Amico, il mondo è oggi a tal venuto (Laterza, 1920)
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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XXXIII
Il mondo s’incammina di male in peggio
Amico, il mondo è oggi a tal venuto,
che poco vaici amore o caritade,
e molto rara ci è la lealtade,
4e piú la fé, se Iddio mi sia in aiuto.
Ché ’l piccol dal maggior è si premuto,
che ad udirlo è una gran piatade;
e non si truova in bocca veritade
8al giovene, al mezzano o al canuto.
E, se Iddio non ci pone la sua mano,
io veggo il mondo in si fatta fortuna,
11che la fé perderá ciascun cristiano.
Donna del ciel, del sole e de la luna,
pregate il vostro figlio prossimano
14che mandi via da noi questa fortuna,
e che non guardi a la nostra malizia:
per Dio, misericordia e non giustizia!