Ver' lo meo cor l'anima sí rasona
Questo testo è incompleto. |
◄ | Zovene cavalier de senno antico | Vengono tra gli spirti mei piú volte | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
XVII
I benefici, che gli vengono dal novello affetto.
Ver’lo meo cor l’anima si rasona:
— Se per amor altra donna ti pigne,
che la zentil donzella, che ni strigne,
4considera primo la lor persona,
e poi quanta paze questa zi dona
cum le sue opre strenue e benigne
d’onore, di merto e di loda digne,
8e come di vertú porta corona.
E pénsati ch’en onne nostro adverso,
sempre che tu la rechèdi, ti porze
11valor e forza, ché seresti perso;
et anche senza toi preghi si accorze
di consolami, s’eo ben mi recordo. —
14Respose il cor: — Sorella, eo me ne accordo. —