Vocabolario italiano della lingua parlata (1893)/CONIUGAZIONE DEI VERBI.
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§ 1. I Verbi si dividono, secondo la loro natura, in transitivi, intransitivi, riflessivi, pronominali e reciproci. Nei primi l'azione va a terminare in un oggetto esterno, come: Tagliare un albero, Percuotere un animale, Istruire un giovinetto; oppure in un oggetto interno che è come implicito nella nozione del verbo, od è quasi l'effetto o il resultato della sua azione, come Battere un colpo,- Sentir male,- Imprimere un'orma. Negli inlransilivi l'azione ri- mnne nel mm soggetto, come Andare, Venire, 04m- lare, Combattere, 2m, ovvero per calli ai esprime uno stato o un modo d’essere, mule Dormire, Sedere, Iti- posare, cc. Nei riflessiui l’azione torn- direttamente nel ano soggetto, il qunle nddiviene termine del- l'n one atee", mediante le particelle prnnominali Ml, Ti, Vi, Ci, Si e Ne Nei pronmnimli 1’ azione torna n vantaggio o n dnnno dell'agente, mediante le particelle Mi (A me), Ti (A te), Vi (A voi), C'i (A noi), Si (A 10m). Nei reciproci l'azione futui dn due o più soggetti vo dall'uno all'altro e dall‘altro ull'uno, e anche in eeai il termine dell‘Azione è indicato dalle medcsime particelle pronominnli.
§ 2. I tempi del verbo ei dividono in semplici o composti. Sono semplici quelli, nei qunli al tema del verbo unisconni le terminazioni. Così Il tema Cant. aggiungendo o, i, a, I'amo, ate, ano, ai be il Pre— sente; aggiungendo ava, o avo, avi, ava, avdma, uvrîteflmna ai l“ l' lmpcrfcttol qunli tempi semplici sono, nello voce Attivi, quattro nel Modo indicativo, cioè i1 l‘i-eeente, l’lmperfetto, il Perfetto indefinito e il Futuro; due nel Modo eongiuntivo,cioè il Presente o l'Imperfetto; una nel Modo condizionale, cioè l'Im- perfetto (mancando coso del Presente); uno nell’Im- peretivo e nell‘lntinito c nel Gerundio, vole e dire il Presente, Gli altri tempi sono composti.
Gli encmpj da noi-recati pm' le tre coniugozioni mostrano ln inflceeioni dei tempi semplici.
§ 3. I tempi composti ai formano col Participio poesnto del verbo che ai coniuga, o colln vor, dei verbi Avere od Essere, clic perciò dicunsi verbi ausiliari.
§ 4. Il verbo Auro usnai e femore i tempi pns- auti dei verbi trnilsitivi di posizione attiva, come IIo od Ebbi cantato, Areva cantato. Avrò cantato,- ed anche di non pochi verbi intnnsitivi, come Cammi- nare, Dormire, Combattere ed altri, dicendori H0 camminato, Iln dormito. Ha combattuto.
§ 5. Il verbo Essere muni n formare i tempi pes- mti di molti dei verbi inlransitiii, di tutti i verbi riflessivi, prammlinali o reciproci, e Cllluln tempo dei transitivi di posizione pneivn.
§ 6. Nei tempi composti del transitivo con l'ausiliare Avere, se l‘oggetto è posto dopo al suo verbo, il participio di esso reggente quell'oggetto rimane per lo più inalterato, cioè resta di genere masolino e di num. sing.: Ho scritto una lettera, Ho ucciso molti animali. Ma se l‘oggetto è innanzi ed è rappresentato dai pronomi Lo, La, Gli, Li o Le, Ne, in tal caso conviene accordare con esso il participio del verbo in genere e in numero, come: Li avevo veduta: -Narl l'ho ancora Ictta:— Le ha salutate. Le quo). pnrticelle pronomiunli numi frequentemente nel comune discorso e modo pleonutico, mnhe qunndu il sostentivo ai. espresso: a Queste cose cc le avevo dette:- L’ hai ancora letta cotesla lettera il r
§ 7. Nclln posizione pneuivn In coucordnuzu è ne- cessuîn compie: Sono percosse, dirà un uomo: Sono percosm, dirà mm donne. E cosi Siamo stati vinti, e, Siamo state vinte.
§ 8. Ln medesime coucordonzn è necessaria uni- prc anche nei verbi riflessivi pronomiunli e reciproci, nei quali ultimi, poiché i soggetti eon sempre più d‘ uno, ln couoordlnzl sarò soltanto di genere: I due eserciti si sono battuti valorosammte: — Quelle due donne si erano amato fino allora.
