Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro III/Capitolo 89

Libro III - Capitolo 89

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Di alcuni offitii paterni circa lo stato matrimoniale de i figliuoli. Cap. LXXXIX.

Quanto poi tocca à gli offitii coniugali, et all’amore et carità che deve essere tra due consorti, et di molte altre cose pertinenti alla pace et quiete domestica, già altrove se ne è detto à suffitienza, et doverà il buon padre di famiglia darne particulari ricordi à i figliuoli, et figliuole oltra quello che con l’esempio proprio havrà loro insegnato, et sopra tutto gli ammonisca, che sappiano con patienza et carità christiana sopportar le imperfettioni della cara compagnia, poiche tutti habbiamo il nostro fascio, et non ci è cosa più necessaria per viver insieme pacificamente, che haver di continuo in memoria quel precetto di san Paolo, Alter alterius onera portate, et sic adimplebitis legem Christi, cioè portate i pesi, che tanto vuol dire, come sopportate i difetti l’uno dell’altro, et cosi adempirete la legge del Signore, la quale è rinchiusa tutta in un solo commandamento ch’è di amarci insieme in carità.

Nel resto ricordisi il padre di famiglia che il dar moglie al figliuolo è negotio di molto maggior importanza, che il comperare una casa, ò un podere ò cose tali, nelle quali però sogliono per ordinario i compratori essere molto diligenti, quanto più adunque si deve andare considerato in una deliberatione nella quale consiste tanta parte delle humana felicità, se pure alcuna felicità si ritrova in questa valle di lagrime, cioè di una buona moglie, la quale hà da esser di tanto aiuto, et sollevamento al marito, et nelle cose famigliari, et terrene, et nelle spirituali anchora per vivere ambedue christianamente trahendo il giogo maritale in sante operationi, sin tanto che con la divina gratia pervenghino alla gloria sempiterna. In una buona moglie consiste gran parte anchora della buona educatione de i figliuoli et la successione della posterità, et il mantenimento delle famiglie, et mille altri beni che saria lungo à dire. Però come altrove si è ricordato non habbia il savio padre l’occhio principalmente alla robba, et à cose tali, che per un breve piacere, partoriscono poi infiniti dispiaceri, ma guardi alla bontà, alla virtù, alla parità de lo stato di ambedue, alla conformità de i costumi, et à si fatti rispetti, che come vincoli forti et tenaci, massime con l’efficaccia del sacramento stringono gli animi con perpetuo amore; perilche se bene è giusto, che il figliuolo obedisca al padre, et [p. 183v modifica]resti contento à quello, che il padre determinarà della sua sposa, et consorte, poi che hà da essere certissimo che con sommo amore, et providenza procura il suo bene, tuttavia sarà cosa lodevole che con destra maniera il padre vada communicando la cosa co’l figliuolo, tanto più essendo discreto, et giuditioso, si che con sua maggior sodisfattione, et approbatione si concluda quel negotio che tanto gli importa, il che parimente s’intende della madre di famiglia, la quale è giusto, et ragionevole che per conservatione della pace commune, et per ogni rispetto sia partecipe di cosi importante deliberatione.