Varenna e Monte di Varenna/Secolo XVIII/Nuovo catasto - Censimento - Tasse

Nuovo catasto — Censimento — Tasse

../Pesca ../Opere pubbliche — Strade — Boschi IncludiIntestazione 28 febbraio 2020 75% Da definire

Nuovo catasto — Censimento — Tasse
Secolo XVIII - Pesca Secolo XVIII - Opere pubbliche — Strade — Boschi

[p. 240 modifica]


NUOVO CATASTO — CENSIMENTO — TASSE

Nell’anno 1722 hanno inizio in Varenna le operazioni per il nuovo castato. Il rilievo della mappa in Varenna fu opera del geometra Bartolomeo Molciani che principiò i suoi lavori il 7 maggio e li terminò il 7 giugno, assistito dal sindaco Bernardo Campione, da Paolo Gazone, Giovanni Rappa, Giovanni Venino detto Teresa, Bartolomeo Quartirone e Francesco Pirello.

L’inizio di questo catasto segna una data importante per il territorio di Perledo, in quanto che data da allora la sua separazione dalla Valsassina. Furono gli abitanti stessi di Perledo a provocare il provvedimento che arrecava loro notevoli vantaggi.

Infatti in una relazione degli agenti catastali di Perledo si legge:

«Asseriscono essere parte della Riviera di Lecco. Domandano la manutenzione nel possesso d’immunità da carichi per tutti i suoi boschi e pascoli nei loro territori. Allegano l’incapacità ad essere tal sorta di fondi censita, come anche non fu censita nell’estimo passato e conseguentemente preservata immune da carichi. Producono lettere del 7 settembre 1558 del prefetti dell’estimo passato dirette al regio commissario Ottobono Giustiniano del tenore ivi. Essendo parso all’eccelso Consiglio d’aver qualche rispetto alla terra di Lecco e sua riviera nel pagamento di questo perticato, che alle tavole si antiche come moderne, ove sono descritte le terre della provincia del Ducato che servono per la formazione dei riparti dei carichi ordinari e straordinari si la comunità di Valsassina, Pieve della Riviera di Lecco la quale viene hannualmente cacaricata ne’ detti reparti nella suddetta riviera di Lecco»1.

L’ufficio del Ducato in data 26 settembre 1720 comunicava che con lettera magistrale delli 13 agosto 1720 le terre della Pieve di Perledo venivano separate da quella della Valsassina. Il sindaco di Perledo Pietro Antonio Fumeo nel seguente interrogatorio che subì in Barsio il 13 ottobre 1722 dagli ufficiali del censimento ci dà interressanti notizie sulla dipendenza giurisdizionale di Perledo c sui vari prodotti locali e loro prezzi.


Domanda. — Se la Pieve di Perledo e Monte di Varenna sia la stessa cosa.
Risposta. — Monte di Varenna e Perledo è lo stesso.
D. — Se la Pieve di Perledo sia un sol comune da sè o pur abbia altri comuni sotto di sè.
R. — La nostra Pieve è composta di altre piccole terre che si dimandano Bologna, Regoledo, Regolo, Gittana ed altre piccole cassine [p. 241 modifica]ma tutte fanno un sol comune con la nostra Pieve la quale distribuisce a ciascheduno delle suddette terre la sua contingente porzione di carichi.
D. — Se abbia parrocchia propria e chi sia il suo feudatario.

R. — Abbiamo la nostra parrocchia che è prevostura la qual serve per tutte la suddette terre e il nostro feudatario è il conte Monti.

D. — Come possa essere il conte Monti suo feudatario se è pieve da sè il suo comune.

R. — Deve sapere V. S. che la Pieve di Perledo è pieve veramente da sè, ma è membro della Valsassina e per conseguenza il detto conte è feudatario anche della nostra pieve.

D. — Se dal corpo della Valsassina vengono ligati alla Pieve di Perledo o pure gli vengano a diritura dal Ducato.

R. — Dirò, dopo la venuta in questo Stato delle anni sempre gloriose del nostro Augustissimo si è separata dalla Valsassina la nostra Pieve e gli ordini pel pagamento del carichi, diarie e camerali gli vengono adiritura dal Ducato e non concorre con la Valsassina in altro carico che nei carichi locali.

D. — Quante oncie di semenza di bigatti si distribuiscono all’anno nel suo comune e quante libre di seta dij all’anno un’oncia di detta semenza.

R. — A misura della nostra foglia si distribuiscono oncie 25 in circa di semenza di bigatti in tutto il comune ed un anno per l’altro danno due libre di seta per cadauna.

D. — Che prezzi abbia avuto la seta fatta nel suo comune nelli anni suddetti 1718, 1719 e 1720.

R. — Un anno con l’altro la nostra seta è valutata circa lire 8 la libra.

D. — Di quai pesi e misure si servono nel suo comune.

R. — Abbiamo pesi di Lecco, cioè libre di trenta once, misure di Como cioè 7 oncie e mezzo dei nostri fanno uno Mag. di Milano e laFonte/commento: 526 bta è di cento libbre di 30 oncie per cadauno.

D. — Quante anime faccia il suo comune e se il personale vi sia bastante per il lavorerio dei terreni di esso.

R. — Il nostro comune fa anime 531 ed il personale è anche troppo abbondante per il suo lavorerio.

D. — In quante stara di sale sia censita la Pieve di Perledo.

R. — È censita la nostra pieve in stare 34 e libre 10 in circa di sale e li carichi si distribuiscono due terzi sul reale ed un terzo sul personale e nel personale si comprendono solo i maschi dalli anni 14 sino alli 70.

D. — Quanto venghi a pagare all’anno un personale e quanto un fuoco nel suo comune.

R. — Un personale pagherà da lire tre e mezza all’anno ed un fuoco da lire sei in circa all’anno.

[p. 242 modifica]

D. — A descrivere la qualità dei terreni esistente nel territorio di Perledo e a dire come comunemente si affittano.

R. — Constano li terreni del nostro comune la maggior parte in boschi da taglio per legna dolce, molti avitati, cioè roncaglia dove nelle ripe che vi sono si semina qualche poco d’orzo e qualche minuzia di segale, vi sono poi pochi campi da badile e pochi praticelli d’una sol tagliata, e selve da castagne, e sono tutti asciutti, nè si affittano ma comunemente o si danno a metà o vero si lavorano da chi li possiede.

