Venti canti di H. Heine tradotti/Schöne Wiege meiner Leiden
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Heinrich Heine - Venti canti di H. Heine tradotti (1922)
Traduzione dal tedesco di Roberto Ardigò (1908)
Traduzione dal tedesco di Roberto Ardigò (1908)
Schöne Wiege meiner Leiden....
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Schöne Wiege meiner Leiden....
Bella culla de’ miei guai,
Bella tomba di mia speme,
Città mia, ti lascio ormai,
4E il saluto mio ti viene.
Ti saluto, santo ostello,
Fido asil della mia diva,
Dove prima, garzoncello,
8Il mio sguardo la scopriva.
Non t’avessi vista mai,
O regina del mio core;
Non saria, che in pianti e lai
12Mi struggessi a tutte l’ore.
L’amor tuo mai non richiesi,
E in cor chiusi il mio desiro;
Solo viver cheto intesi
16Dove han l’aure il tuo respiro.
Ma fier tuo sdegnoso detto
Mi scacciò da te lontano.
Fuor di senno, sì rejetto,
20A sanarmi tutto è vano.
E trascino l’egro fianco
Ad errar di terra in terra,
Finchè lungi il capo stanco
24Freddo posi un dì sotterra.