispezione comunicati al Comando Superiore dell’Armata.

L’Uffiziale superiore d’ispezione, o colui che farà defilare la Guardia, darà la parola d’Ordine di campagna e segno muto.

Se la parola d’Ordine e di campagna sarà perduta, o potrà sospettarsi che fosse stata presa, dovrà immediatamente darne una di sua volontà, [p. 489 modifica]ed avvertirne senza ritardo i Corpi vicini ed il Comando Superiore.

Dato dalla Residenza del Ministero della Guerra e Marina li 26 Aprile 1849.

Il Ministro
GIUSEPPE AVEZZANA

(947)

REPUBBLICA ROMANA


CIRCOLARE

Cittadino:

Nelle imponenti circostanze, in cui è la Patria, e nel debito di sovvenirvi, tutelando i diritti del Popolo e l’ordine e la tranquillità interna, necessita al Governo di fornire immediatamente le casse pubbliche di una bastevole quantità di numerario effettivo. E mentre tutti i Cittadini hanno obbligo di concorrere per quel che è in loro al giovamento della cosa pubblica, il Triumvirato non dubita di volgersi a voi tra i doviziosi del paese invitandovi a recare immediata mente i vostri argenti alla Zecca governativa, ove saranno contracambiati con eguali valori in Boni del tesoro.

Si lusinga il Triumvirato che all’invito seguirà un’istantaneo effetto risparmiandogli per tal guisa il rigore di ordini positivi e di severe misure.

Roma li 26 Aprile 1849.

I Triumviri


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MINISTERO DI GUERRA E MARINA

Ordine del giorno 27 Aprile

Visto il progresso dei lavori per la difesa della Città, è mio dovere di render giustizia al Tenente Colonnello Amadei dei Zappatori del Genio, per lo zelo ed attività che tanto esso quanto gli Ufficiali, Sottufficiali e soldati del suo Corpo hanno dimostrato in questo incarico patriottico.

Per vieppiù animare la truppa alla difesa della Patria, si accorda nei giorni in cui dura il ritengo nei quartieri, il soprasoldo indistintamente di bajocchi due al giorno, a tutti gli individui di truppa da Ajutante Sottufficiale a basso.

Il Ministro della Guerra
Giuseppe Avezzana

PROMOZIONI E NOMINE

Fatte dal Ministero della Guerra e Marina cogli Ordini
dei giorni
26 e 27 Aprile 1849.

Il cittadino Haugg è nominato Colonnello di Stato Maggiore Generale.

I Maggiori Pisacane e Cerroti sono promossi, il primo a Tenente Colonnello effettivo, col grado di Colonnello onorario allo Stato Maggiore Generale, e il secondo a Tenente Colonnello nel Genio.

Al Tenente Colonnello onorario di Artiglieria Bussi Carlo è accordata l’effettività del grado stesso.

[p. 491 modifica]Il Capitano Francia Enrico è promosso a Maggiore Comandante il Battaglione della Guardia Nazionale Mobile di Ferrara.

Sono nominati Maggiori i cittadini Vitaliano Ferdinando, e Vincenzini Carlo Paolo, destinandosi il primo nell’undecimo Reggimento di Linea, ed il secondo a Comandante il Battaglione Universitario Romano.

Il Capitano Moroni Antonio è promosso a Maggiore di Linea, e viene destinato nel primo Reggimento di Fanteria Leggiera, ossia nel quinto Reggimento di Linea.

II Commesso al Ministero della Guerra e Marina Rispoli Francesco, è nominato Aggiunto di seconda classe al suddetto Ministero

Sono nominati Capitani allo Stato Maggiore Generale i cittadini Escoledo Vincenzo, Laviron e Mossolino Benedetto.

Capitani di Linea i cittadini Terrall e Podulah

Tenenti dello Stato Maggiore Generale i cittadini Sardi Francesco, Pesapane Francesco, Nino Bixio e Mameli Goffredo.

Tenenti di Fanteria di Linea, il cittadino Cella Luigi, Uffiziale d’Ordinanza presso il Ministero, e i cittadini Bésson, Topher a Avesne, destinandosi il primo nel primo Reggimento di Linea, il secondo a disposizione del Ministero, il terzo nel Battaglione dei Reduci.

Sotto- Tenenti nella Fanteria di Linea, e a disposizione del Ministero, i cittadini Colombino Antonio, Erede Andrea - Antonio

Sono promossi a Tenenti in seconda in Artiglieria gli Ajutanti Sotto-Uffiziali Lodi Cesare, Ceccolini Curzio, Gommi Pasquale, Gerunzi Vincenzo, Frediani Augusto.

[p. 492 modifica]È promosso a sotto-Tente di Linea il Sergente Serpa del secondo Reggimento di Fanteria .

Il Sacerdote Corner D. Giovanni è nominato Cappellano Militare, destinandosi al Battaglione Bersaglieri.

Sono trasferiti allo Stato Maggiore Generale il Capitano Lipari , e il Tenente Montanari.

