Varenna e Monte di Varenna/Secolo XVIII/Nuovo catasto - Censimento - Tasse
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NUOVO CATASTO — CENSIMENTO — TASSE
Nell’anno 1722 hanno inizio in Varenna le operazioni per il nuovo castato. Il rilievo della mappa in Varenna fu opera del geometra Bartolomeo Molciani che principiò i suoi lavori il 7 maggio e li terminò il 7 giugno, assistito dal sindaco Bernardo Campione, da Paolo Gazone, Giovanni Rappa, Giovanni Venino detto Teresa, Bartolomeo Quartirone e Francesco Pirello.
L’inizio di questo catasto segna una data importante per il territorio di Perledo, in quanto che data da allora la sua separazione dalla Valsassina. Furono gli abitanti stessi di Perledo a provocare il provvedimento che arrecava loro notevoli vantaggi.
Infatti in una relazione degli agenti catastali di Perledo si legge:
«Asseriscono essere parte della Riviera di Lecco. Domandano la manutenzione nel possesso d’immunità da carichi per tutti i suoi boschi e pascoli nei loro territori. Allegano l’incapacità ad essere tal sorta di fondi censita, come anche non fu censita nell’estimo passato e conseguentemente preservata immune da carichi. Producono lettere del 7 settembre 1558 del prefetti dell’estimo passato dirette al regio commissario Ottobono Giustiniano del tenore ivi. Essendo parso all’eccelso Consiglio d’aver qualche rispetto alla terra di Lecco e sua riviera nel pagamento di questo perticato, che alle tavole si antiche come moderne, ove sono descritte le terre della provincia del Ducato che servono per la formazione dei riparti dei carichi ordinari e straordinari si la comunità di Valsassina, Pieve della Riviera di Lecco la quale viene hannualmente cacaricata ne’ detti reparti nella suddetta riviera di Lecco»1.
L’ufficio del Ducato in data 26 settembre 1720 comunicava che con lettera magistrale delli 13 agosto 1720 le terre della Pieve di Perledo venivano separate da quella della Valsassina. Il sindaco di Perledo Pietro Antonio Fumeo nel seguente interrogatorio che subì in Barsio il 13 ottobre 1722 dagli ufficiali del censimento ci dà interressanti notizie sulla dipendenza giurisdizionale di Perledo c sui vari prodotti locali e loro prezzi.
R. — Abbiamo la nostra parrocchia che è prevostura la qual serve per tutte la suddette terre e il nostro feudatario è il conte Monti.
D. — Come possa essere il conte Monti suo feudatario se è pieve da sè il suo comune.
R. — Deve sapere V. S. che la Pieve di Perledo è pieve veramente da sè, ma è membro della Valsassina e per conseguenza il detto conte è feudatario anche della nostra pieve.
D. — Se dal corpo della Valsassina vengono ligati alla Pieve di Perledo o pure gli vengano a diritura dal Ducato.
R. — Dirò, dopo la venuta in questo Stato delle anni sempre gloriose del nostro Augustissimo si è separata dalla Valsassina la nostra Pieve e gli ordini pel pagamento del carichi, diarie e camerali gli vengono adiritura dal Ducato e non concorre con la Valsassina in altro carico che nei carichi locali.
D. — Quante oncie di semenza di bigatti si distribuiscono all’anno nel suo comune e quante libre di seta dij all’anno un’oncia di detta semenza.
R. — A misura della nostra foglia si distribuiscono oncie 25 in circa di semenza di bigatti in tutto il comune ed un anno per l’altro danno due libre di seta per cadauna.
D. — Che prezzi abbia avuto la seta fatta nel suo comune nelli anni suddetti 1718, 1719 e 1720.
R. — Un anno con l’altro la nostra seta è valutata circa lire 8 la libra.
D. — Di quai pesi e misure si servono nel suo comune.
R. — Abbiamo pesi di Lecco, cioè libre di trenta once, misure di Como cioè 7 oncie e mezzo dei nostri fanno uno Mag. di Milano e laFonte/commento: 526 bta è di cento libbre di 30 oncie per cadauno.
D. — Quante anime faccia il suo comune e se il personale vi sia bastante per il lavorerio dei terreni di esso.
R. — Il nostro comune fa anime 531 ed il personale è anche troppo abbondante per il suo lavorerio.
D. — In quante stara di sale sia censita la Pieve di Perledo.
R. — È censita la nostra pieve in stare 34 e libre 10 in circa di sale e li carichi si distribuiscono due terzi sul reale ed un terzo sul personale e nel personale si comprendono solo i maschi dalli anni 14 sino alli 70.
D. — Quanto venghi a pagare all’anno un personale e quanto un fuoco nel suo comune.
R. — Un personale pagherà da lire tre e mezza all’anno ed un fuoco da lire sei in circa all’anno.
D. — A descrivere la qualità dei terreni esistente nel territorio di Perledo e a dire come comunemente si affittano.
R. — Constano li terreni del nostro comune la maggior parte in boschi da taglio per legna dolce, molti avitati, cioè roncaglia dove nelle ripe che vi sono si semina qualche poco d’orzo e qualche minuzia di segale, vi sono poi pochi campi da badile e pochi praticelli d’una sol tagliata, e selve da castagne, e sono tutti asciutti, nè si affittano ma comunemente o si danno a metà o vero si lavorano da chi li possiede.
D. — A qual sorta di grani vi si seminino i suddetti campetti e se vi si seminano ogni anno.
R. — Si seminano ogni anno quei pochi campetti a poco tormento, poco segale e formentone nero e panizo, ma sono così inferiori e di poca cavata questi campetti che tra tutto appena si fa tanto per vivere tre mesi tutto il nostro comune, tre mesi dell’anno con questo anche che la maggior parte del personale va per il mondo a guadagnarsi il vitto.
D. — Quando si semini in tutto distintamente de’ suddetti grani e quanto pure in tutto se ne raccolga distintamente nel suo comune.
R. — Facci conto V. S. che si semineranno da 20 stare in circa in tutto il comune tra segale e frumento e se ne raccoglieranno da quaranta stara in tutto un anno con l’altro, e degl’altri minuti si semineranno circa 10 stara e se ne raccoglieranno da 30 sino a 35 in tutto.
D. — Quante brente di vino, quanti sacelli di castagne bianche e quanti centenara di fieno in tutto si fanno annualmente nelFonte/commento: 526 suo comune.