D. — A qual sorta di grani vi si seminino i suddetti campetti e se vi si seminano ogni anno.

R. — Si seminano ogni anno quei pochi campetti a poco tormento, poco segale e formentone nero e panizo, ma sono così inferiori e di poca cavata questi campetti che tra tutto appena si fa tanto per vivere tre mesi tutto il nostro comune, tre mesi dell’anno con questo anche che la maggior parte del personale va per il mondo a guadagnarsi il vitto.

D. — Quando si semini in tutto distintamente de’ suddetti grani e quanto pure in tutto se ne raccolga distintamente nel suo comune.

R. — Facci conto V. S. che si semineranno da 20 stare in circa in tutto il comune tra segale e frumento e se ne raccoglieranno da quaranta stara in tutto un anno con l’altro, e degl’altri minuti si semineranno circa 10 stara e se ne raccoglieranno da 30 sino a 35 in tutto.

D. — Quante brente di vino, quanti sacelli di castagne bianche e quanti centenara di fieno in tutto si fanno annualmente nelFonte/commento: 526 suo comune.

R. — Circa il vino si faranno in tutto un anno con l’altra da 250 brente di vino in tutto il comune. Per le castagne sono più anni che vanno male nè io so dirle quante se ne faccia atl’anno, e circa il fieno se ne fa poco e non basta per il mantenimento del nostro bestiame.

D. — Che prezzi siansi fatti un anno con l’altro nelli anni 1718 1719 e 1720 del vino.

R. — Il vino è valutato circa quattro lire la brenta.


La stima dei territori fatti dagli stimatori eletti dalla Cesarea Real Giunta del nuovo Censimento ed estimo generale dette i seguenti risultati:

Perledo Pertiche 14686,8 pel valore di scudi 22425
Varenna » 7330,196 » » 12187

La comunità di Varenna nel 1727 faceva anime 438, esigeva ogni anno per dazi della brenta e dell’uva Lire 16,5, per affitto della ragione della pesca sul lago Lire 45,10, e per dazi del prestino, vecchio bolino e macello Lire 188,5.

Pagava ogni anno di censo sopra li dazi suddetti al Conte della Riviera lire 213. [p. 243 modifica]VARENNAVARENNA [p. 244 modifica]

Elenco intestato al catasto di VarennaFonte/commento: 526

403 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

404

405 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

406 - Brenta Francesco Antonio fu Giorgio

407 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

408 - Greppi Donato fu Carlo-Franccsco

409 - Brenta Francesco Antonio fu Giorgio

410 - Brenta Giovanni Battista fu Francesco

411 - Scanegatta Giovanni fu Carlo-Giuseppe

402 - Serponti Marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo

376 - Greppo Donato fu Carlo-Francesco

377 - Stampa Giovanni Battista

378 - Serponti marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo

379 - Vitali Giovanni fu Carlo

401

418 - Stampa Giovanni Battista

419 - Scanegatta Giovanni fu Carlo-Giuseppe

420 - Carganico Giuseppe fu Matteo

421 - Fabbrica dell’Oratorio delta B. V. del Monastero in Varenna

422 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

423 - Brenta Rinaldo di Andrea

424 - Caribone Paolo fu Francesco

425 - Carganico Gaetano fu Matteo

399

400

426 - Calvasina Domenico fu Baldassare

427 - Calvasina Nicola fu Baldassare

428 - Greppi Donato fu Carlo-Francesco

429 - Pensa Matteo fu Giovanni

430 - Aureggi Francesco, Giuseppe, Pietro, Giorgio, Antonio fu Carlo

380 - Stampa Giovanni-Battista fu Dezio

381 - Pirelli Antonio e Giovanni fu Domenico

382 - Pirelli Santino fu Natale

383 - Pirelli Giuseppe fu Natale

384 - Stampa Giov-Battista fu Dezio

385 - Venino Francesco fu Giovanni-Pietro

386 - Arigone Conte Pietro Paolo fu Giacomo

387 - Scanegatta Gaetano

388 - Parrocchiale di S. Giorgio di Varenna

389 - Capella di S. Marta in Varenna

390 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso

[p. 245 modifica]

398

431 - Venino Giovanni fu Giacomo

432 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso

433 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

434 - Venino Giovanni fu Giacomo

435 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato

436 - Cavalli Francesco fu Giov. Battista

437 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato

438 - Venino Giorgio fu Andrea

439 - Conca Giacomo fu Pietro

440 - Conca Francesco fu Pietro

441 - Pensa Bartolomeo fu Antonio

442 - Vaisecco Pietro fu Carlo

443 - Campioni Giuseppe, Gerolamo e Giovanni fu Antonio

444 - Conca Francesco fu Pietro

445 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo

446 - Franchino Giacomo fu Giovanni

447 - Cavallo Carlo fu Martino

448 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo

449 - Parrochiale di S. Giorgio di Varenna,

450 - Arrigone Conte Pietro, Paolo fu Giacomo

391 - Capella di Santa Maria Maddalena

392 - Tarello Pietro fu Bernardo

393 - Scanagatta Giorgio fu Giov. Battista

394 - Venino Domenico fu Matteo

395 - Campioni Giuseppe, Gerolamo Giovanni fu Antonio

451 - Capella della B. V. del Monastero di Varenna

452 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato

453 -

454 -

455 - Carganico Carlo fu Matteo

456 - Tenca Antonio fu Giov. Battista

457 - Carganico Gaetano fu Matteo

458 - Pensa Antonio fu Antonio, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

459 - Campione Francesco fu Bernardo

460 - Campione Nicola fu Bernardo

461 - Carganico Gaetano fu Matteo

462 - Aureggi Francesco Giuseppe Pietro Giorgio ed Antonio fu Carlo

463 - Capella di S. Giov. Battista in Varenna

464 - Campione Giorgio fu Giuseppe

465 - Calvasina Bernardo fu Baldassare

466 - Scanegatta

467 -

468 - Brenta Giovanni, Andrea fu Giov. Battista

[p. 246 modifica]FIUME LATTE [p. - modifica] [p. 247 modifica]

