Ancora entro i confin di fanciullezza
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Questo testo fa parte della raccolta Epitaffi di Gabriello Chiabrera
XIX
PER IL SIG. ROBERTO DATI.
Ancora entro i confin di fanciullezza
Fui destinato a Marte; e presi in Malta
Il bianco segno della nobil Croce;
Nè per lo corso dell’età robusta
Schifai risco o fatica: in sull’arene
Fui veduto di Libia, e sulle sponde
Dell’Unghero Danubio assai sovente
Vidi sonar le sanguinose trombe.
Così mi vissi, e non men dolgo, solo
A me rassembra di ricever torto,
Che spogliato dell’armi io giungo al fine
In sulle piume del paterno albergo;
Ma pur forse per me non avrà l’Arno
Di che biasmarsi: or tu non porre indugio
Al tuo cammino, e nella mente serba,
Come l’umana vita è fragil cosa.