Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 2
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Libro I - Capitolo 2
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Che Iddio non ci hà obligati all’altezza di alcuni stati. Cap. II.
E
T veramente grande è la misericordia di Dio, il quale non hà obligato i servi suoi à dover di necessità eleggere alcuni altissimi stati, ma compatendo alla infirmità et debolezza di molti, hà lasciato libera elettione à ciascuno di appigliarsi à quella maniera di vita che più li piace. Christo Giesù redentore, et maestro nostro, non hà detto ad alcuno sotto obligatione di legge, et di precetto, ma si bene per modo di consiglio evangelico, et di perfettione, và, et vendi ciò che tu hai, et dallo à i poveri, et seguitami. Paolo Apostolo, ragionando de lo stato virginale, afferma non haverne commandamento dal Signore, ma come Legato, et Ambasciator suo, consiglia, persuade, et desidera che tutti siano tali, quale egli era, sciolti dalle cure, et sollecitudini del secolo, et non soggetti alla tribulatione della carne, onde non disse ad alcuno non prender moglie, et non maritar tua figliuola, ma disse solamente eshortando, et invitando al più alto, et più perfetto stato, chi marita la sua vergine zitella fa bene, et chi non la marita fa meglio, se però tale è la volontà della fanciulla, ò del figliuolo di non voler nozze terrene, ma celesti. Adunque molte gratie si debbono rendere al benignissimo Dio padre delle misericordie, ilquale non hà chiusa ad alcuno, ne fatta difficile la via della eterna salute, anzi in molti modi ce l’hà aperta, et spianata, talmente che non solo il povero di volontaria povertà, il religioso, il chierico, il vergine, et il continente, et quelli che per il regno del cielo hanno privati se medesimi della procreatione de i figliuoli, ma il ricco anchora, il laico, et secolare, et finalmente il padre di famiglia, ritenendo le sue ricchezze, et godendo della sua robba, della consorte, de i figliuoli, et de i servitori potrà con la divina gratia haver luogo, et parte nel regno di Dio, et nella beatitudine sempiterna.