469 - Scanagatta Giovanni fu Carlo Giuseppe

470 - Brenta Maddalena e Margarita fu Pietro

471 - Capella S. Giovanni-Battista in Varenna

472 - Pensa Bernardo fu Giovanni

473 - Conca Daniella Angela di Giovanni

474 - Scanagatta Carlo fu Giov. Battista

475 - Scanagatta Carlo fu Giov. Battista

476 - Venino Giovanni fu Giacomo

477 - Carganico Giuseppe fu Matteo

478 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco, Antonio fu Tomaso

479 - Conca Giovanni fu Franco

480 - Capella di S. Maria Elisabetta nella Parrocchiale di Varenna

481 - Cavalli Giovanni fu Carlo

482 - Capella di S. Nicola nella Parrocchiale di Varenna

483 - Conca Giuseppe fu Francesco

484 - Conca Giorgio fu Francesco

485 - Capella di S. Maria Elisabetta nella Parrocchiale di Varenna

486 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso

487 -

488 - Venino Giovanni fu Giacomo

489 - Venino Giovanni fu Giacomo

490 - Cavallo Carlo fu Martino

491 - Tenca Antonio fu Giov. Battista

492 - Tenca Antonio fu Giov. Battista

493 -

O - Oratorio sotto il titolo di S. Maria

H - Chiesa Parrocchiale sotto il titolo di S. Giorgio con cimitero annesso

M - Portico pubblico ove si tiene Banca e convocati della comunità

P - Oratorio sotto il titolo di S. Maria Maddalena

S - Piazza Grande

R - Oratorio sotto il titolo di S. Giov. Battista

T - Oratorio sotto il titolo di S. Giuseppe

17 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo

551 - Pini Stampa Paola fu Brunone

26 -

27 -

28 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

29 - Greppo Donato fu Carlo-Francesco

30 - Serponti Marchese Don Giovanni, Giorgio e Conte Anselmo fu Paolo

35 - Arrigone Conte Pietro Paolo fu Giacomo

34 - Arrigone Conte Don Pietro Paolo fu Giacomo

36 - Parrocchiale di Varenna Prebenda del Parroco

[p. 248 modifica]

44 - Beneficio di S. Andrea eretto nella Parrocchiale di Varenna

43 -

45 - Morcini Rev. Don Giovanni Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso

46 -

47 -

48 - Capellania della B. V. nell’Oratorio nel Monastero in Varenna.

49 -

50 -

37 - Sfondrati della Riviera Conte Don Ercole

38 - Parrocchiale di Varenna Prebenda del parroco

39 - Sfondrati della Riviera Conte Don Ercole

40 - Tarello Pietro fu Bernardo

41 - Tarello Bortolomeo fu Luigi

X - Oratorio sotto il tilolo della B. V. di Loreto

494 - Carganico Carlo e Gaetano fu Matteo

495 -

496 - Venino Giovanni fu Giacomo

497 - Venino Antonio fu Francesco

498 - Venino Francesco fu Giov. Battista

499 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro

500 - Suddetti

501 - Venino Pietro fu Giuseppe

502 - Venino Francesco fu Pietro

503 - Venino Margarita fu Bernardo

504 - Tarelli Pietro e Bernardo fu Giov. Antonio

505 - Venino Pietro fu Giuseppe

506 -

507 - Cavallo Tomaso fu Carlo

508 - Venino Francesco fu Pietro

509 - Tarelli Pietro, Bernardo fu Giov. Antonio

510 - Greppi Carlo fu Giuseppe

511 - Venino Antonio fu Giuseppe

512 - Greppi Carlo fu Giuseppe

513 - Venino Francesco fu Pietro Antonio

514 - Venino Antonio fu Giuseppe

515 - Venino Pietro fu Giuseppe

516 - Venino Francesco fu Pietro Antonio

517 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

518 - Venino Francesco fu Pietro Antonio

519 - Venino Giovanni fu Giacomo

520 - Venino Giovanni fu Giacomo

544 - Venino Pietro fu Giuseppe

545 - Carganico Gaetano fu Matteo

[p. 249 modifica]

546 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro

543 - Venini Antonio fu Giuseppe

542 - Venino Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

541 - Venino Francesco fu Pietro

540 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

539 - Venino Francesco fu Pietro Antonio

538 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

537 - Venino Paolo fu Pietro

536 - Venino Baldassare fu Giorgio

535 - Venino Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

533 - Sfondrati della Riviera Conte don Ercole

532 -

534 - Venino Pietro Antonio fu Carlo

531 - Tenca Antonio fu Giov. Battista

530 -

521 - Venino Francesco fu Pietro

522 - Venino Antonio fu Giuseppe

523 - Venino Pietro fu Giuseppe

524 - Greppi Carlo fu Giuseppe

525 - Venino Paolo fu Pietro

526 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio e Baldassare fu Giorgio

527 - Suddetti

528 - Venino Pietro fu Carlo

529 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

71 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro

72 -

73 -

75 -

76 - Greppi Carlo fu Giuseppe

77 - Venino Francesco fu Pietro Antonio

78 - Venino Pietro fu Giuseppe

79 - Venino Pietro fu Giuseppe

80 -

81 - Venino Giovanni fu Giacomo

82 - Tenca Antonio fu Giov. Battista

119 - Venino Baldassare fu Giorgio

124 - Sfrondrati della Riviera Conte Don Ercole

123 - Cavallo Tomaso fu Carlo

125 - Venino Francesco fu Giov. Battista

126 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro

129 - Pensa Antonio fu Andrea Cario e Francesco Antonio fu Tomaso

130 -

131 - Venino Giovanni fu Giacomo

132 - Conca Giovanni fu Francesco

[p. 250 modifica]

4041 - Sartorello Giorgio di Paolo

»2 - Brenta Giov. Battista fu Francesco

»3 - Carganico Giuseppe fu Matteo

»4 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo

»5 - Capella della B. V. del Monastero di Varenna

4011 - Capella di S. Andrea nella Parrocchiale di Varenna

»2 - Capella dell’Immacolata Concez. nella Parrocchiale di Varenna

3991 - Greppo Giovanni fu Carlo

»2 - Greppo Giorgio fu Pietro

4001 - Pirelli Antonio e Giovanni fu Domenico

»2 - Brenta Andrea fu Giov. Battista

»3 - Salla Giovanni Battista fu Bernardo

3981 - Venino Francesco fu Giovanni Pietro

»2 - Arrigone Giovanni Battista e Bartolomeo fu Giuseppe

4531 - Brenta Pietro fu Pietro

»2 - Brenta Carlo, Giovanni, Andrea fu Giov. Battista

4541 - Campione Giuseppe Colombo Legitimato

»2 - Carganico Gaetano fu Matteo

»3 - Carganico Carlo fu Matteo

4661 - Scanegatta Gaetano fu G. Battista

»2 - Scanegatta Carlo fu Giov. Battista

»3 - Scanegatta Giorgio fu Giov. Battista

4671 - Brenta Andrea fu G. Battista

»2 - Brenta Francesco fu Pietro

4871 - Serponti Marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo

»2 - Suddetti

4931 - Sartorello Giorgio di Paolo

»2 - Cavallo Bortolomeo fu Natale

261 - Pini Stampa Paola fu Brunone

»2 - Pini Stampa Paola fu Brunone

271 - Stampa Giov. Battista fu Dezio

»2 - Pini Stampa Paola fu Brunone

431 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

»2 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

»3 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

461 - Mornici Rev. Don. Giov. Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso

