Un piccolo ripostiglio a Ronago

Solone Ambrosoli

1898 Indice:Rivista italiana di numismatica 1898.djvu numismatica Un piccolo ripostiglio a Ronago Intestazione 19 dicembre 2024 25% Da definire

Questo testo fa parte della raccolta Rivista italiana di numismatica 1898


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Un piccolo ripostiglio a Ronago


(Noterella di Numismatica ispano-milanese)



La scorsa estate, a Ronago in provincia di Como, nel demolire una vecchia casa colonica di proprietà della Sig.a M. N. Ved. A., fu scoperto, sotto il pavimento d’una stanza, un minuscolo tesoretto di poche monete d’argento con una d’oro, ravvolte in un pezzo di tela consunto e che cadeva in polvere. Il nascondimento del tesoretto dovrebbe risalire ai primissimi anni del sec. XVII, perchè le monete più recenti che lo compongono sono del 1611 e appaiono fresche affatto di conio.

Questo piccolo ripostiglio consta di soli nove pezzi, cioè di sette monete milanesi, una di Venezia e una di Genova. Le due ultime sono una mezza giustina maggiore del doge Nicolò da Ponte (1578-85), con le iniziali p c; e una doppia dei dogi biennali, che qui incidentalmente descrivo perchè costituisce una varietà del N. 1294 delle Tavole genovesi:

Oro. Doppia (grammi 6.700).

D. — dvx * et * gvb' * reip' * gen' * 1595. Solito tipo.

R. — conradvs * ii * ro' * rex * i * v * Solito tipo.


Le monete milanesi appartengono tutte a Filippo III di Spagna, e consistono in sei ducatoni d’argento, dell’anno 1608, e in un mezzo ducatone. Queste monete non sono rare, ma neppur comunissime; ad ogni modo, il ripostiglio di Ronago, per quanto esiguo, può arrecare un modesto contributo alla Numismatica milanese.

[p. 560 modifica]Infatti, del ducatone del 1608, i Sigg. Gnecchi, nella loro opera a tutti nota, registrano ben nove varietà (otto nel testo e una nel Supplem.); eppure, dalla descrizione qui appresso si vedrà che il ripostiglio ce ne fornisce altre va- rietà, o almeno sottovarietà perfettamente determinabili.

Arg. Ducatone (grammi 32.000).

D. — philippvs iii rex hispani. Busto corazzato e radiato, a dr. Sotto al busto, 1608.

R. — mediolani dvx et c. Arme ornata e coronata.

Gn. 17. Nuova sottovarietà, senza interpunzione nella leggenda del rovescio.

Arg. Ducatone (gr. 32.000).

D. — philippvs iii rex hispain. Busto come sopra. Sotto al busto, 1608.
R. — mediolan . dvx , et . c. Arme c. s.

Heiss, vol. III, tav. 162, n. 22 (Cfr. Gn. 18).

Arg. Ducatone (gr. 31.900).

D. — philippvs iii rex hispan. Busto c. s, Sotto alla spalla, 1608.
R. — mediolan . .dvx, et. e. Arme c. s.

Nuova sottovarietà del precedente.

Arg. Ducatone (gr. 31.900).

D. — philippvs iii rex hispania. Busto c. s. Sotto al busto, 1608.
R. — mediolani dvx et . c . Arme c. s.

Gn. 23. Sotto varietà, già nota, senza interpunzione nella leggenda del diritto.

Arg. Ducatone (gr. 31.950),

D. — philipvs iii rex hispani. Busto c. s. Sotto al busto, 1608.

R. — dvx . mediolani . et c . Arme c. s.

Nuova varietà, per la grafia philipvs; e perchè l'arme non è terminata superiormente da una linea orizzontale ma finisce in punta come in un altro ducatone pubblicato dallo Heiss, I. c., n. 21.

Arg. Ducatone (gr. 31.900).

D. — philipp . iii. rex . hispania. Busto c. s. Sotto alla Spalla, 1608.
R. — mediolani . dvx . et . c. Arme come nell'esemplare precedente.

Gn. Supplem., 6.

[p. 561 modifica]Così pure, del mezzo ducatone (ch’è più raro dell’intiero), dell’anno 1611, i Sigg. Gnecchi registrano sei varietà, e anche per esso il piccolo ripostiglio di Ronago ce ne offre una nuova:

Arg. Mezzo ducatone (gr. 16.000).

D. — . philipp . mi rex hispania. Busto corazzato e radiato, a dr. Sotto alla spalla, 1611.
R. — mediol . dvx . et (in nesso). c . Arme ornata e coronata.

Cfr. Gn. 26-27.

Anche per la monetazione ispano-milanese sarebbe quindi il caso di ripetere ciò che ebbi già a dire altrove, a proposito del Supplemento pubblicato nel 1894 dagli egregi Sigg. Gnecchi al loro libro, riferendomi alle monete sforzesche1.

Innanzi di chiudere questa nota, ne approfitto per fare un’osservazione, di natura araldica, ma forse non priva d’interesse anche pei numismatici. Si è che durante il regno di Filippo III vediamo apparire per la prima volta, inquartata sulle nostre monete, l’aquila col " volo spiegato „, ossia ad ali interamente aperte ed alzate; mentre prima è sempre [p. 562 modifica]col " volo abbassato „, cioè ad ali semiaperte e pendenti2. Le due forme continuano promiscue sotto i regni successivi, sinchè ai tempi di Maria Teresa vediamo che l’aquila a " volo spiegato „ prevale definitivamente sulla forma più antica.



  1. ".... In questo Supplemento gli Autori hanno tenuto conto con maggior cura anche delle varietà che sono costituite da semplici differenze grafiche. In tale campo vi sarebbe però ancor molto da spigelare, anzi da mietere; per parte nostra, p. es., possiamo dire che avendo avuto occasione recentemente di esaminare un ripostiglio composto in massima parte di trilline del periodo sforzesco, vi abbiamo trovato un nugolo di varietà secondarie, caratterizzate da differenze minute se si vuole, ma pur sempre tali da costituire altrettanti conii diversi, perfettamente distinti.

    ".... Crediamo che riprendendo in esame la monetazione milanese.... ne uscirebbe un numero stragrande di tali varietà grafiche; dimodochè si aggiungerebbe un copioso materiale a quello che i benemeriti Autori hanno raccolto in attesa di una nuova edizione. „

    (Archivio Storico Lombardo, serie terza, vol. II, anno XXI, 1894; - a pag. 412-13).
  2. L’unica eccezione, ch’io mi sappia, sarebbe costituita dal ducatone di Filippo II pubblicato dallo Heiss al n. 22 della tav. 158 (cfr. Gnecchi, n. 50); ma si tratta di una moneta conosciuta soltanto per un rozzo disegno, a leggende scorrette, tolto da una tariffa d’Anversa.