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REPUBBLICA ROMANA
IN NOME DI DIO E DEL POPOLO
L’Assemblea, dopo le comunicazioni ricevute dal Triumvirato, gli commette di salvare la Repubblica e di respingere la forza con la forza.
Roma 26 Aprile 1849, ore due e mezzo pomeridiane.
Il Presidente C. L. Bonaparte
I Segretarii
G. Pennacchi. | G. Cocchi. | |
A. Fabretti. | A. Zambianchi |
ROMANI:
L’Assemblea ha decretato che la Repubblica sarebbe salva, e che alla forza opporrebbe la forza.
Sien rese grazie a DIO che ispirava il Decreto. L’onore di Roma è salvo. La storia non potrà dire che fummo codardi,
Noi resisteremo, perchè l’indipendenza non può perdersi neppur per un giorno da un popolo senza suicidio; — perchè abbiamo cento volte giurato difenderci da ogni offesa interna ed esterna; — perchè la libertà è dono di DIO che noi non possiamo alienare menomamente senza delillo; — perchè vogliamo salvarci dall’anarchia e dalla guerra civile, che in ogni transazione con un potere decretato caduto, riuscirebbe ine-