Una cultura è meglio di due/Prefazione
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Prefazione
Il 12 settembre 2008 David Foster Wallace si suicidava. In occasione del decennale della morte, il Circolo dei Lettori di Torino gli ha dedicato un tributo, con vari interventi sui diversi aspetti di DFW come scrittore. Io sono stato contattato per parlare del Wallace “matematico”: in effetti, oltre a un buon numero di riferimenti matematici nelle sue opere, scrisse anche un libro che tecnicamente si può definire di matematica, Tutto, e di più (nell’originale, Everything & More: A Compact History of ∞).
Mi sono così preparato un intervento che — come capita di solito in questi casi — ho sfruttato solo in minima parte: una presentazione a braccio deve seguire il pubblico, e ho scelto di gigioneggiare più del mio solito. Avevo ad ogni modo preparato una decina di cartelle di testo: che farne? Erano troppe per postarle su uno dei miei blog. La soluzione è stata semplice: li ho messi sotto forma di un ebook liberamente distribuibile. Insomma un regalino, che spero sarà apprezzato dai wallaciani, anche quelli puri e duri che ne sanno sicuramente molto più di me. Questa che avete tra le mani è l’edizione stampata, che ha dei costi di produzione indipendenti dal sottoscritto e pertanto si paga (non molto: non l’ho fatta per guadagnarci, ma perché si sa che l’odore della carta è tutta un’altra cosa. Almeno questo libretto occupa poco spazio)
Grazie a Davide Ferraris, Sara Lanfranco e Francesca Marson delle IndieNights e a Francesca Alessandria del Circolo dei lettori per avermi invitato a Torino; grazie transfinite a Roberto Natalini1 per tutti gli spunti di approfondimento che mi ha dato. Gli errori sono tutti miei, però.2
Note
- ↑ È lui il VMW, Vero Matematico Wallaciano: l’ho sfruttato pesantemente per recuperare le informazioni su DFW a partire dalle quali ho costruito il libretto.
- ↑ Come forse avrete intuito, questo testo è zeppo di note. Il testo principale può essere letto anche senza note, ma vi perdereste una cosa divertente che non farete mai più. In compenso ho cercato di scrivere le note in modo che si possano leggere anche senza riferirsi al testo principale.