R. — Circa il vino si faranno in tutto un anno con l’altra da 250 brente di vino in tutto il comune. Per le castagne sono più anni che vanno male nè io so dirle quante se ne faccia atl’anno, e circa il fieno se ne fa poco e non basta per il mantenimento del nostro bestiame.
D. — Che prezzi siansi fatti un anno con l’altro nelli anni 1718 1719 e 1720 del vino.
R. — Il vino è valutato circa quattro lire la brenta.
La stima dei territori fatti dagli stimatori eletti dalla Cesarea Real Giunta del nuovo Censimento ed estimo generale dette i seguenti risultati:
Perledo | Pertiche | 14686,8 | pel valore | di scudi | 22425 |
Varenna | » | 7330,196 | » | » | 12187 |
La comunità di Varenna nel 1727 faceva anime 438, esigeva ogni anno per dazi della brenta e dell’uva Lire 16,5, per affitto della ragione della pesca sul lago Lire 45,10, e per dazi del prestino, vecchio bolino e macello Lire 188,5.
Pagava ogni anno di censo sopra li dazi suddetti al Conte della Riviera lire 213.
Elenco intestato al catasto di VarennaFonte/commento: 526
403 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
404
405 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
406 - Brenta Francesco Antonio fu Giorgio
407 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
408 - Greppi Donato fu Carlo-Franccsco
409 - Brenta Francesco Antonio fu Giorgio
410 - Brenta Giovanni Battista fu Francesco
411 - Scanegatta Giovanni fu Carlo-Giuseppe
402 - Serponti Marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo
376 - Greppo Donato fu Carlo-Francesco
377 - Stampa Giovanni Battista
378 - Serponti marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo
379 - Vitali Giovanni fu Carlo
401
418 - Stampa Giovanni Battista
419 - Scanegatta Giovanni fu Carlo-Giuseppe
420 - Carganico Giuseppe fu Matteo
421 - Fabbrica dell’Oratorio delta B. V. del Monastero in Varenna
422 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
423 - Brenta Rinaldo di Andrea
424 - Caribone Paolo fu Francesco
425 - Carganico Gaetano fu Matteo
399
400
426 - Calvasina Domenico fu Baldassare
427 - Calvasina Nicola fu Baldassare
428 - Greppi Donato fu Carlo-Francesco
429 - Pensa Matteo fu Giovanni
430 - Aureggi Francesco, Giuseppe, Pietro, Giorgio, Antonio fu Carlo
380 - Stampa Giovanni-Battista fu Dezio
381 - Pirelli Antonio e Giovanni fu Domenico
382 - Pirelli Santino fu Natale
383 - Pirelli Giuseppe fu Natale
384 - Stampa Giov-Battista fu Dezio
385 - Venino Francesco fu Giovanni-Pietro
386 - Arigone Conte Pietro Paolo fu Giacomo
387 - Scanegatta Gaetano
388 - Parrocchiale di S. Giorgio di Varenna
389 - Capella di S. Marta in Varenna
390 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso
398
431 - Venino Giovanni fu Giacomo
432 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso
433 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
434 - Venino Giovanni fu Giacomo
435 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato
436 - Cavalli Francesco fu Giov. Battista
437 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato
438 - Venino Giorgio fu Andrea
439 - Conca Giacomo fu Pietro
440 - Conca Francesco fu Pietro
441 - Pensa Bartolomeo fu Antonio
442 - Vaisecco Pietro fu Carlo
443 - Campioni Giuseppe, Gerolamo e Giovanni fu Antonio
444 - Conca Francesco fu Pietro
445 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo
446 - Franchino Giacomo fu Giovanni
447 - Cavallo Carlo fu Martino
448 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo
449 - Parrochiale di S. Giorgio di Varenna,
450 - Arrigone Conte Pietro, Paolo fu Giacomo
391 - Capella di Santa Maria Maddalena
392 - Tarello Pietro fu Bernardo
393 - Scanagatta Giorgio fu Giov. Battista
394 - Venino Domenico fu Matteo
395 - Campioni Giuseppe, Gerolamo Giovanni fu Antonio
451 - Capella della B. V. del Monastero di Varenna
452 - Campione Giuseppe Colombo Legittimato
453 -
454 -
455 - Carganico Carlo fu Matteo
456 - Tenca Antonio fu Giov. Battista
457 - Carganico Gaetano fu Matteo
458 - Pensa Antonio fu Antonio, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
459 - Campione Francesco fu Bernardo
460 - Campione Nicola fu Bernardo
461 - Carganico Gaetano fu Matteo
462 - Aureggi Francesco Giuseppe Pietro Giorgio ed Antonio fu Carlo
463 - Capella di S. Giov. Battista in Varenna
464 - Campione Giorgio fu Giuseppe
465 - Calvasina Bernardo fu Baldassare
466 - Scanegatta
467 -
468 - Brenta Giovanni, Andrea fu Giov. Battista
FIUME LATTE469 - Scanagatta Giovanni fu Carlo Giuseppe
470 - Brenta Maddalena e Margarita fu Pietro
471 - Capella S. Giovanni-Battista in Varenna
472 - Pensa Bernardo fu Giovanni
473 - Conca Daniella Angela di Giovanni
474 - Scanagatta Carlo fu Giov. Battista
475 - Scanagatta Carlo fu Giov. Battista
476 - Venino Giovanni fu Giacomo
477 - Carganico Giuseppe fu Matteo
478 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco, Antonio fu Tomaso
479 - Conca Giovanni fu Franco
480 - Capella di S. Maria Elisabetta nella Parrocchiale di Varenna
481 - Cavalli Giovanni fu Carlo
482 - Capella di S. Nicola nella Parrocchiale di Varenna
483 - Conca Giuseppe fu Francesco
484 - Conca Giorgio fu Francesco
485 - Capella di S. Maria Elisabetta nella Parrocchiale di Varenna
486 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco-Antonio fu Tomaso
487 -
488 - Venino Giovanni fu Giacomo
489 - Venino Giovanni fu Giacomo
490 - Cavallo Carlo fu Martino
491 - Tenca Antonio fu Giov. Battista
492 - Tenca Antonio fu Giov. Battista
493 -
O - Oratorio sotto il titolo di S. Maria
H - Chiesa Parrocchiale sotto il titolo di S. Giorgio con cimitero annesso
M - Portico pubblico ove si tiene Banca e convocati della comunità
P - Oratorio sotto il titolo di S. Maria Maddalena
S - Piazza Grande
R - Oratorio sotto il titolo di S. Giov. Battista
T - Oratorio sotto il titolo di S. Giuseppe
17 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo
551 - Pini Stampa Paola fu Brunone
26 -
27 -
28 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
29 - Greppo Donato fu Carlo-Francesco
30 - Serponti Marchese Don Giovanni, Giorgio e Conte Anselmo fu Paolo
35 - Arrigone Conte Pietro Paolo fu Giacomo
34 - Arrigone Conte Don Pietro Paolo fu Giacomo
36 - Parrocchiale di Varenna Prebenda del Parroco
44 - Beneficio di S. Andrea eretto nella Parrocchiale di Varenna
43 -
45 - Morcini Rev. Don Giovanni Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso
46 -
47 -
48 - Capellania della B. V. nell’Oratorio nel Monastero in Varenna.