Si nominano Cadetti nella Fanteria di Linea i seguenti individui :

1. Tomba Ermete , Sergente del secondo Reggimento Fanteria
2. Morsetti Vincenzo, Sergente del terzo Battaglione
3. Torelli Costantino
4. Accarisi Achille, Dragone
5. Rinaldi Ulisse
6. Mora Giovanni, Milite della prima Legione
7. Filiziani Ercole
8. Desantis Ignazio
9. Acquaroni Annibale
10. Mazzucchelli Scipione
11. Melia Luigi
12. Colomba Enrico
13. Mancini Luigi
14. Tavani Gioacchino
15. Ascenzi Alessandro
16. Maderni Decio
17. Pennacchietti Augusto
18. Righetti Orazio
19. Porri Federico
20. Martucci Gabriele
21. Ambrosini Paolo
22. Suscipi Ettore
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23. De Rosa Salvatore
24. De Rossi Roberto
25. Tofanelli Oreste
26. Ruiz Giovanni
27. Simonetti Enrico
28. Teloni Luigi
29. Battisti Micchele
30. D'Armis Benedetto
31. Rota Leopoldo
32. Pizzi Giovanni
33. Terrigi Pietro
34. Pizzi Luigi
35. Monti Lodovico
36. Fabris Augusto
37. Sbordoni Giovanni
38. Bedoni Luigi
39. Alfonsi Ambrogio
40. Ingami Gio. Battista
41. Pagliei Fortunato
42. Sprega Ernesto
43. Melia Tommaso
44. Cavi Giovanni
45. Cressedi Camillo
46. Malpieri Lodovico
47. Tortori Pietro
48. Ruggeri Mariotto
49. Monaldi Camillo
50. Flamini Giovanni
51. Bolasco Bernardino
52. De Andreis Filippo
53. Mariani Francesco
54. Breschi Raimondo
55. Rossignoli Achille
56. Rossi Filippo
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57. Marchetti Tullio
58. Diosi Regolo
59. Mattioli Angelo
60. Tiburzi Giacomo
61. Reali Francesco
62. Capri Ferdinando
63. Ricci Riccio
64. Dedominicis Diomede
65. Bellucci Telemaco

      Si trasferisce il Capitano Zotti Giuseppe dal Battaglione de’ Reduci al primo Reggimento di Fanteria.

Sono nominali Tenenti di Fanteria addetti allo Stato Maggiore i cittadini Palliante Angelo e Pilhes Aristide.

É nominato Tenente di Fanteria, e destinato nel primo Reggimento, di Linea il cittadino Morton Oscar.

Il Tenente di Cavalleria Gaggioli Antonio, è nominato Capo d’Officio della Brigata di Cavalleria collo stesso grado.

I Sotto Tenenti di Cavalleria Boccanera e Dembowscki sono promossi a Tenenti, destinandosi il primo ad Ajutante di Campo, ed il secondo ad Ufficiale di Ordinanza presso il Generale di Cavalleria,

Il Capitano del primo Reggimento di Linea Angelucci Liborio, è trasferito allo Stato Maggiore del Comando della prima Divisione Militare, colla qualifica di Ajutante di Campo.

Il Sotto Tenente del secondo Leggiero Rinaldoni Stefano, è promosso a Tenente nello Stato Maggiore del Comando della prima Divisione Militare, colla qualifica di Uffiziale di Ordinanza.

[p. 495 modifica]Il Sotto-Tenente del primo Reggimento di Linea Coccanari Enrico, è promosso a Tenente nello Stato Maggiore del Comando della prima divisione Militare, colla qualifica di Aggiunto.

Il Maggiore Caldesi Vincenzo è destinato allo Stato Maggiore Generale.

Il Ministro
Giuseppe Avezzana

(249)

REPUBBLICA ROMANA


NOTIFICAZIONE

Avendo l’esperienza dimostrato, che nei due Rioni di Trevi e Monti si verifica una maggiore affluenza di Capi d’arti e mestieri per effettuare il cambio dei Boni del Tesoro, si fa noto al Pubblico, che in ciascuno dei due suindicati Rioni verrà istituito un nuovo officio di Cambio sulle regole di quello già esistente. Questa disposizione dimostri viemmeglio che suprema mente del Governo si è quella di giovare al Popolo, e di mantenere l’ordine ad ogni modo, e sempre inalterabile.

Dal Ministero dell’Interno li 27 Aprile 1849.

Per il Ministro
Aurelio Saffi

[p. 496 modifica](280)

REPUBBLICA ROMANA


Ordine del giorno

DIO E POPOLO


Soldati Romani!

Il Governo di Francia, violando il territorio di un Popolo libero ed amico, ha offeso il diritto delle genti e l’onore del suo paese.

Giova sperare ancora, che i Soldati Francesi non vorranno far le veci del Tedesco in favore del Papa.

Ove questo avvenisse, noi faremo sperimentar loro, che i nostri fucili sanno far fuoco, e che le nostre braccia valgono a reggerli.

Otto mila Soldati possono insultare, non vincere il Popolo Romano.

Il Popolo Romano si è levato romanamente.

Saluti la vittoria un’altra volta la Bandiera Repubblicana fiammeggiante sui sette Colli della vecchia Roma, ringiovinita fra le sue barricate.

Soldati Romani! Il popolo armato non sia minore del popolo inerme. Insegnate al Governo di Francia, che male vi ha dimenticati nel conto, se intende di manomettere il nostro diritto.

Soldati Romani! La Repubblica affida a voi l’onore dell’Italia e delle armi Repubblicane.

VIVA L’ITALIA
VIVA LA REPUBBLICA.

Roma 27 Aprile 1849.

Il Ministro della Guerra
Giuseppe Avezzana