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tissimo, 287. — Sensi che tengono poco del corporeo nell’uomo, quai sieno, 295.

Serafino (Frate) propone il III gioco, perchè le donne abbiano in odio i ratti, e amino le serpi, 16. — Burlatore faceto, 158.

Serafino, medico Urbinate, novelletta di caso, e d’un contadino, 146, 147.

Serafino, motteggiato per esser limile ad una valigia, 139.

Serpi, perchè amate dalle donne, 16. — Servi naturalmente quai sieno, 258. — Ad essi è più utile l’ubbidire, che il comandare, ivi. — Servi, non debbono essere oziosi, antico proverbio, 264.

Servire a’ principi fin a qual segno si debba, 97.

Servitù troppa ne’ popoli quanto nociva al principe, 267, 268.

Sesto Pompeo spettatore in Massilia della meravigliosa costanza d’una donna, 189, 190.

Severi uomini debbonsi obedire appuntino, 99.

Sibille, lodate, 194.

Sicilia, giù congiunta all’Italia, 313.

Signore veramente degno degli uomini in terra qual esser dovrebbe, 252.

Signori che intervennero a’ ragionamenti del Cortegiano, enumerali, 12, 13.

Signori buoni debbonsi eleggere da servire, 96, 92. — Signori, favoriscono alle volte chi non lo merita, 25.

Signoreggiare è di due modi, 258.

Simulazione dell’animo impossibile a conoscersi, 104.

Sinatto maravigliosamente amato da Camma sua moglie, 190 e seg.

Sinorige, infelice esito de’ suoi amori verso di Camma, cui ucciso avea il marito Sinatto, 192.

Socrate vecchissimo impara musica, 62. — Sente in essa certa divinità, 88. (Vedi Pitagora.) — Si diletta delle ironie facete, 143. — Ama Alcibiade, 209. — Si maraviglia presso Platone che Esopo abbia tralasciato certo Apologo, 76.

Sofi re di Persia, sua Corte lodata, 170.

Sole, bella similitudine d’un raggio di sole, 285, 286.

Sonetto dell’Unico accennato, 17. (Vedi S.)

Spagna, costume di Spagna e d’altri luoghi, 145.

Spagnoli lodati, 112. — Loro abilità, 31. — Maestri della Cortegiania, 95. — Gli stimati sono modestissimi, 96. — Eccellenti nel gioco degli scacchi, 106. (Vedi Mediocrità.) — Buoni motteggiatori, 117. — Per cagion di chi uccidessero tanti Mori, 218.

Spagnolo. (Vedi Diego.)

Spartane donne, lodate, 198.

Sparvieri. (Vedi Giovanetti.)

Specie umana senza donne non può conservarsi, 181.

Speranza nutrisce amore, 225. — Speranza di cose disoneste dee levarsi affatto dalla donna amata all’amante, 224. — Spericnza perfeziona il giudicio, 73.

Sposalizio del mare si fa in Venezia il giorno dell’Ascensione, 128.

Sprezzatura lodevole qual sia, 37. — La troppo affettata si biasima, 36.

Squadro degli architetti comparato al buon principe, 260.

Stadio di quanti piedi sia, 168.

Stagira, patria d’Aristotele, da chi e per qual cagione riedificata, 281.

Statue di varii metalli fecero gli antichi per onorare i celebri capitani, e per istimolo alla loro imitazione, 248.

Statura più conveniente dell’uomo e del Cortegiano qual sia, 29.

Stefano (San) vede i cieli aperti, 304.

Stile, donde nasca, 53.

Strascino, buffone, 125.

Strozzi (Messer Palla), sua minaccia a Cosimo de’Medici, 137.

Studii del Cortegiano, 58, 59.

Sudditi buoni, rendono grande e felice il principe, 269. — Che essi sieno più savii di lui, è cosa perniciosa e difforme, 246.

Superbia dee fuggirsi dal Cortegiano, 113.

Superstizioni dee fuggir il principe, 267.

Suspizion di ridere, i motti che in sè la racchiudono, sono arguti, 146.