Tu lá soletto, ove le querce e gli olmi
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Versi di occasione
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a iola
(Giulio Cesare Caria)
mentre dimora in solitudine a Pietramelara.
Tu lá soletto, ove le querce e gli olmi
l’ombra han piú folta, o fortunato Iola,
tra ’l rio che corre e l’augellin che vola,
di riposo e piacer l’anima colmi.
Ben di te mi rimembra e di me duolmi,
cui duro freno ai verdi boschi invola,
lasso! e ’l pensar di te sol mi consola,
qualor gravoso affanno opprimer suolmi.
Giá vederti m’aviso appo la mandra,
or a suon di sampogna ed or di flauto,
fuggitiva chiamar Clori e Leandra.
Ed or timida damma, or cervo incauto
di tua man preso, or tordo ed or calandra,
de la tua mensa è ricco cibo e lauto.