Che sovente la Morte a mezzo il corso
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XX
PER IL SIG. LODOVICO CARDI.
Che sovente la Morte a mezzo il corso
Facciasi incontro, e le vaghezze umane
Abbatta in terra, a chi non è palese?
Ma pure il Cardi ce ne porge esempio,
Poscia che col valor di varie tempre
Ebbe condotta la Pittura in cima
De’ pregi antichi, e che a Firenze crebbe
Bellezza co’ mirabil suoi colori:
Andò sul Tebro, ed onorò pingendo
Colassuso il più bel di tutti i templi,
Non paventando paragon; ma quando
Sperò di sua virtù ben manifesta
Godersi la mercè, cadde repente,
Qual alto pin, che al fulminar trabocchi.
Atropo iniqua, maneggiasti indarno
La dura falce: lo spirare in terra
Non è vita dell’uom; la nostra vita
E gir volando per le bocche altrui:
Ma non fia voce mai di cor gentile,
Che del buon Cardi non rammenti il nome.