Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 130
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Delle parti, et conditioni dell’oratione. Cap. CXXX.
Hor non si appertiene al nostro instituto, il trattare esquisitamente delle parti della oratione, che come si è accennato poco di sopra, sono due, rendimento di gratie et petitione, nè meno è offitio nostro esporre sottilmente molte altre cose, che si possono considerare intorno all’oratione, come per cagion di esempio potiamo dire che vi sono due maniere d’oratione, l’una chiamata vocale, et l’altra mentale, la vocale si fa pronuntiando, et co’l suono esteriore delle parole, ilqual modo si usa più communemente ne i sacri templi salmeggiando, et recitando divote preghiere, secondo la institutione della nostra madre santa Chiesa, et è questo modo di orare grandemente utile ad eccitar la divotione del popolo fidele, nella oratione publica, et nella privata, anchora giova parimente à riscaldare, et infiammare il nostro cuore, acciò sia più disposto alla oratione mentale, la quale è cosi chiamata, per ciò che tacendo la lingua, ò solo parlando alcune poche parole, che l’ardore de lo spirito, mescolate con accesi sospiri à quando à quando spinge fuori, nel resto la mente è quella che ora, nel silentio et nel segreto del cuore, dove Iddio la ode con grandissimo piacere, et risponde all’anima diletta, et ragiona seco cose tanto suavi, che lingua humana non può esprimerlo, et è questa maniera di oratione tanto perfetta, che è la vita, et l’anima, per cosi dire, dell’oratione vocale, altrimenti se l’huomo interiore non ora in spirito, et verità, poco è il frutto che ne apporta il solo movimento delle labra, et il suono delle parole.
Lungo anchora saria à raccontare le conditioni, che si ricercano nella buona oratione, come dire, ch’ella deve esser piena di fiducia, et di speranza della immensa benignità di Dio, deve esser humile, risegnata nella voluntà di Dio, massime nel dimandare cose che appertengono al corpo, et al sostentamento di questa vita; vuole anchora l’oratione esser fervente, non tiepida, et rimessa; et di più è necessario che l’oratione sia assidua, et perseverante, co’l qual modo ella finalmente vince l’invincibile; lascio di dire che si devono rimovere tutti gli impedimenti, che fanno argine, et muro, si che l’oratione nostra non può penetrar à Dio, cioè il peccato, et l’affetto et voluntà di peccare, et l’odio verso il prossimo, il non voler rimettere le ingiurie ricevute, altrimenti con qual fronte ardiremo noi di levar le mani sanguinose verso ’l Cielo, et sperar di esser esauditi? Et perche per noi stessi siamo indegni di impetrar cosa alcuna, per tanto le nostre preghiere devono prendere efficacia de i meriti di Christo, et nel nome suo debbiamo supplicar il padre delle misericordie, che ci esaudisca, si come vediamo che la santa Chiesa fa in tutte le sue orationi, implorando insiememente l’aiutorio della Beatissima Madre di Dio, et de i santi gloriosi che regnano con Christo, acciò siano nostri mezzani, et intercessori, pregando con noi et per noi il sommo Iddio padre, figliuolo et Spirito santo, solo autore, et donatore della gratia, et della gloria.
Hor delle cose sudette, et di altre assai simiglianti, pertinenti à bene et fruttuosamente orare, non è, come già ho detto di sopra, offitio mio di discorrere sottilmente, ricordo però al nostro padre di famiglia, che legga alcuno di quei libri, che di proposito, et copiosamente trattano questa materia, come il Catechismo Romano, non mai à bastanza lodato, et il libro di fra Luigi Granata gran maestro dell’arte de lo spirito, ilquale libro è inscritto, della oratione, et meditatione, et altri simili, dalla lettione de i quali libri, et trattati instrutto il padre di famiglia, potrà insegnare molte cose utilissime al figliuolo, le quali per noi si tacciono.