Udite udite, dico a voi, signori
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
CXX
I. amico, di cui chiede, non par ben disposto verso di lui.
— Udite udite, dico a voi, signori,
e fate motto, voi, che siete amanti:
avreste voi veduto, tra cotanti,
4cotal, c’ha ’l volto di tre be’ colori?
Di ros’e bianch’e vermigli’è di fuori,
or lo mi dite, ch’i’vi son davanti,
sed elli inver’di me fé’ tai sembianti,
8cheti i’ potessi aver que’ suo’ colori.
— Noi non crediam che li potessi avere,
però ched e’ non fece ta’ sembianti,
11che fosse ver’di te umiliato.
— Sed e’ noi fece, i’ mi pongo a giacere,
e comincio a far ta’ sospiri e pianti,
14che ’n quattro di cred’esser sotterrato. —