49 -
50 -
37 - Sfondrati della Riviera Conte Don Ercole
38 - Parrocchiale di Varenna Prebenda del parroco
39 - Sfondrati della Riviera Conte Don Ercole
40 - Tarello Pietro fu Bernardo
41 - Tarello Bortolomeo fu Luigi
X - Oratorio sotto il tilolo della B. V. di Loreto
494 - Carganico Carlo e Gaetano fu Matteo
495 -
496 - Venino Giovanni fu Giacomo
497 - Venino Antonio fu Francesco
498 - Venino Francesco fu Giov. Battista
499 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro
500 - Suddetti
501 - Venino Pietro fu Giuseppe
502 - Venino Francesco fu Pietro
503 - Venino Margarita fu Bernardo
504 - Tarelli Pietro e Bernardo fu Giov. Antonio
505 - Venino Pietro fu Giuseppe
506 -
507 - Cavallo Tomaso fu Carlo
508 - Venino Francesco fu Pietro
509 - Tarelli Pietro, Bernardo fu Giov. Antonio
510 - Greppi Carlo fu Giuseppe
511 - Venino Antonio fu Giuseppe
512 - Greppi Carlo fu Giuseppe
513 - Venino Francesco fu Pietro Antonio
514 - Venino Antonio fu Giuseppe
515 - Venino Pietro fu Giuseppe
516 - Venino Francesco fu Pietro Antonio
517 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
518 - Venino Francesco fu Pietro Antonio
519 - Venino Giovanni fu Giacomo
520 - Venino Giovanni fu Giacomo
544 - Venino Pietro fu Giuseppe
545 - Carganico Gaetano fu Matteo
546 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro
543 - Venini Antonio fu Giuseppe
542 - Venino Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
541 - Venino Francesco fu Pietro
540 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
539 - Venino Francesco fu Pietro Antonio
538 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
537 - Venino Paolo fu Pietro
536 - Venino Baldassare fu Giorgio
535 - Venino Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
533 - Sfondrati della Riviera Conte don Ercole
532 -
534 - Venino Pietro Antonio fu Carlo
531 - Tenca Antonio fu Giov. Battista
530 -
521 - Venino Francesco fu Pietro
522 - Venino Antonio fu Giuseppe
523 - Venino Pietro fu Giuseppe
524 - Greppi Carlo fu Giuseppe
525 - Venino Paolo fu Pietro
526 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio e Baldassare fu Giorgio
527 - Suddetti
528 - Venino Pietro fu Carlo
529 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
71 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro
72 -
73 -
75 -
76 - Greppi Carlo fu Giuseppe
77 - Venino Francesco fu Pietro Antonio
78 - Venino Pietro fu Giuseppe
79 - Venino Pietro fu Giuseppe
80 -
81 - Venino Giovanni fu Giacomo
82 - Tenca Antonio fu Giov. Battista
119 - Venino Baldassare fu Giorgio
124 - Sfrondrati della Riviera Conte Don Ercole
123 - Cavallo Tomaso fu Carlo
125 - Venino Francesco fu Giov. Battista
126 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro
129 - Pensa Antonio fu Andrea Cario e Francesco Antonio fu Tomaso
130 -
131 - Venino Giovanni fu Giacomo
132 - Conca Giovanni fu Francesco
4041 - Sartorello Giorgio di Paolo
»2 - Brenta Giov. Battista fu Francesco
»3 - Carganico Giuseppe fu Matteo
»4 - Aureggio Giuseppe fu Guglielmo
»5 - Capella della B. V. del Monastero di Varenna
4011 - Capella di S. Andrea nella Parrocchiale di Varenna
»2 - Capella dell’Immacolata Concez. nella Parrocchiale di Varenna
3991 - Greppo Giovanni fu Carlo
»2 - Greppo Giorgio fu Pietro
4001 - Pirelli Antonio e Giovanni fu Domenico
»2 - Brenta Andrea fu Giov. Battista
»3 - Salla Giovanni Battista fu Bernardo
3981 - Venino Francesco fu Giovanni Pietro
»2 - Arrigone Giovanni Battista e Bartolomeo fu Giuseppe
4531 - Brenta Pietro fu Pietro
»2 - Brenta Carlo, Giovanni, Andrea fu Giov. Battista
4541 - Campione Giuseppe Colombo Legitimato
»2 - Carganico Gaetano fu Matteo
»3 - Carganico Carlo fu Matteo
4661 - Scanegatta Gaetano fu G. Battista
»2 - Scanegatta Carlo fu Giov. Battista
»3 - Scanegatta Giorgio fu Giov. Battista
4671 - Brenta Andrea fu G. Battista
»2 - Brenta Francesco fu Pietro
4871 - Serponti Marchese Giovanni Giorgio e conte Anselmo fu Paolo
»2 - Suddetti
4931 - Sartorello Giorgio di Paolo
»2 - Cavallo Bortolomeo fu Natale
261 - Pini Stampa Paola fu Brunone
»2 - Pini Stampa Paola fu Brunone
271 - Stampa Giov. Battista fu Dezio
»2 - Pini Stampa Paola fu Brunone
431 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
»2 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
»3 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
461 - Mornici Rev. Don. Giov. Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso
»2 - Mornici Suddetti
»3 - Mornici Don Paolo fu Alfonso
471 - Suddetto
»2 - Suddetto
491 - Mornici Rev. Giovanni Battista, Rev. Zelio e Don Carlo fu Alfonso
»2 - Mornici suddetti
501 - Mornici Rev. G. Battista e suddetti
»2 - Mornici Don Paolo fu Alfonso
4951 - Venino Giovanni Battista fu Pietro
»2 - Venino Pietro fu Pietro
5061 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
»2 - Suddetto
5321 - Venino Francesco fu Giov. Battista
»2 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro
5301 - Venini Rev. Ercole e Mauro fu Antonio
»2 - Venino Boldassare fu Giorgio
721 - Capella di S. Nicola eretta nella Chiesa Parrocchiale di Varenna
»2 - Carganico Giuseppe fu Matteo
»3 - Carganico Giuseppe fu Matteo
731 - Venino Giov. Battista fu Pietro
»2 - Venino Pietro fu Pietro
»3 - Venino Giovanni fu Giacomo
751 - Venino Francesco fu Giov. Battista
»2 - Venino Antonio Giovanni fu Pietro
»3 - Venino Andrea e Giovanni fu Pietro
»4 - Venini Andrea e Giovanni fu Pietro
801 - Venini Giovanni fu Giacomo
»2 - Venini Giovanni fu Giacomo
1301 - Pensa Antonio fu Andrea, Carlo e Francesco Antonio fu Tomaso
»2 - Suddetti
Intestazioni al 7 ottobre 1757.
