Tu che dal riguardarmi orror apprendi

Giovanni Canale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XII. Lo scheletro Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

In riva del Sebeto in suon latino L'uom ch'al volto ha le rughe, al crin la neve
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XII

LO SCHELETRO

     Tu che dal riguardarmi orror apprendi,
timido parti e la mia vista abborri,
arresta il piede e la mia voce intendi:
se movi il piede, in grave error giá incorri.
     Come a fragil beltá perduto attendi,
che sará qual son io, pensa e discorri;
un punto mi mutò, da un punto pendi,
e col tempo che vola a morte corri.
     Begli occhi, vago crin, guance rosate
amabil mi rendeano, e in un momento
divenni schifa polve, ossa spolpate.
     A macchinar disegni io vissi intento;
ma i disegni, i pensieri e la beltate
al mio estremo spirar sparirò in vento.