Trattato di architettura civile e militare I/Trattato/Libro 5/Esempio 8
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Libro 5 - Esempio 7 | Libro 5 - Esempio 9 | ► |
ESEMPIO VIII.
Rocca quadrata in piano (Tav. X, 1).
Se in alcun piano, od altro sito di città o castello fosse congruo di farvi rocca o fortezza, e che l’importanza del luogo ricercasse farla inespugnabile, piglisi un quadrato in diametro piedi 45, grosso il muro per ciascheduna faccia piedi 15: dal quale quadrato e mezzo di ciascuna faccia si parta un’ala di muro trasportante in fuori piedi 35, grosso il muro piedi 15, con duplicate andate, una alla parte superiore e l’altra occulta e coperta con le sue difese alla parte inferiore, e all’estremità di ciascun muro un torrone massiccio a forma di angolo retto con le loro difese riguardanti le ale e mura. Appresso si faccia un altro quadrato circumcirca la torre, e in distanza piedi 25, e questo quadrato muro sia con una andata distante dalla torre piedi 10: e questo sarà ricetto a quelli della guardia, ovvero difesa: e nelle congiunzioni degli angoli facciasi un basso capannato, e sopr’esso un rivellino che batta i fossi e le facce dei torroni, che per la distanza e intervallo che sarà dalle opposite linee dei torroni e rivellini, ne viene che l’uno e l’altro difende le entrate della fortezza dipendenti dai cigli. Entrando per ponti sopra i rivellini, e per altri ponti e duplicate porte nel ricetto e rocca si perviene. E di sopra, le ale delle mura e torroni, per andate anguste affidate al castellano, si attribuiscano; e nella rocca ovvero torre siano divise scale e soccorsi tutti ad uso del castellano. Il tutto poi con fossi e cigli come degli altri è detto, e come la figura.