COMUNE DI PERLEDO
Intestazione all’impianto del Censo di Maria Teresa (1732).
PERLEDO
431 - Ougania Francesco e fratelli fu Ercole
432 - Vedi allegato
433 - Vedi allegato
434 - Pirelli Giovanni e fratelli fu Giovanni Antonio
435 - Fumeo Giov. Battista fu Giov. Battista
436 - Fumeo Giuseppe fu Bartolomeo
437 - Vedi allegato
438 - Cariboni Carlo fu Baldassare
439 - Invitto Ambrogio fu Antonio
440 - Beata Vergine del Portone
441 - Vedi allegato
442 - Cappellania della Beata Vergine del Rosario in Perledo
PERLEDO443 - Vedi allegato
444 - Invitto Ambrogio fu Antonio
445 - Mazzolenghi Domenico e fratelli fu Domenico
446 - Vedi allegato
447 - Ongania Francesco e fratelli fu Ercole
447 - Beneficio di S. Lucia di Perledo
449 - Ongania Francisco e fratelli fu Ercole
450 - Fumeo Giuseppe fu Bernardo
451 - Fumeo Matteo fu Francesco
452 - Fumeo Pietro Antonio fu Giov. Battista
453 - Sala Giovanni Battista fu Antonio
454 - Sala Giovanna vedova del fu Carlo
455 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo
456 - Sala Bartolomeo fu Antonio
457 - Sala Carlo fu Antonio
458 - Fumeo Santino fu Bartolomeo
459 - Venino Antonio fu Carlo
460 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo
461 - Ongania Francesco e fratelli fu Ercole
462 - Fumeo Giuseppe fu Bartolomeo
463 - Cappellania di S. Lucia di Perledo
464 - Vignarola Lucia vedova di Paolo Sala
465 - Fumeo Giovanni Battista di Pietro Antonio
466 - Fumeo Giuseppe fu Battista
467 - Sala Lucca Antonio fu Bartolomeo
468 - Fumeo Matteo fu Francesco
469 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo
VEZIO
470 - Zuccarolo Carlo e fratelli fu Marc. Antonio
471 - Tarelli Pietro e fratelli fu Giacomo Antonio
472 - Tarelli Pietro fu Bernardo
473 - Tarelli Antonio fu Carlo
474 - Pensa Giuseppe fu Giacomo
475 - Zuccarolo Carlo e fratelli fu Marc. Antonio
476 - Venino Carlo Antonio fu Virgilio
477 - Tarelli Pietro fu Bernardo
478 - Venino Carlo Antonio fu Virgilio
479 - Greppi Donato fu Carlo Francesco
480 - Pensa Giuseppe fu Giacomo
481 - Tarelli Gerolamo e fratelli fu Giovanni Antonio
482 - Greppi Michele fu Francesco
483 - Tarelli Francesco fu Gerolamo
484 - Fumeo Giav. Battista fu Giov. Battista
485 - Tarelli Pietro fu Bernardo
486 - Tarelli Gerolamo e fratelli fu Giovanni Antonio
487 - Pensa Elisabetta vedova del fu Pietro
VEZIO488 - Tarelli Bartolomeo fu Luigi
489 - Tarelli Francesco fu Gerolamo
490 - Pensa Elisabetta vedova del fu Pietro
491 - Tarelli Pietro fu Bernardo
492 - Greppi Donato fu Carlo Francesco
493 - Pensa Giuseppe fu Giacomo
REGOLO
494 - Ongania Giorgio fu Francesco
495 - Venino Francesco fu Giuseppe
496 - Mornico Paolo e fratelli fu Alfonso
497 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo
498 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo
499 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo
500 - Ongania Bartolomeo fu Giovanni
501 - Ongania Martino e fratelli fu Francesco
502 - Ongania Giacomo Antonio fu Francesco
503 - Sala Giacomo e fratelli fu Bernardo
504 - Sala Giovanni Battista fu Bernardo
REGOLEDO505 - Ongania Martino e fratelli fu Francesco
506 - Sala Giacomo fu Bernarolo
507 - Ongania Carlo fu Bartolomeo
508 - Ongania Giovanni Antonio fu Lorenzo
509 - Ongania Giacomo fu Francesco (detto il Molinaro)
510 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso
511 - Ongania Bartolomeo fu Giovanni
512 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo
513 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso
514 - Ongania Giorgio fu Francesco (detto il Mulinaro)
515 - Pensa Antonio fu Carlo
516 - Ongania Giacomo Antonio fu Francesco
517 - Vedi allegato
518 - Festorazzo Carlo Antonio fu Paolo
519 - Conca Giovanni fu Carlo
520 - Pensa Antonio fu Carlo
521 - Mornici Paolo e fratelli fu Alfonso
522 - Stampa Giovanni Battista fu Dezio
523 - Conca Giovanni fu Carlo
524 - Festorazo Carlo Antonio fu Pietro
525 - Ongania Bortolomeo fu Francesco
526 - Ongania Carlo fu Bartolomeo
527 - Penna Cesare fu Carlo
528 - Festorazzo Carlo Antonio fu Pietro
TONDELLO
529 - Vedi allegato
530 - Vedi allegato
531 - Vedi allegato
BOLOGNA
532 - Benzone Carlo fu Giuseppe
533 - Benzone Pietro fu Francesco
534 - Pomini Giuseppe fu Martino
535 - Beneficio di S. Bernardo di Bologna
536 - Faggio Carlo fu Costante
587 - Faggio Pietro Maria fu Domenico
538 - Faggio Giovanni fu Gerolamo
539 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo
540 - Pizzotti Giov. Battista fu Domenico
541 - Faggio Giovanni fu Gerolamo
542 - Faggio Lorenzo fu Carlo
543 - Invitti Giovanni Maria e fratelli fu Pietro
544 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe
545 - Cella Giovanni Maria e fratelli fu Pietro
546 - Pomi Paolo fu Giulio
547 - Conca Antonio Maria e fratelli fu Pietro
