Un conto arto-arto
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847
UN CONTO ARTO-ARTO.1
È de fede ch’appena una cratura2
Scappa fòr da la picchia,3 er Padr’Eterno
La mette a nnavigà ssott’ar governo
D’un angelo e dd’un diavolo addrittura.4
Uno de lòro st’anima prucura
De dàlla5 ar paradiso, uno a l’inferno,
Sin che sse vedi6 chi gguadaggna er terno7
Ner giorno che vva er corpo in zepportura.
Liticàtase l’anima ar giudizzio,
Oggnuno de li dua serra bbottega,8
Pe’ nun rifà mmai ppiù sto bbell’uffizzio.
Oh mmò ttira li conti, amico mio,
Sopr’ar gener’umano, e vva’ cche ffrega9
D’angeli e dde demoni ha ffatt’Iddio!
Terni, 29 maggio 1833.
Note
- ↑ Alto-alto, approssimativo. [“La fede c’insegna avere Dio posto un angelo particolare alla custodia di ciascuno de’ suoi servi. La Chiesa non si è spiegata apertamente circa i peccatori e gl’infedeli, ma i pù celebri dottori sostengono sempre ch’essi avessere ciascuno il loro angelo guardiano, la quale opinione, avvalorata pure dall’autorità della Scrittura, è sì solida e universale, da non potersene contrastare la verità, massime riguardo a coloro, che sono nella comunione della Chiesa... Molti autori convengono, che angeli custodi e tutelari abbiano i regni, le provincie, le città, le diocesi, gli Ordini religiosi, i collegi, i pii istituti, le comunità, le famiglie, ecc. Le persone poi costituita in dignità sia nella Chiesa, sia nello stato, oltre l’angelo tutelare, che hanno ricevuto nel loro nascimento, ne hanno di una sfera più nobile per dirigerli in ciò che concerne l’uffizio della loro carica, e quindi lo hanno i Papi, i sovrani, e generalmente tutte le persone poste in eminenti dignità tanto ecclesiastica che civile. — I demoni, siccome ripieni di malizia, e di odio contro di noi, si occupano costantemente dei mezzi per farci cadere, e per perderci eternamente: ma Dio non manca di opporre loro i suoi buoni angeli, a cui commette la cura di nostra difesa.„ Moroni, Dizionario ecc., vol. XVII, pag. 164-65.]
- ↑ Creatura.
- ↑ Nome da aggiungersi a quelli del sonetto... [La madre ecc., 6 dic. 32, in questo volume].
- ↑ A dirittura, subito.
- ↑ Di darla.
- ↑ Sin che si veda.
- ↑ Chi vince la prova.
- ↑ Cessa dalle sue funzioni.
- ↑ E guarda [va’, varda] che [enorme] quantità.