Venti canti di H. Heine tradotti/Warte, warte, wilder Schiffsmann
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Heinrich Heine - Venti canti di H. Heine tradotti (1922)
Traduzione dal tedesco di Roberto Ardigò (1908)
Traduzione dal tedesco di Roberto Ardigò (1908)
Warte, warte, wilder Schiffsmann...
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Warte, warte, wilder Schiffsmann...
Là m’aspetta, o marinaro;
Sarò teco al porto anch’io:
Da due cari mi separo;
4Dal mio suol, dall’idol mio.
Sangue piangon gli occhi intanto,
Come sangue stilla il core:
E col sangue del mio pianto
8Scrivo a lei del mio dolore.
«Oh mia cara! Non dir mai
Ch’hai ribrezzo d’esso sangue,
Tu per cui mi dissanguai,
12Sì che il cor sfinito langue.
«Ben t’è noto il triste caso
Del serpente, e di quel pomo,
Onde il mondo ha il male invaso,
16Da poi ch’Eva il porse all’uomo.
«Qual fu il pomo autor fatale
All’uom pria di mortal sorte,
Poi d’incendio a Troja, tale
20Tu pur sei di fiamme e morte.»