Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 49
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Come anchora sia d’avvertire all’esempio de i famigliari. Cap. XLIX.
Non è, come altrove si è detto, piccola cosa, nè di poco pregio lo allevar bene un figliuolo, et però non deve parer maraviglia se vi è necessaria molta diligenza et cura. Non basta che il padre, et la madre diano a i figliuoli continuo esempio d’ogni virtù, et non lo diano di vitio alcuno, ma etiandio nelle cose licite conviene esser avvertiti di non dare a i figliuoli impensatamente alcuna, benche piccola, occasione di scandalo, come per esempio, è da guardarsi di non far in presenza loro atto alcuno quantunque lecito, et santo, per la santità del matrimonio, ma però pieno di pericolo, ne gli occhi curiosi de i figliuoli, percioche si come di sopra si è detto, la nostra corrotta natura, è come un’esca di peccato, che per ogni piccola favilla si accende, oltra che molte, et sottilissime sono le astutie di Satana. Ma oltra tutto questo, è anchor necessario tener gli occhi aperti, sopra le serve, et servitori nelle case dove ne sono, percioche questi essendo per il più, et ne i gesti del corpo, et nelle parole scomposti, et immodesti, et per desiderio di vivere licentiosamente poco amici d’ogni buona disciplina, apportano in mille modi grandissimo nocumento à i poveri fanciulli. Et quando gli vedono già alquanto grandi vi sono di quelli che cercano acquistarsi la gratia loro, con proporli cose dilettevoli, et aprir loro le vie di conseguirle, con pernitie, et ruina dell’anima. Perilche il buon padre di famiglia non deve darsi al sonno della negligenza, nè fidarsi indifferentemente di ciascuno, ma vegliare, et voler sapere la natura, et gli andamenti de i suoi servitori, et con prudenza et discretione lasciarsi intendere ch’egli stà su l’avviso, et non è cosa leggieri di ingannarlo et quando egli s’accorgesse di cosa mal fatta, non la sopportaria giamai. Deve il padre di famiglia trattar bene i suoi familiari, nella mercede loro, nelle cose necessarie al vitto cotidiano, et quando sono malati è giusto usar loro molta carità, et dolcezza, ma nel resto conservi con loro l’autorità sua, tengali occupati quanto si può, perche l’otio è il maestro del mal fare, et in somma voglia che in casa sua si viva christianamente, si perche questo è obligo suo come padrone, si anchora perche importa per la educatione del figliuolo. Et tanto basti haver detto del buono esempio domestico del padre et della madre, et de gli altri famigliari, ne i quali per il meno è da provedere che non nuocano, et non seminino sopra il buon seme della disciplina paterna, il gioglio, et la zizania de i loro mali costumi. Quanto poi tocca alla conversatione fuori di casa con gli eguali, et coetanei, et con ogni maniera di persone, forse in altro luogo ci verrà migliore opportunità di ragionare.