Vita (Alfieri, 1804)/Osservazioni dello stampatore

Vita (Alfieri, 1804) Epoca IV.

[p. 1 modifica]OSSERVAZIONE DELLO STAMPATORE. Non può giustificarsi Alfieri dei suoi singolari pensamenti e delle aspre espressio¬ ni, che usa rapporto alla nazione Francese, che tanto primeggia oggigiorno , rigenerata dall* Eìoe. del Secolo. Ma V avveduto letto¬ re di questo volume , dee avvertire che le sue Memorie terminano li i4 Maggio i8o3, che conseguentemenf! Alfieri non ha potuto mai prender di mira nei suoi divisamenti lo stato avventuroso , in cui trovasi la Francia e l'Ita¬ lia , ami l'Europa intiera, incamminata al piò alto grado di gloria e di prosperità dal genio di Nap'oleokb . Trovossi Alfieri nei^ vortici della Rivo¬ luzione Francese, e si vidde bersaglio della [p. 2 modifica]licenza, e dell’arbitrario e mal fermo gover¬ no J’ allora , eh’ era in preda continuamente alle fazioni, ed anche ai delitti i piò, atroci. Quest’epoche rivoluzionarie ogni scrittore im¬ parziale della stessa nazione le ha delineate, per dir così, con delle tinte piò che Alfie- riane , e mostrando i mali immensi, che de¬ vastavano la Francia, e minacciavano l’uni¬ verso, ciascuno ha notato appunto la sommi insperata avventura, per cui la Provvidenza chiamò Napoleone a spegnerli, e a riparar¬ li. La depravazione dunque delle vicende ri¬ voluzionarie infiammò Alfieri d( rancore e di dispetto , e concepì per tal modo odio, di¬ sprezzo , e nimicizia pei Francesi, nè seppe tutto ciò dissimulare , ma spingendo anzi all’ eccesso il suo rammarico, non disdegnò sovente nell’ esternarlo di comparire esagerato ed ingiusto . Quindi il suo amor sommo della patria, e della libertà civile , e forse le sue idee ori¬ ginali su tali oggetti di difficilissima precisio¬ ne , lo confermarono in sì fatto odio , quanto piò esteso e indeterminato altrettanto piò violento e irragionevole. Ftolsi su tal pro¬ posto legger cop ponderazione ciocché alla pag. 3i4 di questo Tomo dice saggiamente [p. 3 modifica]il Ch. Sig. Abate di Caluso, onde sì atte¬ nuino i torti di Alfieri, o si osservino nel ■ suo vero lume. Egli è certo, che nìuno vorrà offendersi delle concezioni e delle collere smoderate di questo uomo grande, ed amerà meglio che le si conoscano intiere, piuttostochè vengano alla luce mutilate, o alterate sconciamente. Fatto sta, che in Alfieri non può darsi la ingiustìzia di biasimare una intiera nazio¬ ne sema differenza tra buoni e rei, e che a questi ultimi soli debbono riferirsi le sue in¬ vettive , e avuto sempre riguardo oltre a ciò ai tempi tenebrosi della Francia, esecrati dai Francesi medesimi. Egli magnanimo adorator del vero, di altri pensieri e di altre espres¬ sioni avrebbe forse fornito 7 suoi scritti, se* nel suo lavoro si fosse trattenuto a discorrer di, persone e di fatti individuali, o se, con¬ tinuandolo dopo il Maggio del i8o3, avesse riflettuto ai bei sqcoli, che alla Francia, alla ■ Italia , e all’Eurofia tutta preparava il Mas¬ simo tra i Monarchi. [p. 4 modifica]Lo Stampatore ha creduto far cosa grata ai Sigg. Sottoscrittori pubblicando anticipar tamente il Monumento del Conte Fittorio Alfieri, che il celebre Scultore Sig. Cava¬ liere Antonio Canóva sta eseguendo in Ro¬ ma, e che tra poco ornerà una delle prin-

  • cipali Chiese di Firenze.