Venti canti di H. Heine tradotti/Auf dem Hardenberge
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Traduzione dal tedesco di Roberto Ardigò (1908)
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Auf dem Hardenberge.
Su, miei sogni d’altri giorni!
Su, v’aprite, o vie del cor!
L’estro ai carmi a me ritorni,
4Si sprigioni, irrompa ancor!
Errar voglio in bosco ombroso,
Ove fonti porge il suol,
Ove il cervo va borioso,
8Ove canta il tordo al sol.
Salir voglio l’erto colle
E la rupe ritta al ciel,
Dove muto ancor s’estolle
12Il turrito suo castel.
Là mi siedo e sto silente
Tempi antichi a ripensar,
E d’un sire un dì potente
16Ludi e feste, che passâr.
Pasce il gregge ora il pastore
Ove il sire in giostra fè
Le sue prove, e vincitore
20Palma ambita si mieté.
Copre l’edera il balcone,
Onde allor dama genial
Piagò in cor l’almo campione
24Del suo sguardo collo stral.
Ahimè! Vinto e vincitore
Vinti ha morte. E sì sarà,
Ch’al par noi sua falce ultrice
28Nella polve stenderà.