Giovanni Prati

Olindo Malagodi 1876 Indice:Prati, Giovanni – Poesie varie, Vol. II, 1916 – BEIC 1901920.djvu sonetti Video meliora Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Pugna Luce
Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
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LXXX

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Per sangue o vanitá che lo consiglia,
se gli va senza fren l’animo incerto,
quest’uom, comunque della vita esperto,
il meglio vede, ed al peggior s’appiglia.
Quindi, o morbo lo sugge, o l’arroncigli»
tedio immortale: né gli è varco aperto,
tranne per sconsolato ampio deserto,
ch’ognor piú cresce a le turbate ciglia.
Ond’ei, d’altri e di se stanco, si lascia
cadere alfin su l’arenoso letto,
né piú sorge di lá, però che il vento
si move a turbo, e delle arene il fascia.
E né pietra, né fior, né umano affetto
segna il misero loco ov’egli è spento.