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CONIUGAZIONE DEI VERBI.

§ 1. I Verbi si dividono, secondo la loro natura, in transitivi, intransitivi, riflessivi, pronominali e reciproci. Nei primi l'azione va a terminare in un oggetto esterno, come: Tagliare un albero, Percuotere un animale, Istruire un giovinetto; oppure in un oggetto interno che è come implicito nella nozione del verbo, od è quasi l'effetto o il resultato della sua azione, come Battere un colpo,- Sentir male,- Imprimere un'orma. Negli inlransilivi l'azione ri- mnne nel mm soggetto, come Andare, Venire, 04m- lare, Combattere, 2m, ovvero per calli ai esprime uno stato o un modo d’essere, mule Dormire, Sedere, Iti- posare, cc. Nei riflessiui l’azione torn- direttamente nel ano soggetto, il qunle nddiviene termine del- l'n one atee", mediante le particelle prnnominali Ml, Ti, Vi, Ci, Si e Ne Nei pronmnimli 1’ azione torna n vantaggio o n dnnno dell'agente, mediante le particelle Mi (A me), Ti (A te), Vi (A voi), C'i (A noi), Si (A 10m). Nei reciproci l'azione futui dn due o più soggetti vo dall'uno all'altro e dall‘altro ull'uno, e anche in eeai il termine dell‘Azione è indicato dalle medcsime particelle pronominnli.

§ 2. I tempi del verbo ei dividono in semplici o composti. Sono semplici quelli, nei qunli al tema del verbo unisconni le terminazioni. Così Il tema Cant. aggiungendo o, i, a, I'amo, ate, ano, ai be il Pre— sente; aggiungendo ava, o avo, avi, ava, avdma, uvrîteflmna ai l“ l' lmpcrfcttol qunli tempi semplici sono, nello voce Attivi, quattro nel Modo indicativo, cioè i1 l‘i-eeente, l’lmperfetto, il Perfetto indefinito e il Futuro; due nel Modo eongiuntivo,cioè il Presente o l'Imperfetto; una nel Modo condizionale, cioè l'Im- perfetto (mancando coso del Presente); uno nell’Im- peretivo e nell‘lntinito c nel Gerundio, vole e dire il Presente, Gli altri tempi sono composti.

Gli encmpj da noi-recati pm' le tre coniugozioni mostrano ln inflceeioni dei tempi semplici.

§ 3. I tempi composti ai formano col Participio poesnto del verbo che ai coniuga, o colln vor, dei verbi Avere od Essere, clic perciò dicunsi verbi ausiliari.

§ 4. Il verbo Auro usnai e femore i tempi pns- auti dei verbi trnilsitivi di posizione attiva, come IIo od Ebbi cantato, Areva cantato. Avrò cantato,- ed anche di non pochi verbi intnnsitivi, come Cammi- nare, Dormire, Combattere ed altri, dicendori H0 camminato, Iln dormito. Ha combattuto.

§ 5. Il verbo Essere muni n formare i tempi pes- mti di molti dei verbi inlransitiii, di tutti i verbi riflessivi, prammlinali o reciproci, e Cllluln tempo dei transitivi di posizione pneivn.

§ 6. Nei tempi composti del transitivo con l'ausiliare Avere, se l‘oggetto è posto dopo al suo verbo, il participio di esso reggente quell'oggetto rimane per lo più inalterato, cioè resta di genere masolino e di num. sing.: Ho scritto una lettera, Ho ucciso molti animali. Ma se l‘oggetto è innanzi ed è rappresentato dai pronomi Lo, La, Gli, Li o Le, Ne, in tal caso conviene accordare con esso il participio del verbo in genere e in numero, come: Li avevo veduta: -Narl l'ho ancora Ictta:— Le ha salutate. Le quo). pnrticelle pronomiunli numi frequentemente nel comune discorso e modo pleonutico, mnhe qunndu il sostentivo ai. espresso: a Queste cose cc le avevo dette:- L’ hai ancora letta cotesla lettera il r

§ 7. Nclln posizione pneuivn In coucordnuzu è ne- cessuîn compie: Sono percosse, dirà un uomo: Sono percosm, dirà mm donne. E cosi Siamo stati vinti, e, Siamo state vinte.

§ 8. Ln medesime coucordonzn è necessaria uni- prc anche nei verbi riflessivi pronomiunli e reciproci, nei quali ultimi, poiché i soggetti eon sempre più d‘ uno, ln couoordlnzl sarò soltanto di genere: I due eserciti si sono battuti valorosammte: — Quelle due donne si erano amato fino allora.

§ 9. l verbi Dovere, Potere e Volere ricevono quell'ousilinre,cbo richiedereme i tempi composti del verbo clm dipende da mi, come: Ha dovuto con- cedergli tutto quello che mi Ila chiesto: — Aurebbe dovuto dare il buon esempio;— Non ha» voluio man- tenere la prmma, ec., perché Coacedere, Dare e Mantenere non verbi trmsitivi, o perciò prendono per umiliare il verbo Avere: e, Non ho potuto dor- mire, Ha dovuto o valuto cedere in terra, ec.. pei-che Dormire e Sedereeono di quei verbi intnnaiiivi, che chiedono lo ateeeo onnilinl‘e. MI Son dovuti venir soli; La cosa non era potuta riuscire,- È voluta partir au- bita; perché Venire, Riuame, Partire son verbi in- trausitivi, che ricevono per ausilinre il verbo Essere,

§ 10. Nei verbi riflessivi e reciproci se la particella pronominale è affissa al verbo, l'ausiliare di Dovere, Potere, Volere è il verbo Avere. come Tu non avresti dovuto affliggerti così. Ma se è divisa dal suo proprio verbo e premessa al verbo Dovere, Potere, o Volere, in tal caso questi ricevono per ausiliare Essere, come Tu non ti saresti dovuto affliggere così.

§ ll. Ecco ora la coniugazione dei due verbi ausiliari.