»2 - Mornici Suddetti

»3 - Mornici Don Paolo fu Alfonso

471 - Suddetto

»2 - Suddetto

491 - Mornici Rev. Giovanni Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso

»2 - Mornici suddetti

[p. 251 modifica]

501 - Mornici Rev. G. Battista e suddetti

»2 - Mornici Don Paolo fu Alfonso

4951 - Venino Giovanni Battista fu Pietro

»2 - Venino Pietro fu Pietro

5061 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

»2 - Suddetto

5321 - Venino Francesco fu Giov. Battista

»2 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro

5301 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio

»2 - Venino Boldassare fu Giorgio

721 - Capella di S. Nicola eretta nella Chiesa Parrocchiale di Varenna

»2 - Carganico Giuseppe fu Matteo

»3 - Carganico Giuseppe fu Matteo

731 - Venino Giov. Battista fu Pietro

»2 - Venino Pietro fu Pietro

»3 - Venino Giovanni fu Giacomo

751 - Venino Francesco fu Giov. Battista

»2 - Venino Antonio Giovanni fu Pietro

»3 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro

»4 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro

801 - Venini Giovanni fu Giacomo

»2 - Venini Giovanni fu Giacomo

1301 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso

»2 - Suddetti


Intestazioni al 7 ottobre 1757.


COMUNE DI PERLEDO

Intestazione all’impianto del Censo di Maria Teresa (1732).


PERLEDO


431 - Ougania Francesco e fratelli fu Ercole

432 - Vedi allegato

433 - Vedi allegato

434 - Pirelli Giovanni e fratelli fu Giovanni Antonio

435 - Fumeo Giov. Battista fu Giov. Battista

436 - Fumeo Giuseppe fu Bartolomeo

437 - Vedi allegato

438 - Cariboni Carlo fu Baldassare

439 - Invitto Ambrogio fu Antonio

[p. 252 modifica]

440 - Beata Vergine del Portone

441 - Vedi allegato

442 - Cappellania della Beata Vergine del Rosario in Perledo

PERLEDO

443 - Vedi allegato

444 - Invitto Ambrogio fu Antonio

445 - Mazzolenghi Domenico e fratelli fu Domenico

446 - Vedi allegato

447 - Ongania Francesco e fratelli fu Ercole

[p. 253 modifica]

447 - Beneficio di S. Lucia di Perledo

449 - Ongania Francisco e fratelli fu Ercole

450 - Fumeo Giuseppe fu Bernardo

451 - Fumeo Matteo fu Francesco

452 - Fumeo Pietro Antonio fu Giov. Battista

453 - Sala Giovanni Battista fu Antonio

454 - Sala Giovanna vedova del fu Carlo

455 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo

456 - Sala Bartolomeo fu Antonio

457 - Sala Carlo fu Antonio

458 - Fumeo Santino fu Bartolomeo

459 - Venino Antonio fu Carlo

460 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo

461 - Ongania Francesco e fratelli fu Ercole

462 - Fumeo Giuseppe fu Bartolomeo

463 - Cappellania di S. Lucia di Perledo

464 - Vignarola Lucia vedova di Paolo Sala

465 - Fumeo Giovanni Battista di Pietro Antonio

466 - Fumeo Giuseppe fu Battista

467 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo

468 - Fumeo Matteo fu Francesco

469 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo


VEZIO


470 - Zuccarolo Carlo e fratelli fu Marc. Antonio

471 - Tarelli Pietro e fratelli fu Giacomo Antonio

472 - Tarelli Pietro fu Bernardo

473 - Tarelli Antonio fu Carlo

474 - Pensa Giuseppe fu Giacomo

475 - Zuccarolo Carlo e fratelli fu Marc. Antonio

476 - Venino Carlo Antonio fu Virgilio

477 - Tarelli Pietro fu Bernardo

478 - Venino Carlo Antonio fu Virgilio

479 - Greppi Donato fu Carlo Francesco

480 - Pensa Giuseppe fu Giacomo

481 - Tarelli Gerolamo e fratelli fu Giovanni Antonio

482 - Greppi Michele fu Francesco

483 - Tarelli Francesco fu Gerolamo

484 - Fumeo Giav. Battista fu Giov. Battista

485 - Tarelli Pietro fu Bernardo

486 - Tarelli Gerolamo e fratelli fu Giovanni Antonio

487 - Pensa Elisabetta vedova del fu Pietro

[p. 254 modifica]VEZIO

488 - Tarelli Bartolomeo fu Luigi

489 - Tarelli Francesco fu Gerolamo

490 - Pensa Elisabetta vedova del fu Pietro

491 - Tarelli Pietro fu Bernardo

492 - Greppi Donato fu Carlo Francesco

493 - Pensa Giuseppe fu Giacomo


REGOLO

494 - Ongania Giorgio fu Francesco

495 - Venino Francesco fu Giuseppe

496 - Mornico Paolo e fratelli fu Alfonso

497 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo

498 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo

499 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo

500 - Ongania Bartolomeo fu Giovanni

501 - Ongania Martino e fratelli fu Francesco

[p. 255 modifica]

502 - Ongania Giacomo Antonio fu Francesco

503 - Sala Giacomo e fratelli fu Bernardo

504 - Sala Giovanni Battista fu Bernardo

REGOLEDO

505 - Ongania Martino e fratelli fu Francesco

506 - Sala Giacomo fu Bernarolo

507 - Ongania Carlo fu Bartolomeo

508 - Ongania Giovanni Antonio fu Lorenzo

509 - Ongania Giacomo fu Francesco (detto il Molinaro)

510 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso

511 - Ongania Bartolomeo fu Giovanni

[p. 256 modifica]

512 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo

513 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso

514 - Ongania Giorgio fu Francesco (detto il Mulinaro)

