Andando per via nova e per via maggio
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Questo testo fa parte della raccolta XXII. Ser Cecco Nuccoli
XV
Narra, in gergo furbesco, un certo viaggio avventuroso.
Andando per via nova e per via maggio,
giá per Etiopia mi trovai in Parige;
salse nel mondo, c’ha le gran pendige,
4com’Guiglielmin di Flanda fece ’l saggio.
Poscia tornai dov’è ’l gran baronaggio,
io dico in Francia, ove son cose lige;
Giotto mi folse ed empi mia valige:
8poi mi partie e presi mio viaggio.
E ’nver’Galizia prese ’l mio camino;
poco piú oltre mi fu minacciato:
11e dimandomme s’io avea del fiorino.
Ond’io ristetti, ed avvisai ’l mercato:
e mia risposta fu ch’io malandrino:
14si ch’ei da me se parti corrucciato.
Andando giú trovai Lellio ’n armo,
e di lo sant’aitar basciai lo marmo.