Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750/111

Anno 111

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Anno di Cristo CXI. Indizione IX.
Alessandro papa 4.
Trajano imperadore 14.


Consoli


Cajo Calpurnio Pisone e Marco Vettio Bolano.


Un’iscrizione pubblicata dal Panvinio1 ci fa vedere console nelle calende di marzo, se pure è vero, correndo la tribunizia podestà XIV di Trajano, cioè nell’anno presente, Cajo Orso Serviano per la seconda volta e Lucio Fabio Giusto. Quando sia vero che Plinio in questi tempi governasse il Ponto e la Bitinia, probabil cosa sarebbe che a [p. 413 modifica]quest'anno appartenesse la celebre lettera2 da lui scritta a Trajano intorno ai Cristiani. Era cresciuta a dismisura in quelle parti, non meno che nell’altre dell’Oriente, la religione di Cristo; e si scorge che Plinio avea ricevuto ordine da Trajano di processare e punire i di lei seguaci. Plinio ne fece diligente ricerca; ma ritrovato, più di quel che credea, esorbitante il numero de’ Cristiani di ogni sesso ed età; e, quel che più importa, dopo maturo esame scoperto, ad altro non tendere questa religione, che a professar la pratica delle virtù, e l’abborrimento ai vizi, volle prima informarne Trajano, per sapere come s’avea da condurre in circostanze tali. Abbiamo anche la risposta dell’imperadore, che gli comanda di non fare ricerca de’ Cristiani; ma se saranno denunziati, e trovati costanti nella lor fede, sieno puniti, con perdonare a chi proverà di non esser tale, sagrificando agli dii, e col non badare alle denunzie orbe, cioè date contra di loro, senza il nome dell’accusatore. Tertulliano3, ben informato di queste lettere, fa conoscere l’ingiustizia di Trajano in non volere che sieno ricercati come innocenti, e in volerli puniti, se accusati. Però continuò la persecuzione come prima: e quantunque non mancassero degli apostati, pure senza paragone maggior fu il numero degli altri, che amarono piuttosto di sofferir coraggiosamente la morte, che di sagrificare ai falsi dii del Gentilesimo. Crede il padre Pagi4, che sia piuttosto da riferire al seguente anno la lettera di Plinio. Il vero è, che non si può accertar questo tempo.

  1. Panvin. ,Fast. Consular.
  2. Plinius lib. 10, epist. 97 et 98.
  3. Tertullianus, in Apologetico, cap. 2.
  4. Pagius, in Crit. Baron.