Viaggio in Dalmazia/Del Contado di Sibenico, o Sebenico/7. Dello Scoglietto di S. Stefano
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§. 7. Dello Scoglietto di S. Stefano.
Ne’ vivaj, che sono al piede dello Scoglietto di S. Stefano, e servono all’uso de’ pochi, e poveri Frati, che vi abitano, trovasi moltiplicato l’Androsace, e insieme con esso, varie spezie d’insetti marini degni di particolare attenzione, alcuni de’ quali vagano pell’acqua, altri stannosene attaccati alle pietre, altri finalmente all’Ulve, alle Virsoidi, ai Fuchi, e alle Conserve si raccomandano. Io vi ò raccolto una picciola spezie di Stella pentagona, scabra, corrispondente all’Asteria aculeata del Linneo; l’Onisco Assillo; varj Bucciniti, e Porporiti; de’ Mituli, le valve de’ quali non si combaciano; l’Ostrica Lima; due varietà di Chitone fascicolare, e l’altro senza fascicoli, variegato; piccioli Nautiliti, e Serpole Lombricali; nè mancarono di cadermi colà sotto gli occhi altre spezie comuni a tutti i luoghi del nostro mare.
Alle rive di questo Scoglietto veggonsi assai frammenti di Tegole Romane, e d’Urne. Vi si disotterrarono anche molte Iscrizioni: ma queste dalla barbarie de’ Frati furono gettate in pezzi, per farne pavimento a un loro meschino cortile. Veggonvisi tuttora conficcati in una muraglia residui d’una Iscrizione in bronzo, da cui come potete ben credere furono tratte le lettere. È probabile che questo Scoglio fosse un Sepolcreto, secondo l’uso lodevole degli Antichi più ragionevoli di noi, che lontano dall’abitato portavano il fracidume de’ cadaveri, onde i morti almeno cessassero di nuocere ai vivi.