§ 9. l verbi Dovere, Potere e Volere ricevono quell'ousilinre,cbo richiedereme i tempi composti del verbo clm dipende da mi, come: Ha dovuto con- cedergli tutto quello che mi Ila chiesto: — Aurebbe dovuto dare il buon esempio;— Non ha» voluio man- tenere la prmma, ec., perché Coacedere, Dare e Mantenere non verbi trmsitivi, o perciò prendono per umiliare il verbo Avere: e, Non ho potuto dor- mire, Ha dovuto o valuto cedere in terra, ec.. pei-che Dormire e Sedereeono di quei verbi intnnaiiivi, che chiedono lo ateeeo onnilinl‘e. MI Son dovuti venir soli; La cosa non era potuta riuscire,- È voluta partir au- bita; perché Venire, Riuame, Partire son verbi in- trausitivi, che ricevono per ausilinre il verbo Essere,
§ 10. Nei verbi riflessivi e reciproci se la particella pronominale è affissa al verbo, l'ausiliare di Dovere, Potere, Volere è il verbo Avere. come Tu non avresti dovuto affliggerti così. Ma se è divisa dal suo proprio verbo e premessa al verbo Dovere, Potere, o Volere, in tal caso questi ricevono per ausiliare Essere, come Tu non ti saresti dovuto affliggere così.
§ ll. Ecco ora la coniugazione dei due verbi ausiliari.
— xvm -—
VERBI AUSILIARI.
ÈSSERE. 1m). l’ur. Como. con». PART. GER. sia Manca Essendo Sia. sia Ènaere Sìàmo Sifite Siano Fossi Sarà] Fésui Suésfl Fosse Sarèbbe pl.Era\'àmo‘ Fénimu Sarémnm Ermàle' .. mm 5mm Èrano l‘énero erèbbero P..p.v.Fui .. . i. Stato Fùafi Fu pmummo Fame Fl'lrono chi 1.50110 o Fui . Sia mio w. - Èaaere mm Eus/èmlo mio malo ee. pl.Si:‘mm o Fum- Sisma Mali ee. mo ma Trnp.a.Èra o Èro . .. . Fbssî stato e». Sarbi mio se. mah) ec. pLEm-àmu mi Fòssimo ami et. sal'émmn nati cc. ti cui 1M. n.5810 Snràì Sarà pl.5arèmo Sansa: Saranno F. msm stato ce. Saremo sta- ii cc.
i L’usn comune preferisne la umiliazione in o per i. 1- 1m. sing. defl'lmperfalbo dell'Indimivm dlca Èm. mm dica
Avmm. Amami, Ltygwo 90., volendo per tal modo distinguerla mi. s- pus. che tenninn in a.
i All’ nrecchio del pnpnlu inscmo riesca incomoflnmenta llmsn e pesante guasta mm. mi. 1- pers. del plunle nell'Imnurfnnu au' verbi; nuda provvedendo flln natura] brevità e sciolbezza del 5an dine 1m, nume dica rum, I'nndum. n' rum oc. ìnuw di mmamu, “ma”, undaodmo sci, m a. naguirsi solo pnrlnndn 0 in mm. inrî Sefifiur’m
= n motu sempre Eri per la rugiane che è [0mm più breve. Lo stessa «mi ami. 2- p. F1. “gli dm veni; com-
Amavi invece ai Amante; by”: invece di Lemma“ ec.
-—xlx.
- IND.
Pr. aJlò llnl
"a
pl.Ahbiàmo Avi-te Hanno
Imp. LAl'éViv-fl I Avevi Ari-va
pl.AVeV:'IIl|D 1 Avcvfle ' Avevano
13.th Menti Ebbe
pL Avémmo fluente Ebbero
EcpJJlo o Èh avuto OC.
p1. lìanno o Éb- hm avuto
Trap. a. Avévaro avum w.
,11. Avcvaìmn avuto se.
Fnl. LAVXB Avn'ti Avrà pL Avremo Avréla Amnuo
F. a.Avrò m‘llto ec. Avremo avu-
h) ca.
AVÉEE.
KMP. GEL
N, Avendo
Abbi Abbia
Abhiàmn Abbiàm Àhhinno
Avrèi Avrénîi Avrùbbe
Avéul Avi'lli Avéufl
Avrémmo Avrò-la Avrebbero
Avéasimn Avélko Avéuum
Avnto Avèudfl avuto
Abbia unto ec. Avéra avuto
Abbiàmo avuto ec.
Avélli avuto ec. Avrèi unto ce.