558 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo
549 - Conca Antonio Maria fu Pietro
550 - Benzone Giacomo fu Giuseppe
551 - Faggio Pietro Maria fu Domenico
552 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe
TONDELLO553 - Invitti Giovanni Maria e fratelli fu Pietro
554 - Maresio Bartolomeo fu Giuseppe
555 - Beneficio di S. Bernardo di Bologna
556 - Fumeo Pietro Antonio fu Bartolomeo
557 - Pomi Paolo fu Giulio
558 - Faggi Giovanni fu Gerolamo
559 - Invitto Giovanni Maria fu Pietro
560 - Pomi Martino fu Giuseppe
BOLOGNA561 - Pomi Giov. Giacomo fu Giov. Giacomo
562 - Benzone Giacomo fu Giuseppe
563 - Benzone Giovanni fu Francesco
564 - Pomi Bartolomeo fu Paolo
565 - Faggio Lorenzo fu Carlo
566 - Pomi Bartolomeo fu Domenico
567 - Vedi allegato
GISAZIO
568 - Conca Antonio Maria fu Pietro
569 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino
570 - Conca Antonio Maria fu Pietro
571 - Castelli Pietro Antonio fu Carlo
572 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino
573 - Della Mano Bernardo fu Antonio
574 - Della Mano Carlo fu Carlo
575 - Maresio Andrea fu Bartolomeo
576 - Maresio Audrea (detto il Laninino)
577 - Della Mano Carlo fu Carlo
578 - Maresio Andrea fu Bartolomeo (detto il Laninino)
579 - Castelli Carlo fu Pietro Antonio
580 - Della Mano Andrea fu Bernardo Livellario della B. V. del Rosario
581 - Della Mano Andrea fu Bernardo
GISAZIO582 - Vedi allegato
583 - Vedi allegato
584 - Nasazza Stefano fu Paolo Antonio
585 - Nasazza Elisabetta vedova del fu Andrea
586 - Della Mano Carlo Francesco
587 - Vedi allegato
588 - Della Mano Carlo Francesco e fratelli fu Giov. Antonio
589 - Maresio Bartolomeo e fratelli fu Carlo
590 - Benzone Sebastiano fu Pietro
591 - Conca Antonio Maria e fratelli fu Pietro
592 - Della Mano Antonio fu Antonio
593 - Borlengo Giovanni Francesco fu Santino
594 - Della Mano Carlo Fancesco e fratelli fu Giov. Antonio
ALLEGATO
432. 1 - Ongania Pietro fu Francesco
» 2 - Ongania Giovanni Angelo fu Antonio
» 3 - Ongania Giuseppe fu Antonio
» 4 - Ongania Ercole fu Martino
433. 1 - Conca Maria Scotta vedova del fu Bartolomeo
» 2 - Fumeo Giov. Battista di Giov. Antonio
437. 1 - Beneficio di Santa Lucia di Perledo
» 2 - Mattarello Eugenio fu Antonio Maria
441. 1 - Invitto Giov. Ambrogio fu Ambrogio
» 2 - Fumeo Giov. Battista e figlio di Pietro Antonio
» 3 - Invitto Domenico fu Ambrogio
» 4 - Festorazzo Marino fu Carlo
» 5 - Festorazzo Carlo fu Gioacchino
443. 1 - Pirelli Giovanni e f.lli fu Giov. Battista
» 2 - Festorazzo Antonio fu Bartolomeo
446. 1 - Mattarello Alfonso fu Antonio Maria
» 2 - Mattarello Eugenio fu Antonio Maria
517. 1 - Pensa Cesare fu Carlo
» 2 - Pensa Francesco e f.lli fu Bartolomeo
» 3 - Pensa Cesare fu Carlo
» 4 - Ongania Giovanni Antonio fu Lorenzo
» 5 - Pensa Antonio fu Carlo
529. 1 - Ongania Antonio fu Martino
» 2 - Ongania Martino fu Martino
530. 1 - Beneficio di S. Catterina di Perledo
» 2 - Venino Francesco fu Pietro
531. 1 - Ongania Antonio fu Martino
» 2 - Ongania Martino fu Francesco
» 3 - Venino Antonio fu Carlo
» 4 - Venino Francesco fu Pietro
531. 5 - Fumeo Giovanni Battista di Pietro Antonio
567. 1 - Fumeo Francesco fu Bernardino
» 2 - Pirella Margherita fu Bartolomeo
582. 1 - Della Mano Antonio fu Antonio
» 2 - Della Mano Bernardo fu Antonio
» 3 - Della Mano Andrea fu Bernardo
583. 1 - Della Mano Bernardo fu Antonio
» 2 - Della Mano Antonio fu Antonio
587. 1 - Nasazzo Stefano fu Paolo Antonio
» 2 - Nasazza Elisabetta vedova del fu Andrea
595. 1 - Maglia Leonardo fu Bartolomeo
595. 2 - Maglia Francesco fu Pietro
607. 1 - Cappellania della Beata Vergine di Gittana
» 2 - Maglia Giacomo e f.lli fu Carlo Francesco
641. 1 - Conca Giuseppe fu Domenico
» 2 - Bergamina Maria vedova del fu Pietro
» 3 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao
» 4 - Conca Giuseppe fu Domenico
» 5 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo
643. 1 - Fumeo Giovanni Battista fu Matteo
» 2 - Conca Carlo fu Domenico
» 3 - Nasazzo Francesco fu Andrea
649. 1 - Conca Giuseppe fu Domenico
» 2 - Conca Carlo fu Domenico
» 3 - Parrocchiale di Varenna
» 4 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo
GITTANA
595 - Vedi allegato
596 - Maglia Carlo Francesco fu Giacomo
597 - Serrina Marta vedova del fu Pietro
598 - Maglia Giacomo e f.llo fu Carlo-Francesco
599 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo
600 - Conca Francesco fu Pietro
601 - Conca Pietro fu Nicolao
602 - Conca Pietro fu Ambrogio
603 - Conca Pietro fu Simone
604 - Conca Pietro fu Ambrogio
605 - Maglia Giacomo e f.lli fu Carlo Francesco
606 - Maglia Giacomo e f.llo fu Bernardo
607 - Vedi allegato
608 - Conca Pietro fu Nicolao
609 - Maglia Carlo Domenico fu Antonio