515 - Pensa Antonio fu Carlo

516 - Ongania Giacomo Antonio fu Francesco

517 - Vedi allegato

518 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo

519 - Conca Giovanni fu Carlo

520 - Pensa Antonio fu Carlo

521 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso

522 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio

523 - Conca Giovanni fu Carlo

524 - Festorazo Carlo Antonio fu Pietro

525 - Ongania Bortolomeo fu Francesco

526 - Ongania Carlo fu Bartolomeo

527 - Penna Cesare fu Carlo

528 - Festorazzo Carlo Antonio fu Pietro


TONDELLO

529 - Vedi allegato

530 - Vedi allegato

531 - Vedi allegato


BOLOGNA

532 - Benzone Carlo fu Giuseppe

533 - Benzone Pietro fu Francesco

534 - Pomini Giuseppe fu Martino

535 - Beneficio di S. Bernardo di Bologna

536 - Faggio Carlo fu Costante

587 - Faggio Pietro Maria fu Domenico

538 - Faggio Giovanni fu Gerolamo

539 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo

540 - Pizzotti Giov. Battista fu Domenico

541 - Faggio Giovanni fu Gerolamo

542 - Faggio Lorenzo fu Carlo

543 - Invitti Giovanni Maria e fratelli fu Pietro

544 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe

545 - Cella Giovanni Maria e fratelli fu Pietro

546 - Pomi Paolo fu Giulio

547 - Conca Antonio Maria e fratelli fu Pietro

558 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo

[p. 257 modifica]

549 - Conca Antonio Maria fu Pietro

550 - Benzone Giacomo fu Giuseppe

551 - Faggio Pietro Maria fu Domenico

552 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe

TONDELLO

553 - Invitti Giovanni Maria e fratelli fu Pietro

554 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe

555 - Beneficio di S. Bernardo di Bologna

556 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo

557 - Pomi Paolo fu Giulio

558 - Faggi Giovanni fu Gerolamo

559 - Invitto Giovanni Maria fu Pietro

560 - Pomi Martino fu Giuseppe

[p. 258 modifica]BOLOGNA

561 - Pomi Giov. Giacomo fu Giov. Giacomo

562 - Benzone Giacomo fu Giuseppe

563 - Benzone Giovanni fu Francesco

564 - Pomi Bartolomeo fu Paolo

565 - Faggio Lorenzo fu Carlo

566 - Pomi Bartolomeo fu Domenico

567 - Vedi allegato


GISAZIO

568 - Conca Antonio Maria fu Pietro

569 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino

570 - Conca Antonio Maria fu Pietro

571 - Castelli Pietro Antonio fu Carlo

572 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino

573 - Della Mano Bernardo fu Antonio

574 - Della Mano Carlo fu Carlo

575 - Maresio Andrea fu Bartolomeo

[p. 259 modifica]

576 - Maresio Audrea (detto il Laninino)

577 - Della Mano Carlo fu Carlo

578 - Maresio Andrea fu Bartolomeo (detto il Laninino)

579 - Castelli Carlo fu Pietro Antonio

580 - Della Mano Andrea fu Bernardo Livellario della B. V. del Rosario

581 - Della Mano Andrea fu Bernardo

GISAZIO

582 - Vedi allegato

583 - Vedi allegato

584 - Nasazza Stefano fu Paolo Antonio

585 - Nasazza Elisabetta vedova del fu Andrea

586 - Della Mano Carlo Francesco

587 - Vedi allegato

588 - Della Mano Carlo Francesco e fratelli fu Giov. Antonio

589 - Maresio Bartolomeo e fratelli fu Carlo

590 - Benzone Sebastiano fu Pietro

591 - Conca Antonio Maria e fratelli fu Pietro

592 - Della Mano Antonio fu Antonio

593 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino

594 - Della Mano Carlo Fancesco e fratelli fu Giov. Antonio

[p. 260 modifica]

ALLEGATO

432. 1 - Ongania Pietro fu Francesco

» 2 - Ongania Giovanni Angelo fu Antonio

» 3 - Ongania Giuseppe fu Antonio

» 4 - Ongania Ercole fu Martino

433. 1 - Conca Maria Scotta vedova del fu Bartolomeo

» 2 - Fumeo Giov. Battista di Giov. Antonio

437. 1 - Beneficio di Santa Lucia di Perledo

» 2 - Mattarello Eugenio fu Antonio Maria

441. 1 - Invitto Giov. Ambrogio fu Ambrogio

» 2 - Fumeo Giov. Battista e figlio di Pietro Antonio

» 3 - Invitto Domenico fu Ambrogio

» 4 - Festorazzo Marino fu Carlo

» 5 - Festorazzo Carlo fu Gioacchino

443. 1 - Pirelli Giovanni e f.lli fu Giov. Battista

» 2 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo

446. 1 - Mattarello Alfonso fu Antonio Maria

» 2 - Mattarello Eugenio fu Antonio Maria

517. 1 - Pensa Cesare fu Carlo

» 2 - Pensa Francesco e f.lli fu Bartolomeo

» 3 - Pensa Cesare fu Carlo

» 4 - Ongania Giovanni Antonio fu Lorenzo

» 5 - Pensa Antonio fu Carlo

529. 1 - Ongania Antonio fu Martino

» 2 - Ongania Martino fu Martino

530. 1 - Beneficio di S. Catterina di Perledo

» 2 - Venino Francesco fu Pietro

531. 1 - Ongania Antonio fu Martino

» 2 - Ongania Martino fu Francesco

» 3 - Venino Antonio fu Carlo

» 4 - Venino Francesco fu Pietro

531. 5 - Fumeo Giovanni Battista di Pietro Antonio

567. 1 - Fumeo Francesco fu Bernardino

» 2 - Pirella Margherita fu Bartolomeo

582. 1 - Della Mano Antonio fu Antonio

» 2 - Della Mano Bernardo fu Antonio

» 3 - Della Mano Andrea fu Bernardo

583. 1 - Della Mano Bernardo fu Antonio

» 2 - Della Mano Antonio fu Antonio

587. 1 - Nasazzo Stefano fu Paolo Antonio

» 2 - Nasazza Elisabetta vedova del fu Andrea

595. 1 - Maglia Leonardo fu Bartolomeo

[p. 261 modifica]

