Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 45

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À chi si appertenga la educatione de i figliuoli, al padre, ò alla madre. Cap. XLV.

Non è forsi fuora di proposito il ricercare à chi si appertenga, ò almeno a chi più principalmente si appertenga la cura dello educar i figliuoli, al padre, o pure alla madre, acciò non avvenga come spesse volte suole avvenire delle cose che sono raccomandate a più persone, che l’uno guarda all’altro, et come per ordinario si fugge la fatica, et se ne lascia volentieri la maggior parte al compagno, na segue che quella cosa, che communemente doveva esser governata è communemente negletta. Ma s’è vero quello che lungamente habbiamo trattato di sopra, della unione del marito, et della moglie, et come non son più due, ma una carne, certo quel commune difetto che nelle altre coe si vede succedere, non dovrà haver luogo in loro nel governo de i figliuoli, i quali sono effetto di ambedue, et tutto il frutto, et la contentezza che nasce dalla buona educatione, deve essere commune. Adunque unitamente devono procurare di allevar bene i loro figliuoli, onde vediamo che l’Apostolo San Paulo tanto al padre, come alla madre attribuisce il carico della educatione, perche scrivendo a gli Ephesii [p. 27v modifica]dice cosi, padri educate i vostri figliuoli nella disciplina et timor del Signore. Et scrivendo à Timotheo fra le altre conditioni, che richiede della santa vedova, che si eleggeva secondo l’uso della primitiva Chiesa, connumera questa, si filios educavit, se ha bene allevati i figliuoli, benche si potesse dire, che intende dopo la morte del marito. Ma nella medesima epistola più di sopra, parlando pur tuttavia delle donne, et delle maritate, dice cosi: La donna si salvarà per mezzo della generatione de i figliuoli se perseveraranno nella fede, et dilettione, et santificatione con sobrietà; il qual luogo esplicando i padri, intendono la donna doversi salvare non solamente per la simpkice fecondità, et per haver partorito molti figliuoli, ma principalmente per la educatione di essi, et non per qual si voglia educatione, ma christiana et santa, come dimostrano quelle parole, in fede, dilettione, santificatione, et sobrietà; percioche la educatione è una seconda generatione, se bene più perfetta della prima. Potiamo adunque concludere, che la educatione de i figliuoli è commune al padre, et alla madre, i quali se in tutte le cose del governo domestico devono essere concordi, in questa ch’è la più importante di tutte devono essere concordissimi. È però vero che la differenza del sesso, et della età ci insegna appertenersi qualche maggior cura all’uno, che all’altro, percioche generalmente parlando, la cura delle figliuole, per la ragione del sesso maggiormente alla madre si appertiene. Et perche l’offitio dell’huomo è star assai fuori di casa, sì per procacciar il vivere per la famiglia, come egli è obligato, sì per governare, et trafficare la sostanze che son fuori, sì per il commertio che deve havere con gli altri cittadini, la dove la donna deve starsi sempre in casa, se non quanto honesta et necessaria cagione la conduce fuori, nel qual caso deve ritornare il più presto che può. Per tanto nella infantia et prima fanciullezza maggior xura della educatione doverà toccare alla madre, sì come all’incontro, quando il fanciullo sarà grandicello, et più capace di precetti più maturi, et atto ad uscir più spesso fuori di casa, sarà più offitio del padre instruire, et vegliar sopra il figliuolo.