610 - Conca Nicolao e f.lli fu Matteo
611 - Conca Antonio fu Pietro
612 - Conca Francesco fu Matteo
613 - Conca Bernardo fu Nicola
614 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio
615 - Conca Francesco fu Matteo
616 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo
617 - Conca Antonio fu Pietro
618 - Maglia Carlo e f.lli fu Giacomo (detto il Briosco)
619 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio
620 - Conca Nicolao e f.lli fu Matteo
621 - Maglia Carlo Domenico fu Antonio
622 - Maglia Giacomo e f.llo fu Carlo Francesco
GITTANA623 - Maglia Carlo Bernardo fu Giacomo
624 - Maglia Carlo Domenico fu Anselmo
625 - Maglia Carlo Antonio fu Ambrogio
626 - Maglia Giacomo e f.lli fu Bernardo
627 - Maglia Carlo Francesco fu Giacomo
SESEGLIA
628 - Fumeo Giuseppe Maria fu Bernardino
629 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio
630 - Mattarelli Lorenzo fu Giuseppe
631 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio
632 - Fumeo Donato fu Bernardino
633 - Lazari Antonio Maria fu Giovanni
634 - Fumeo Battista fu Giuseppe
635 - Fumeo Giuseppe e f.lli fu Bernardino
636 - Fumeo Bartolomeo fu Giuseppe
637 - Fondra Cesare fu Carlo Antonio
638 - Fumeo Francesco fu Bernardino
639 - Fumeo Antonio fu Bernardino
640 - Lazari Antonio Maria fu Giovanni
REGOLEDO
641 - Vedi allegato
642 - Beneficio di S. Lorenzo di Regoledo
643 - Vedi Allegato
644 - Bergamio Michele fu Lorenzo
645 - Bergamio Maria vedova del fu Pietro
646 - Abbazzia di S. Nicolao di Bellano
647 - Cappellani di S. Lorenzo di Regoledo
648 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao
649 - Vedi allegato
650 - Conca Giuseppe fu Domenico
651 - Conca Carlo fu Domenico
652 - Bergamio Bernardo fu Lorenzo
653 - Conca Carlo fu Domenico
654 - Borlengo Pietro Maria fu Nicolao
655 - Maglia Giovanni Maria fu Carlo
656 - Abbazia di S. Nicolao
657 - Borlengo Bartolomeo fu Nicolao
658 - Borlengo Bernardo fu Giuseppe
659 - Cappellani di S. Lucia di Perledo
660 - Borlengo Bernardo fu Giuseppe
661 - Bergamio Giacomo fu Michele
Ecco un piccolo elenco di esercenti di Varenna con le tasse da essi pagate:
Carganico Giuseppe qm Matteo, mercante di bindelli, tele e bambagina lire 1 soldi 5.
Venino Antonio Maria, ricevitore di grano e olio lire 1 e soldi 5.
Greppi Giovanni qm Carlo, macellaro e salsicciaro, soldi 12 e denari 6.
Auregi Pietro qm Carlo rivencitore di carbone e olio, lire 1 e soldi 5.
Vitalli Giov. Batta, di Francesco macellaro e salsiciaro soldi 12 e denari 6.
Auregi Antonio qm Carlo, oste.
Conca Giovanni qm Francesco marmoraro.
Calvasina Baldassare qm Nicolò, mamoraro.
Medici Pietro qm Pietro, tagliatore.
Campioni Nicolò qm Bernardo, tagliatore.
Conca Pietro qm Giovanni, tagliatore.
Vitalli Giorgio di Francesco calzolaro e fruttarolo, lire 1 e soldi 5.
Cavalli Santino qm Natale, fabricatore di secchie e brente2.
Tassa Personale. — Maria Teresa con editto 5 dicembre 1755 aveva mirato a tutelare gli interessi della proprietà fondiaria, ed aveva stabilito che i proventi dell’imposta personale fossero ripartiti per metà tra lo Stato e i comuni e poichè questa seconda metà avrebbe dovuto servire soltanto a pagare i debiti comunali, così nei comuni che non avevano debiti gli abitanti avrebbero dovuto pagare solamente la metà dell’imposta spettante allo Stato o versare alla tassa comunale una quota più lieve di quanto avrebbero dovuto.
Così gli abitanti di Varenna, come quelli di Laveno, Menaggio, Val Solda e Val Taleggio i cui comuni non avevano debiti, non pagavano che la metà dell’imposta personale3.
Il seguente documento che si riferisce ad un ricorso degli abitanti di Varenna, appunto per la tassa personale, dimostra lo stato di floridezza in cui si trovano le finanze comunali alla metà del secolo XVIII. È una lettera del Magistrato Camerale dello Stato di Milano al Cancelliere di Varenna Carlo Mornico: «Dal deputato del personale di codesta Comunità di Varenna ci è stato rassegnato un ricorso in cui si espongono i lamenti di quei poveri personalisti ai quali dai più potenti estimati si vuol far pagare l’intiero importare della tassa personale, quantunque la comunità si trovi in avanzo, senza debiti e provvista di entrate comunali.
«Per provare tale assunto dicono che nell’anno scorso 1760, fatti i conti e saldato il tutto avanzarono in cassa lire 500. Nell’anno corrente poi, oltre le lire 1757, dei proventi comunitativi consueti, essendovi la metà dell’importare della tassa delle case, calcolano che valutate le suddette lire 500 dell’anno scorso, la comunità avrebbe un fondo, anco senza conteggiare la tassa del personale di lire 1347, quale gli estimati pretendono che ridondar debba, in vantaggio et utilità del prediale».
