Poi che la ruota v'ha vólto nel basso
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Questo testo fa parte della raccolta XXIV. Pieraccio Tedaldi
XXXIV
Conforta un amico esiliato da Firenze.
Poi che la ruota v’ha vólto nel basso,
messer Simone, abbiate franco cuore,
e non pigliate cruccio né rancore,
4e non usate dire: — Oimè lasso! —
Ché, se voi siete mò privato e casso
de la cittade nobile del fiore,
dentro vi tornarete a grande onore,
8e fiorirete dove siete passo.
Ch’i’so che siete di questo innocente,
pel fallo altrui da’ vostri ben cacciato:
11a Dio ne ’ncrescerá ed a la gente,
per modo, che sarete raccettato
da ciascadun, che dentro v’è possente,
14e come non colpevole onorato.
Se arete con ragion la sofferenza,
voi tornarete lieto entro in Firenza.