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Una cultura è meglio di due 2


ri che ne sanno sicuramente molto più di me. Questa che avete tra le mani è l’edizione stampata, che ha dei costi di produzione indipendenti dal sottoscritto e pertanto si paga (non molto: non l’ho fatta per guadagnarci, ma perché si sa che l’odore della carta è tutta un’altra cosa. Almeno questo libretto occupa poco spazio)

Grazie a Davide Ferraris, Sara Lanfranco e Francesca Marson delle IndieNights e a Francesca Alessandria del Circolo dei lettori per avermi invitato a Torino; grazie transfinite a Roberto Natalini1 per tutti gli spunti di approfondimento che mi ha dato. Gli errori sono tutti miei, però.2



  1. È lui il VMW, Vero Matematico Wallaciano: l’ho sfruttato pesantemente per recuperare le informazioni su DFW a partire dalle quali ho costruito il libretto.
  2. Come forse avrete intuito, questo testo è zeppo di note. Il testo principale può essere letto anche senza note, ma vi perdereste una cosa divertente che non farete mai più. In compenso ho cercato di scrivere le note in modo che si possano leggere anche senza riferirsi al testo principale.