Avéuimo IVMO un. Anélnmo IVI)-
to ec. i
m
‘ \'. non 1 I p". I v. nota 2 ivl. 5 V. nnh 8 ivi.
xvun § 12. Le paniuynzioni dei verbi amò tra, e si damminmo'finll'lnfiuim. In prima è in are me Cantare, Parlare, Sonate, ac.;.la.aeconda_è in ore pumasit‘onu,’ come Vedére, Sedérz, Tenére, ec., ov- vero in ore proparosaibono, ooma Lògge’re, Dimore, Scrlv'erc, 50.; In terza in ire, emme Sentire, Fini- re, su. Diamo on un esempio di ciascuna di questa wmugunm r
I. CONIUGAZIONE.
(ARE) hm. Coma 0mm. Ima. . Puma GEIL 1+ LCBIIÎ-O .V Cbmri ' Cantine ‘Cunt-anu: Cani-nudo i Cnul-a i a i i pLCnummo- Cane-mm Cant-ifimo amo .Ine iàte ano ino ino Imp. Itala-fulvo !Can2-aasî Canberèi .Im ‘ anni erésli tua - asse erehne gmané-nmmo j annusaimo Cnnbarémmo una ante mm {nano mm erèbbero ' n.12. manu-m - ' “ti - - - . . van-ato . o . ' pl.C:uIl-ammn una _ ’amuo RchJIonEbbi cantato . [Abbia cantato Aver cnm- .. Avendo l . mo cantata. A pZ.Ahhinmo n Avemum . ’Ahbmmo canv _ . cantato mm Trap.n.Aveva-o canmo ......... 4. Avessi canlam Avrei tantum leh'm‘nmo cantato Messim'o san» Avremmo cau- tato mm ’ I'm. n.02nt-erò , . .. . .... Esser per erfii ' cantare erà . pLCant-erémo _ en‘te emmo 1'. aJh'rò amento Avremo cantato II. CONIUGAZIONE
(ERE parouîtono)
Pur. Gnu.
pl.Tcm-ifimo m una
Imp. LTBln-éviha évi évn
pLTBm-cràmo evito évano
mp. mm...“ un é u ma
phTam-émmo 45m 12mm) l Mlnm
IÈ tp. n. Ho a Ehbi temuto
yl.Abbi.-xmn o Aventino temuto
Trop...Arav.1-o temuto
p1. Avevamo temuto
n10. l.TeIn-erh mi
età phTem-orémo
erétfl cmuna
E ALAer temuto Avmmm mmnm
Tam-ima éfe ano
Tela-ml eréuli crebbe
Tem-erémmo orbite erèbharo
Tem-énìmo
Abbia temuto
- 4- Abbima temuto
Avunl temuto
Avunîmu temuto
Aver la- mulo
Ex!" per temere
Tam-Ante Tam-endo
Tcm-nla
Avendo Ienmlo (ERE proparouîtcno)
ISD. IMP. Con-r“ 00x». ha». E Pnrr. (hm. P12 a.Be\'-o Bév-a , 4.. .. . A... . Hév-ere Bev-ènu: Bcv-I'mdn i a e a Bcv-iàmo st-iamo €08 iàle ano mm I...p. I.BEV>éVfl-O Bonus-i évi erèafi éva erèbbe pz.uev-evàmo Bev-ésnimo ' Bev-erémmo 5m bue vn‘nte “o 6mm en‘bbcm p}. Ber-131mm) énw Bév-vero Iicpulh o Ehbi bevuta . -- . Abbia [trullo ..N..... Aver be- Bev-nm vuto pLAbbianm o Avemmu i ......... .. Abbiamo benna bevuto TrapmAvevx-o chlflO Avessi bevuto 11!.Avevamo bevuto » Aremìmo bevuto Fui. :.Bov«erò .‘ Esser per ....... .. Avendo mai ‘ bevete bevuto eri p1.Bev-erenm crete enmm F. 4mm bevuto z
Avranno hevmn _‘,_
— XXIII -
III. CONIUGAZIONE.
(una)
Di qneatn coniugazione abbinmn l‘uno ho fanne. LI l' quando nl tema del verbo ai unisce direttn- mancò la. beminnzione; la 2‘ quando in alcune per- none del Presente, vale n dire nelle tua persona del ningolnra a nelln tor-7x del plnmla, s'inberpone, per
allungamento, i'm il tema e la laminazione, la sil- laba in; la 3' qunndn sogna indifl'erenbemenw in prima e'ln seconda. Cosi i1 verbo Sentire è esem- pio della 1‘, il verbo Fair; della 2‘, il verbo Abor— rin della 3‘.
1' 15‘0th 1m m1». 601m. 0mm. ma mm. un. I’r mBènt-o Sùnt-I . . Seni-ire Sen-Iiènle Sciabbndo si BènH n l e a a i Seni-mina Scuriàmo A ile iàw mm ano In... LSuIt-ira-n Sent-iui Seni-Ire ivi iui irénfl tra - Isso lrèbbe pnsi-mvnmn Son-mimo sentir-Sumo ivmo isle irénle Ivano luem irèbbero r. 1p. mene-u iin l i l ylfient-ìmnm iute Italia l r
RepJJln o Elmi miti!!! Abbia nenlifo
,pl.Ahhìanm o Arumnm
sentito cito
Tmp...A\'cu-0 umim I A . . Arcani muco
p1. Arewnmn wnlilo
FIIL n.8811! ' b lrji irà
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P. H.A'|’° nelltim Avremo umilia
. Abblamo sen-
A vnnnìmo san- lito
Aver un- A Sentito rito
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