Angue, che in terra per tuo mal rinasci
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani
XXII
Angue, che in terra per tuo mal rinasci,
E la gran Donna inutilmente mordi,
Nè dell’inimicizia ancor ti scordi
Che in Ciel giurasti, o l’ira antica lasci:
5Poichè il suo piede in van circondi e fasci,
E perdi tutti i pensier folli e ingordi,
Torna agli abissi: ivi di sangue lordi
Sazia i tuoi lumi e di dolor ti passi:
Ivi, quanto ti piace, al Re superno
10Fa guerra: ivi Colui che Morte estinse
E la tua, prendi alta Avversaria a scherno.
Vattene; acchè pugnar, se ti respinse
Sin dal principio col gran Parto eterno,
E una volta per sempre ella ti vinse?