595. 2 - Maglia Francesco fu Pietro

607. 1 - Cappellania della Beata Vergine di Gittana

» 2 - Maglia Giacomo e f.lli fu Carlo Francesco

641. 1 - Conca Giuseppe fu Domenico

» 2 - Bergamina Maria vedova del fu Pietro

» 3 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao

» 4 - Conca Giuseppe fu Domenico

» 5 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo

643. 1 - Fumeo Giovanni Battista fu Matteo

» 2 - Conca Carlo fu Domenico

» 3 - Nasazzo Francesco fu Andrea

649. 1 - Conca Giuseppe fu Domenico

» 2 - Conca Carlo fu Domenico

» 3 - Parrocchiale di Varenna

» 4 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo


GITTANA

595 - Vedi allegato

596 - Maglia Carlo Francesco fu Giacomo

597 - Serrina Marta vedova del fu Pietro

598 - Maglia Giacomo e f.llo fu Carlo-Francesco

599 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo

600 - Conca Francesco fu Pietro

601 - Conca Pietro fu Nicolao

602 - Conca Pietro fu Ambrogio

603 - Conca Pietro fu Simone

604 - Conca Pietro fu Ambrogio

605 - Maglia Giacomo e f.lli fu Carlo Francesco

606 - Maglia Giacomo e f.llo fu Bernardo

607 - Vedi allegato

608 - Conca Pietro fu Nicolao

609 - Maglia Carlo Domenico fu Antonio

610 - Conca Nicolao e f.lli fu Matteo

611 - Conca Antonio fu Pietro

612 - Conca Francesco fu Matteo

613 - Conca Bernardo fu Nicola

614 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio

615 - Conca Francesco fu Matteo

616 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo

617 - Conca Antonio fu Pietro

618 - Maglia Carlo e f.lli fu Giacomo (detto il Briosco)

619 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio

620 - Conca Nicolao e f.lli fu Matteo

[p. 262 modifica]

621 - Maglia Carlo Domenico fu Antonio

622 - Maglia Giacomo e f.llo fu Carlo Francesco

GITTANA

623 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo

624 - Maglia Carlo Domenico fu Anselmo

625 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio

626 - Maglia Giacomo e f.lli fu Bernardo

627 - Maglia Carlo Francesco fu Giacomo

[p. 263 modifica]


SESEGLIA

628 - Fumeo Giuseppe Maria fu Bernardino

629 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio

630 - Mattarelli Lorenzo fu Giuseppe

631 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio

632 - Fumeo Donato fu Bernardino

633 - Lazari Antonio Maria fu Giovanni

[p. 264 modifica]

634 - Fumeo Battista fu Giuseppe

635 - Fumeo Giuseppe e f.lli fu Bernardino

636 - Fumeo Bartolomeo fu Giuseppe

637 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio

638 - Fumeo Francesco fu Bernardino

639 - Fumeo Antonio fu Bernardino

640 - Lazari Antonio Maria fu Giovanni


REGOLEDO

641 - Vedi allegato

642 - Beneficio di S. Lorenzo di Regoledo

643 - Vedi Allegato

644 - Bergamio Michele fu Lorenzo

645 - Bergamio Maria vedova del fu Pietro

646 - Abbazzia di S. Nicolao di Bellano

647 - Cappellani di S. Lorenzo di Regoledo

648 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao

649 - Vedi allegato

650 - Conca Giuseppe fu Domenico

651 - Conca Carlo fu Domenico

652 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo

653 - Conca Carlo fu Domenico

654 - Borlengo Pietro Maria fu Nicolao

655 - Maglia Giovanni Maria fu Carlo

656 - Abbazia di S. Nicolao

657 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao

658 - Borlengo Bernardo fu Giuseppe

659 - Cappellani di S. Lucia di Perledo

660 - Borlengo Bernardo fu Giuseppe

661 - Bergamio Giacomo fu Michele


Ecco un piccolo elenco di esercenti di Varenna con le tasse da essi pagate:

Carganico Giuseppe qm Matteo, mercante di bindelli, tele e bambagina lire 1 soldi 5.

Venino Antonio Maria, ricevitore di grano e olio lire 1 e soldi 5.

Greppi Giovanni qm Carlo, macellaro e salsicciaro, soldi 12 e denari 6.

Auregi Pietro qm Carlo rivencitore di carbone e olio, lire 1 e soldi 5.

Vitalli Giov. Batta, di Francesco macellaro e salsiciaro soldi 12 e denari 6.

Auregi Antonio qm Carlo, oste.

Conca Giovanni qm Francesco marmoraro.

[p. 265 modifica]

Calvasina Baldassare qm Nicolò, mamoraro.

Medici Pietro qm Pietro, tagliatore.

Campioni Nicolò qm Bernardo, tagliatore.

Conca Pietro qm Giovanni, tagliatore.

Vitalli Giorgio di Francesco calzolaro e fruttarolo, lire 1 e soldi 5.

Cavalli Santino qm Natale, fabricatore di secchie e brente2.


Tassa Personale. — Maria Teresa con editto 5 dicembre 1755 aveva mirato a tutelare gli interessi della proprietà fondiaria, ed aveva stabilito che i proventi dell’imposta personale fossero ripartiti per metà tra lo Stato e i comuni e poichè questa seconda metà avrebbe dovuto servire soltanto a pagare i debiti comunali, così nei comuni che non avevano debiti gli abitanti avrebbero dovuto pagare solamente la metà dell’imposta spettante allo Stato o versare alla tassa comunale una quota più lieve di quanto avrebbero dovuto.

Così gli abitanti di Varenna, come quelli di Laveno, Menaggio, Val Solda e Val Taleggio i cui comuni non avevano debiti, non pagavano che la metà dell’imposta personale3.

Il seguente documento che si riferisce ad un ricorso degli abitanti di Varenna, appunto per la tassa personale, dimostra lo stato di floridezza in cui si trovano le finanze comunali alla metà del secolo XVIII. È una lettera del Magistrato Camerale dello Stato di Milano al Cancelliere di Varenna Carlo Mornico: «Dal deputato del personale di codesta Comunità di Varenna ci è stato rassegnato un ricorso in cui si espongono i lamenti di quei poveri personalisti ai quali dai più potenti estimati si vuol far pagare l’intiero importare della tassa personale, quantunque la comunità si trovi in avanzo, senza debiti e provvista di entrate comunali.

«Per provare tale assunto dicono che nell’anno scorso 1760, fatti i conti e saldato il tutto avanzarono in cassa lire 500. Nell’anno corrente poi, oltre le lire 1757, dei proventi comunitativi consueti, essendovi la metà dell’importare della tassa delle case, calcolano che valutate le suddette lire 500 dell’anno scorso, la comunità avrebbe un fondo, anco senza conteggiare la tassa del personale di lire 1347, quale gli estimati pretendono che ridondar debba, in vantaggio et utilità del prediale».

