Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750/191

Anno 191

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Anno di Cristo CXCI. Indizione XIV.
VITTORE papa 6.
COMMODO imperadore 12.
Consoli

CASSIO APRONIANO e BRADUA.

Se il primo console Aproniano portò veramente il nome di Cassio, egli fu padre di Dione Cassio, storico celebratissimo; ma ciò non è senza qualche dubbio. Alle disgrazie che andava provando Roma pel governo tirannico di Commodo e per gli altri mali di sopra accennati, si aggiunse nel presente anno quello di un fiero incendio1510. Attaccatosi il fuoco al tempio della Pace, fabbricato da Vespasiano, interamente lo consumò colle botteghe ricchissime delle specierie contigue: tempio il più magnifico che si fosse allora in Roma. Imperciocchè quivi erano conservate le più preziose spoglie del tempio di Gerusalemme; quivi si faceano le assemblee dei letterati; e pare che vi si conservassero anche i loro scritti, giacchè Galeno1511 il medico si duole che un gran numero de’ suoi vi perisse in tal congiuntura. Ma, quel che è più, colà si portavano in deposito i danari e le cose più preziose de’ Romani, [p. 623 modifica]portò la statua di Anubi, ma ridicolosamente, perchè con quella medesima andava gravemente percotendo le teste dei sacerdoti vicini; e voleva che que’ sacri ministri d’Iside si battessero maledettamente il petto colle pigne che portavano in mano. Non la perdonò poi la sua sfrenata libidine nè pure ai templi: eccesso detestabile anche presso i Gentili. Nei sagrifizii ancora di Mitra uccise un uomo. Ecco qual fosse la religione di questo forsennato Augusto.