Trattato di architettura civile e militare I/Trattato/Libro 5/Esempio 19
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ESEMPIO XIX.
Rocca in città poligonia regolare, e munita di torroni
in sporgenza fallata.
Per le assegnate figure di cinti, non è difficile agli ingegni perspicaci trovarne delle altre, aggiungendo, diminuendo e componendo, e alle invenzioni supplendo. È adunque da considerare delle parti delle fortezze particolari fortificate per altre torri e parti di muri. In prima, si può fare una terra con una rocca in mezzo che tutta la terra signoreggi, in questa forma: sia fatto un cinto di muro grosso piedi 10, con beccatelli dentro e di fuori, secondo il bisogno, e nel centro di questo cinto sia una torre con le parti convenienti a quella, e da questa si estendano due muri paralleli insino alla detta circonferenza distanti fra sè piedi 10, e dopo la detta periferia sia una via larga piedi 20, e dopo questa un altro muro grosso piedi 20, il quale di fuori sia ortogonio in figura, o decagono, o di più angoli, e dentro sia tondo, e sia composto di due muri legati con contrafforti l’uno con l’altro, la concavità media de’ quali di battuta e tenace terra sia riempita. Nella estremità dei muri equidistanti predetti sia la prima porta col suo rivellino innanzi, per la quale entrando bisogni circondare tutta quella via circolare infra il primo e ’l secondo circuito per pervenire alle parti intrinseche della terra, la quale divisa per due linee intersecanti sè medesime nel centro della terra ad angoli retti, sopra ciascuna intersecazione di linea, sia un ponte con una porta con saracinesca, sopra il quale stiano li custodi, che abbassando la saracinesca possino dire o concedere la predetta via della terra. Negli angoli di fuori si faccino i torroni, e dei due l’uno si può fare con i trasporti, come di sopra è detto, ed a maggior difesa degli altri torroni semplici, come ne dimostra la figura1.
Note
- ↑ La figura fu omessa, nulla avendo d’importante.