Nell’anno 1780 Varenna con Fiume Latte pagava lire 480 di tassa personale. La tassa personale era pagata da tutti, non solo dai capi famiglia ma anche dai figliuoli. Avendo l’esattore Fumeo di Perledo percepito la tassa anche dal figli espatriati nacque in Perledo una grave agitazione contro di lui che finì in un ricorso davanti al magistrato Camerale. Il magistrato dette torto all’esattore. [p. 266 modifica]

Il comune di Varenna era tanto ricco in quel tempo che nell’anno 1784 faceva una sovvenzione di lire 396.16.8 al comune di Dorio 224.13.9 al comune di Introzzo, e di lire 324:13:9 al comune di Tremenico.


Il 24 agosto 1770 ha luogo il pubblico incanto dei dazi.

«Dazio dell’osteria - deliberato ad Antonio Aureggi fu Carlo per lire 150 all’anno per tre anni con il solito pendizio di lire 2 di cera alla chiesa parrocchiale.

«Dazio sul prestino - deliberato ad Antonio Aureggi fu Carlo per lire 581 all’anno per tre anni con l’obbligo di mantenere un prestino del pane a Fiume Latte a quattrini 7 per ogni micha e non altrimenti, ed i soliti pendizi di lire due cera alla chiesa parrocchiale e la mercede dell’imparto del viaggio per recarsi a prendere gli olii santi a Milano.

«Dazio sulla beccaria - deliberato a Giov. Battista Vitali di Francesco in lire 63 all’anno per tre anni con il solito pendizio di lire due di cera alla chiesa.

«Dazio della brenta ossia peso e misura del vino - deliberato a Giuseppe Vitali del q. Carlo a lire 16 per un anno con il solito pendizio di lire 2 cera alla chiesa».

Controversie territoriali — In quegli anni si riaprono le controversie tra i comuni di Varenna, Perledo, Bellano, Lierna ed Esino per i rispettivi confini territoriali.

La controversia vertente tra il comune di Perledo e quello di Bellano era ancora un’antichissima questione per la quale i due comuni erano ricorsi ad un arbitrato il 30 ottobre 1539.

Questa volta la causa era stata portata davanti al Senato e commessa al senatore Don Francesco Fabrega. Vennero scelti degli arbitri i quali decisero che una delle parti devesse rinunciare ai siti controversi dando l’altra in compenso una somma di denaro e stabilirono che: «Li confini territoriali tra le medesime due comunità di Bellano e Monte sopra Varenna siano e debbano essere tali quali restano delineati nelle rispettive mappe delle medesime comunità fattesi in occasione e per ordine della Cesarea Real Giunta del nuovo censimento ancor pendente e però:

Che dal prato Baroselo, cioè dal sito ove altra volta era scolpita una croce in un sasso, che d’indi dicesi caduto nel lago, ed ora si dice il sasso schieppato, a precipizio, al di cui piede vi è il lago, andando in su fino al Chiesolo detto dell’arbore secco ove sono piantati due termini vicini ed annessi, andando quasi, come era la gronda ossia continuazione dei sassi fino alla strada che da Bellano va a Varena e sino ai detti termini vicini al detto Chiesolo dell’arbore secco siano li confini territoriali delle due comunità, come furono per lo passato, e sopra dei quali non vi era controversia.

Dalli detti termini poi vicini e quasi annessi e detto Chiesolo dell’arbore secco andando per la detta strada verso Bellano si vadi sino in [p. 267 modifica]vicinanza della valle, detta l’acqua del Sciatto, ove sono due piccoli sassi che si suppongono termini uno nella strada suddetta, che va da Bellano a Varena e l’altro sopra detta strada per braza 4 in circa, e d’indi andando in su fino alla selva detta Piazza Comune che altre volte dicesi fosse di Virgilio Pizzotti, ed ora è della Cappella di Santa Lucia di Perledo, successa al suddetto, ove è un altro, termine non molto grande ed indi traversando il vallone detto il Boggino di Biosio fino all’altra strada che da Regoledo va verso la Madonna del Portone al di sopra la villa di Biosio, e che prima d’arrivare a detta chiesa, si unisce con un’altra strada superiore che pure dal Monte sopra Varena va alla suddetta chiesa e d’indi in Val Sassina, ivi adunque traversando detto vallone fino a detta strada o fino al sito, ove in un sasso in mezzo alla strada evvi scolpito un P logoro, ed indi andando per la detta strada fino al confine di Perlasco, restando però la detta strada di ragione della comunità del Monte sopra Varena. Cosicchè tutte le terre, beni e siti esistenti da detti termini e segni indicati come sopra, e da dette rispettive strade verso Bellano siano territorio e territoriali di Bellano verso il monte siano territorio e territoriali di Monte sopra Varena fino alla piazza avanti la detta chiesa del Portone confine della pendente controversia.

In ricompensa di quanto sopra dovrà la comunità di Monte sopra Varenna pagare alla comunità di Bellano per una sol volta nell’atto che si verrà all’instromento d’accettazione del presente aggiustamento la somma di lire mille imperiali, facendo detta comunità di Bellano rinunzia in via di transazione a quella di Monte sopra Varena di tutti li siti controversi ed ogni ragione che pretende in essi».

Il 17 febbraio 1732 vennero convocati i capi famiglia della comunità di Bellano i quali in grandissima maggioranza approvarono il lodo dei due arbitri.

Il 9 Marzo dello stesso anno vi fu la convocazione dei capi famiglia di Perledo che sotto la direzione del loro sindaco Carlo Conca discussero ed approvarono pure in grande maggioranza l’atto di arbitrato.


I firmatari di Perledo furono i seguenti:


Carlo Conca sindaco generale delle comunità di Perledo e deputato di Regoledo.

D. Antonio Maria Matarello Deputato di Perledo e procuratore di Agostino Matarello figlio del qm Carlo, assente.

Carlo Antonio Venino deputato di Vezio.

Francesco Ongania deputato di Regolo.

D. Carlo Francesco Maglia deputato di Gitana procuratore di Don Ercole Ongania f. q. Giovanni Angelo e di Giacomo.

Conca figlio del q. Giovanni Battista.

Giovanni Antonio Della Mano deputato di Gisazio. [p. 268 modifica]

Giovanni Battista Pizzotti figlio qm Domenico.

Ambrogio Maglia figlio qm Antonio.

Pietro Conca figlio q. Ambrogio.

