Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 18

Libro II - Capitolo 18

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Consideratione più particolare de i sacramenti in ordine alla educatione, et prima del battesimo. Cap. XVIII.

Essendo adunque questi sette Sacramenti cosa tanto eccellente, et divina, cosi per la dignità di colui che ce gli ha dati, ch’è Iddio stesso, à cui solo si deve ogni honore, et gloria, come per l’admirabile virtù che contengono in loro, sarà offitio del buon padre ammaestrar il figliuolo, si che riconosca in essi la gran misericordia di Dio, et gli tenga in quella stima, et riverenza, che giustamente si deve. Et poi che la vita della anima dipende, come habbiamo veduto, da i Sacramenti santi, faccia il padre che il figliuolo intenda questo gran bisogno, si che con l’esempio della vita corporale, per un simigliante desiderio di conservarsi, et di farsi sempre più robusto ne lo spirito, appetisca, et frequenti i santi Sacramenti. Et per discendere, secondo l’instituto nostro, più alle cose di prattica, ci si presenta nel primo luogo il Battesimo santo, porta di tutti i sacramenti, per la quale siamo entrati nella santa Chiesa, et dove habbiamo fatto quella solenne obligatione con Dio, rinontiando al demonio, al mondo, et alle sue pompe, et alle sue opere, et promettendo di seguitar in tutto Christo nostro Signore, et Imperadore, il quale all’incontro ci ha promesso la vita eterna. Alla quale gravissima et importantissima obligatione tanto poco si pensa, et tanto poco si osserva, che chi riguarda il viver commune de gli huomini, giudicarà che più presto habbiano fatto obligo di renuntiar a Christo, et seguitar il mondo, et la carne. Per tanto il buon padre avvezzi il suo figliuolo a render ogni giorno gratie à Dio di esser christiano, et à pregar S.D. Maestà, che gli dia particulare aiuto, acciò possa adempire l’obligationi fatte nel Battesimo. Et spetialmente lo avvezzi à tener memoria del giorno nel quale fu battezzato, come di suo [p. 43r modifica]vero natale, acciò annualmente lo celebri con rendimento di gratie a Dio, con l’uso de i sacramenti santi, et con ogni offitio di pietà christiana.

Lo conduca alcune volte alla Chiesa, per veder battezzare fanciulli, et lo ammonisca a considerar attentamente quelle misteriose cerimonie, et procuri che egli intenda in qualche parte il significato loro, come per cagion d’esempio, la veste bianca, ò il pannicello bianco, che si pone alla creaturina, dicendo il sacerdote con voci latine questa sentenza: Prendi la veste candida, la quale monda, et senza macchia tu porti innanzi al tribunal di Giesù Christo, per ricever la vita eterna. Intenda che quella vesta ci dimostra la bellezza, et candidezza dell’anima battezzata, et la innocenza, et purità, che il christiano deve conservar in tutta la vita, per ottener la vita eterna. Similmente la candela bianca accesa, che si dà in mano al battezzato, ò per lui à la commare, significa la sincera fede infiammata di carità, la quale ci è data nel bettesimo, et debbiamo nutrirla, et accrescerla con lo studio delle buone operationi, sino alla fine della vita.

Io so bene che per ordinario nel popolo fidele ci è poca cognitione di si fatte cose, onde pochi padri potranno insegnarle à i suoi figliuoli. Ma se gli huomini fossero cosi solleciti delle cose della salute, come sono di quelle che toccano a i commodi di questo corruttibile corpo, non mancano, per Dio gratia, nelle santa Chiesa pastori, et dottori, et padri spirituali, che gliele insegnino; oltre che nel Catechismo Romano sono diligentemente dichiarate. Ma se altro non sà, ricordi almeno, il buon padre, spesse volte al figliuolo la promessa, che fa alla Chiesa, di esser sempre suo servo fidele, et di renuntiar al demonio, et all’opere, et pompe del mondo. Nel qual proposito molto si potria dire, et si dirà forse in altro luogo, contra quei padri, et madri, che avvezzano i figliuoli alle superchie pompe del vestire, et gli conducono volentieri à i spettacoli vani, et tal’hora poco pudichi, non si ricordando della promessa fatta nel giorno del battesimo, et non si accorgendo qual veneno danno à bere alla tenera età, che ne gli anni più maturi occide poi l’anima. Ma per dar fine à questa parte, dirò solo, che mi sovviene haver letto in san Gio. Chrisostomo, s’io non erro, padre, et dottore di grandissima autorità, che dà per ricordo al christiano, che ogni mattina rinuovi il patto fatto con Dio nel battesimo, et voltatosi interiormente al Signore, dica con tutto l’affetto del cuore; Signor mio io renuntio al demonio, et mi congiungo con esso te. Et la parola Greca ha una tal forza, che esprimendo meglio, come la vita nostra è una militia spirituale, viene à dire; Io non voglio per [p. 43v modifica]modo alcuno essere della squadra, nè de i soldati di Satana, ma della militia di Christo, co’l qual proponimento si ha da armare il christiano ciascun giorno, contra tutte le tentationi del demonio, di cui ha fatto, et deve far aperta professione di essere sempre nimico.