Nell’anno 1780 Varenna con Fiume Latte pagava lire 480 di tassa personale. La tassa personale era pagata da tutti, non solo dai capi famiglia ma anche dai figliuoli. Avendo l’esattore Fumeo di Perledo percepito la tassa anche dal figli espatriati nacque in Perledo una grave agitazione contro di lui che finì in un ricorso davanti al magistrato Camerale. Il magistrato dette torto all’esattore.
Il comune di Varenna era tanto ricco in quel tempo che nell’anno 1784 faceva una sovvenzione di lire 396.16.8 al comune di Dorio 224.13.9 al comune di Introzzo, e di lire 324:13:9 al comune di Tremenico.
Il 24 agosto 1770 ha luogo il pubblico incanto dei dazi.
«Dazio dell’osteria - deliberato ad Antonio Aureggi fu Carlo per lire 150 all’anno per tre anni con il solito pendizio di lire 2 di cera alla chiesa parrocchiale.
«Dazio sul prestino - deliberato ad Antonio Aureggi fu Carlo per lire 581 all’anno per tre anni con l’obbligo di mantenere un prestino del pane a Fiume Latte a quattrini 7 per ogni micha e non altrimenti, ed i soliti pendizi di lire due cera alla chiesa parrocchiale e la mercede dell’imparto del viaggio per recarsi a prendere gli olii santi a Milano.
«Dazio sulla beccaria - deliberato a Giov. Battista Vitali di Francesco in lire 63 all’anno per tre anni con il solito pendizio di lire due di cera alla chiesa.
«Dazio della brenta ossia peso e misura del vino - deliberato a Giuseppe Vitali del q. Carlo a lire 16 per un anno con il solito pendizio di lire 2 cera alla chiesa».
Controversie territoriali — In quegli anni si riaprono le controversie tra i comuni di Varenna, Perledo, Bellano, Lierna ed Esino per i rispettivi confini territoriali.
La controversia vertente tra il comune di Perledo e quello di Bellano era ancora un’antichissima questione per la quale i due comuni erano ricorsi ad un arbitrato il 30 ottobre 1539.
Questa volta la causa era stata portata davanti al Senato e commessa al senatore Don Francesco Fabrega. Vennero scelti degli arbitri i quali decisero che una delle parti devesse rinunciare ai siti controversi dando l’altra in compenso una somma di denaro e stabilirono che: «Li confini territoriali tra le medesime due comunità di Bellano e Monte sopra Varenna siano e debbano essere tali quali restano delineati nelle rispettive mappe delle medesime comunità fattesi in occasione e per ordine della Cesarea Real Giunta del nuovo censimento ancor pendente e però:
Che dal prato Baroselo, cioè dal sito ove altra volta era scolpita una croce in un sasso, che d’indi dicesi caduto nel lago, ed ora si dice il sasso schieppato, a precipizio, al di cui piede vi è il lago, andando in su fino al Chiesolo detto dell’arbore secco ove sono piantati due termini vicini ed annessi, andando quasi, come era la gronda ossia continuazione dei sassi fino alla strada che da Bellano va a Varena e sino ai detti termini vicini al detto Chiesolo dell’arbore secco siano li confini territoriali delle due comunità, come furono per lo passato, e sopra dei quali non vi era controversia.
Dalli detti termini poi vicini e quasi annessi e detto Chiesolo dell’arbore secco andando per la detta strada verso Bellano si vadi sino in vicinanza della valle, detta l’acqua del Sciatto, ove sono due piccoli sassi che si suppongono termini uno nella strada suddetta, che va da Bellano a Varena e l’altro sopra detta strada per braza 4 in circa, e d’indi andando in su fino alla selva detta Piazza Comune che altre volte dicesi fosse di Virgilio Pizzotti, ed ora è della Cappella di Santa Lucia di Perledo, successa al suddetto, ove è un altro, termine non molto grande ed indi traversando il vallone detto il Boggino di Biosio fino all’altra strada che da Regoledo va verso la Madonna del Portone al di sopra la villa di Biosio, e che prima d’arrivare a detta chiesa, si unisce con un’altra strada superiore che pure dal Monte sopra Varena va alla suddetta chiesa e d’indi in Val Sassina, ivi adunque traversando detto vallone fino a detta strada o fino al sito, ove in un sasso in mezzo alla strada evvi scolpito un P logoro, ed indi andando per la detta strada fino al confine di Perlasco, restando però la detta strada di ragione della comunità del Monte sopra Varena. Cosicchè tutte le terre, beni e siti esistenti da detti termini e segni indicati come sopra, e da dette rispettive strade verso Bellano siano territorio e territoriali di Bellano verso il monte siano territorio e territoriali di Monte sopra Varena fino alla piazza avanti la detta chiesa del Portone confine della pendente controversia.
In ricompensa di quanto sopra dovrà la comunità di Monte sopra Varenna pagare alla comunità di Bellano per una sol volta nell’atto che si verrà all’instromento d’accettazione del presente aggiustamento la somma di lire mille imperiali, facendo detta comunità di Bellano rinunzia in via di transazione a quella di Monte sopra Varena di tutti li siti controversi ed ogni ragione che pretende in essi».
Il 17 febbraio 1732 vennero convocati i capi famiglia della comunità di Bellano i quali in grandissima maggioranza approvarono il lodo dei due arbitri.
Il 9 Marzo dello stesso anno vi fu la convocazione dei capi famiglia di Perledo che sotto la direzione del loro sindaco Carlo Conca discussero ed approvarono pure in grande maggioranza l’atto di arbitrato.
I firmatari di Perledo furono i seguenti:
Carlo Conca sindaco generale delle comunità di Perledo e deputato di Regoledo.
D. Antonio Maria Matarello Deputato di Perledo e procuratore di Agostino Matarello figlio del qm Carlo, assente.
Carlo Antonio Venino deputato di Vezio.
Francesco Ongania deputato di Regolo.
D. Carlo Francesco Maglia deputato di Gitana procuratore di Don Ercole Ongania f. q. Giovanni Angelo e di Giacomo.
Conca figlio del q. Giovanni Battista.
Giovanni Antonio Della Mano deputato di Gisazio.
Giovanni Battista Pizzotti figlio qm Domenico.
Ambrogio Maglia figlio qm Antonio.
Pietro Conca figlio q. Ambrogio.
Giovanni Battista Sala figlio qm Antonio.