Giovanni Battista Sala figlio qm Antonio.

Giuseppe Benzoni figlio q. Giacomo.

Carlo Caribone figlio q. Baldassare.

Antonio Inviti figlio q. Paolo.

Giuseppe Fumeo figlio q. Bartolomeo.

Bernardo Conca figlio q.- Pietro.

Lorenzo Bergamo f. q. Michele.

Bernardo Borlengo f. q. Giuseppe.

Pietro Benzoni f. q. Francesco.

Ambrogio Inviti f. q. Paolo.

Nicola Conca f. q. Matteo.

Carlo Antonio Festorazzi f. q. Pietro.

Antonio Ongania f. q. Pietro.

Pietro Antonio Castello f. q. Carlo.

Pietro Antonio Fumeo f. q. Giov. Batta.

Pietro Tarelli f. q. Bernardo.

Giovanni Castello f. q. Carlo.

Francesco Nazari f. q. Andrea.

Marco Antonio Zuccarelli f. q. Antonio.

Bernardo Della Mano f. q. Andrea.

Francesco Borlengo f. q. Leonardo.

Pietro Conca f. q. Antonio.

Carlo Giuseppe Conca f. q. Giuseppe.

Domenico Mazzoleni f. q. Santino.

Giovanni Antonio Tarelli f. q. Gerolamo.

Antonio Greppi f. q. Francesco.

Giovanni Benzoni f. q. Francesco.

Bernardo Faggi f. q. Domenico.

Luca Antonio Sala f. q. Bartolomeo.

Pietro Conca f. q. Pietro.

Francesco Ongania f. di Giacomo.

Bernardo Fumeo f. q. Antonio.

Pietro Antonio Fumeo f. q. Bartolomeo.

Bartolomeo Borlenghi f. q. Nicola.

Bartolomeo Maglia f. q. Bartolomeo.

Bartolomeo Fumeo f. q. Giuseppe.

Carlo Domenico Maglia f. q. Antonio.

Pietro Ongania f. di Francesco.

Sebastiano Benzoni f. di Pietro.

Bernardo della Mano figlio di Antonio.

Bernardo Fumeo f. q. Bartolomeo. [p. 269 modifica]

Ercole Ongania f. q. Martino.

Gioachino Festorazzi f. q. Carlo.

Nicola Borlengo figlio di Bartolomno.

Francesco Tarelli figlio di Gerolamo.

Francesco Greppi f. q. Pietro.


Gli atti di questo componimento vennero redatti in Milano il 30 aprile 1732 dal notaio Andrea Boldoni e il 5 maggio dello stesso anno dal notaio Giovanni Angelo Festorazzi.


Altra controversia per i confini territoriali si ebbe tra i comuni di Varenna e di Lierna a motivo di un bosco nel quale gli uomini di Varenna pretendevano di far legna. - Le due parti si riunirono per accordarsi e difatti con le scritture 5 e 30 agosto 1734 stabilirono di dividere egulmente il bosco conteso.

Vennero tenute altre riunioni e con la mediazione di don Anselmo Serponti si addivenne alla spartizione del bosco di proprietà comunale e poichè in tale divisione la comunità di Lierna veniva a ricevere una porzione maggiore di bosco di quella che potesse pretendere in via di equa transazione, la stessa comunità cedette a quella di Varenna, come compenso, il diritto di promiscuità di pesca in una parte del suo lago più si obbligò di pagarle per una sola volta la somma di lire 200. Di questa convenzione venne redatto pubblico atto in data 12 ottobre 1754. Si fece passare il confine sulla sommità del monte chiamato Sasso dell’Ocellera, poi per Brentolone, Ceredo e Cavalla di Molinari, di qui scendeva al lago seguendo la strada detta pure dei Molinari.

Nel 1749 al 7 di gennario si conclude un patto di conciliazione tra le comunità di Esino e di Varenna per alcune divergenze territoriali. «A nome della comunità di Esino inferiore, il curato d. Gio. Domenico Baniffaldi insieme con Gio. Venino, rappreseutante dei sindaci della comunità di Varenna, convengono quanto segue, allo scopo di eliminare le controversie che per ragioni di confini esistono fra le due comunità:

1° Quelli di Esino cedono a quelli di Varenna il luogo situato tra il pizzo di Foppo, venendo verso Lierna, sino alla valle detta Valsquitta e, andando in su, verso la sommità del monte, sino al sasso piantato, indi venendo in giù verso la valle di Olivedo, però sempre sulla sommità dei monti e quella parte che guarda verso il lago. Ritornando in giù, sino al Pizzo di Foppo predetto.

2° Che non ostante la predetta cessione resti libero il passo a quelli di Esino per entrare nel luogo di Broncino, con facoltà di passare liberamente dal Pratolino alla Sostra e dalla Sostra in Broncino.

3° Quelli di Esino possono far pascolare le loro bestie soltanto fino alle gronde di Valsquitta e nei luoghi di Brancino e Credolcio grande e piccolo. [p. 270 modifica]

4° Quelli di Varenna cedono a quelli di Esino il sito che dal sasso (termine) su cui è scolpito un millesimo in vicinanza del sentiero che va alla forcella va fino al Montaruzzo, distante circa trenta trabucchi dalla forcella. Nel mezzo di detto Montaruzzo si misureranno sette trabucchi discendendo verso il Lago e al termine della misura, si pianterà un paletto, dal quale la linea di confine retrocederà al termine sudetto. In detto sito quelli di Esino potranno soltanto far pascolare le loro bestie; quelli di Varenna invece potranno liberamente tagliarvi legna.

Nel termine di mesi due, dovranno essere messi i termini in quei posti che saranno creduti più opportuni. L’agrimensore sarà pagato dalle due comunità unitamente ed ugualmente

5° Il Sig. Gio. Venino si occuperà di ottenere dal Senato la dispensa neccessaria perchè le due comunità possano stipulare regolare contratto di quanto sopra è convenuto.

6° La parte che si renderà inadempiente farà a sue spese celebrare cinquecento messe da venti soldi ciascuna in suffragio delle anime del Purgatorio della Comunità adempiente4.

Note

  1. Archivio Civico Milano. Esenzioni. Cartella 43.
  2. A. S. M. Censo. Comuni. Varenna. B. 2173.
  3. Carlo Invernizzi. Riforme amministrative economiche nello Stato di Milano ai tempi di Maria Teresa.
  4. Senato. Deroghe giudiziarie per comunità e corpi. B. 88, fasc. Varenna.