Belle Donne, che splendete
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III
Invito alla Vendemmia.
Belle Donne, che splendete
Come Stelle in questi orrori;
Deh correte, ove di fiori
Le campagne or son più liete:
5E colà, dove più sola
Sul mattino apre la rosa,
E colà, dove odorosa
Smalta l’erbe la viola,
I color dolci cogliete.
10Del ceruleo ramerino
Le chiocchette ben fiorite,
E le pure margherite,
Ond’è bianco il gelsomino,
Vagamente lor giungete.
15Dell’odor, che all’aure manda
Croco bel d’ostro dipinto,
Di ligustro, di giacinto
Deh tessete una ghirlanda,
E sul crin la mi ponete.
20Vuol ragion, che io sì men vada
Di bei fior le tempie adorno,
Or che Bacco viemmi intorno
Con bel nembo di rugiada,
A temprar la mia gran sete.
25Questo Re divoto onoro,
Or che il crin gelando imbianco,
Che se Amor m’avventa al fianco
Strale alcun del suo fin oro,
Rintuzzato il mirerete.
30Bellezze alme, e pellegrine
Vostri assalti io prendo a scherno,
Che degli anni il freddo verno
Mi veste armi adamantine,
Sicchè in van mi combattete.
35Rubellante degli amanti
Prigionier Bacco mi mena;
E sì dolce ei m’incatena,
Che fa suoi tutti i miei canti,
Come chiaro oggi vedete.