Giuseppe Benzoni figlio q. Giacomo.
Carlo Caribone figlio q. Baldassare.
Antonio Inviti figlio q. Paolo.
Giuseppe Fumeo figlio q. Bartolomeo.
Bernardo Conca figlio q.- Pietro.
Lorenzo Bergamo f. q. Michele.
Bernardo Borlengo f. q. Giuseppe.
Pietro Benzoni f. q. Francesco.
Ambrogio Inviti f. q. Paolo.
Nicola Conca f. q. Matteo.
Carlo Antonio Festorazzi f. q. Pietro.
Antonio Ongania f. q. Pietro.
Pietro Antonio Castello f. q. Carlo.
Pietro Antonio Fumeo f. q. Giov. Batta.
Pietro Tarelli f. q. Bernardo.
Giovanni Castello f. q. Carlo.
Francesco Nazari f. q. Andrea.
Marco Antonio Zuccarelli f. q. Antonio.
Bernardo Della Mano f. q. Andrea.
Francesco Borlengo f. q. Leonardo.
Pietro Conca f. q. Antonio.
Carlo Giuseppe Conca f. q. Giuseppe.
Domenico Mazzoleni f. q. Santino.
Giovanni Antonio Tarelli f. q. Gerolamo.
Antonio Greppi f. q. Francesco.
Giovanni Benzoni f. q. Francesco.
Bernardo Faggi f. q. Domenico.
Luca Antonio Sala f. q. Bartolomeo.
Pietro Conca f. q. Pietro.
Francesco Ongania f. di Giacomo.
Bernardo Fumeo f. q. Antonio.
Pietro Antonio Fumeo f. q. Bartolomeo.
Bartolomeo Borlenghi f. q. Nicola.
Bartolomeo Maglia f. q. Bartolomeo.
Bartolomeo Fumeo f. q. Giuseppe.
Carlo Domenico Maglia f. q. Antonio.
Pietro Ongania f. di Francesco.
Sebastiano Benzoni f. di Pietro.
Bernardo della Mano figlio di Antonio.
Bernardo Fumeo f. q. Bartolomeo.
Ercole Ongania f. q. Martino.
Gioachino Festorazzi f. q. Carlo.
Nicola Borlengo figlio di Bartolomno.
Francesco Tarelli figlio di Gerolamo.
Francesco Greppi f. q. Pietro.
Gli atti di questo componimento vennero redatti in Milano il 30 aprile 1732 dal notaio Andrea Boldoni e il 5 maggio dello stesso anno dal notaio Giovanni Angelo Festorazzi.
Altra controversia per i confini territoriali si ebbe tra i comuni di Varenna e di Lierna a motivo di un bosco nel quale gli uomini di Varenna pretendevano di far legna. - Le due parti si riunirono per accordarsi e difatti con le scritture 5 e 30 agosto 1734 stabilirono di dividere egulmente il bosco conteso.
Vennero tenute altre riunioni e con la mediazione di don Anselmo Serponti si addivenne alla spartizione del bosco di proprietà comunale e poichè in tale divisione la comunità di Lierna veniva a ricevere una porzione maggiore di bosco di quella che potesse pretendere in via di equa transazione, la stessa comunità cedette a quella di Varenna, come compenso, il diritto di promiscuità di pesca in una parte del suo lago più si obbligò di pagarle per una sola volta la somma di lire 200. Di questa convenzione venne redatto pubblico atto in data 12 ottobre 1754. Si fece passare il confine sulla sommità del monte chiamato Sasso dell’Ocellera, poi per Brentolone, Ceredo e Cavalla di Molinari, di qui scendeva al lago seguendo la strada detta pure dei Molinari.
Nel 1749 al 7 di gennario si conclude un patto di conciliazione tra le comunità di Esino e di Varenna per alcune divergenze territoriali. «A nome della comunità di Esino inferiore, il curato d. Gio. Domenico Baniffaldi insieme con Gio. Venino, rappreseutante dei sindaci della comunità di Varenna, convengono quanto segue, allo scopo di eliminare le controversie che per ragioni di confini esistono fra le due comunità:
1° Quelli di Esino cedono a quelli di Varenna il luogo situato tra il pizzo di Foppo, venendo verso Lierna, sino alla valle detta Valsquitta e, andando in su, verso la sommità del monte, sino al sasso piantato, indi venendo in giù verso la valle di Olivedo, però sempre sulla sommità dei monti e quella parte che guarda verso il lago. Ritornando in giù, sino al Pizzo di Foppo predetto.
2° Che non ostante la predetta cessione resti libero il passo a quelli di Esino per entrare nel luogo di Broncino, con facoltà di passare liberamente dal Pratolino alla Sostra e dalla Sostra in Broncino.
3° Quelli di Esino possono far pascolare le loro bestie soltanto fino alle gronde di Valsquitta e nei luoghi di Brancino e Credolcio grande e piccolo.
4° Quelli di Varenna cedono a quelli di Esino il sito che dal sasso (termine) su cui è scolpito un millesimo in vicinanza del sentiero che va alla forcella va fino al Montaruzzo, distante circa trenta trabucchi dalla forcella. Nel mezzo di detto Montaruzzo si misureranno sette trabucchi discendendo verso il Lago e al termine della misura, si pianterà un paletto, dal quale la linea di confine retrocederà al termine sudetto. In detto sito quelli di Esino potranno soltanto far pascolare le loro bestie; quelli di Varenna invece potranno liberamente tagliarvi legna.
Nel termine di mesi due, dovranno essere messi i termini in quei posti che saranno creduti più opportuni. L’agrimensore sarà pagato dalle due comunità unitamente ed ugualmente
5° Il Sig. Gio. Venino si occuperà di ottenere dal Senato la dispensa neccessaria perchè le due comunità possano stipulare regolare contratto di quanto sopra è convenuto.
6° La parte che si renderà inadempiente farà a sue spese celebrare cinquecento messe da venti soldi ciascuna in suffragio delle anime del Purgatorio della Comunità adempiente4.
Note
- ↑ Archivio Civico Milano. Esenzioni. Cartella 43.
- ↑ A. S. M. Censo. Comuni. Varenna. B. 2173.
- ↑ Carlo Invernizzi. Riforme amministrative economiche nello Stato di Milano ai tempi di Maria Teresa.
- ↑ Senato. Deroghe giudiziarie per comunità e corpi. B. 88, fasc. Varenna.