Aura, che vaga per lo ciel Francese
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXXI
IN MORTE DEL DUCA
FRANCESCO DI GUISA
Seniore.
Aura, che vaga per lo ciel Francese
Del buon Dace di Guisa erri pietosa,
Serbando in sen la cenere famosa,
4Che raccogliesti dalle fiamme accese,
Alzati a volo, e per ciascun paese,
Pur come vuoi, batti le piume, o posa;
Che a lei sarà, quasi a celeste cosa,
8Qualunque terra d’ogni onor cortese:
Solo infra l'Alpi, e là del Reno ai lidi
Non appressar le scellerate senti
11Con empia voglia al Vaticano avverse;
Perchè ivi freschi ancor suonano i gridi
Dell’adirate vedove dolenti,
14Che l’alta spada tutte a brun coperse.