Trattato di archeologia (Gentile)/Arte italica/I/Appendice I

Appendice I.

../../I ../../II IncludiIntestazione 4 marzo 2013 100% Archeologia

Arte italica - I Arte italica - II

[p. 14 modifica]

APPENDICE I.


Le varie età preistoriche e i loro periodi.


Per chi è alquanto lontano da questo genere di studi, aggiungerò che lo scienziato, il quale distinse più nettamente i vari periodi antichissimi dell’uomo, è il De Mortillet (La préhistorique antiquité de l’homme. Parigi, 1863). Quest’autore, dopo un’ampia introduzione, nella quale delimita i confini della scienza preistorica e paleoetnologica, e i loro rapporti con la geologia da una parte e la storia dall’altra, divide la trattazione [p. 15 modifica]in tre parti, comprendendo nella prima l’uomo terziario, nella seconda l’uomo quaternario, nella terza l’uomo attuale. La maggior ampiezza di trattazione è data alla seconda parte, nella quale il De Mortillet distingue, dal nome di centri speciali caratteristici per dati fenomeni geologici e fossili, un periodo chelléen, mousterien, solutréen, magdalenien nell’età litica; un periodo di Robenhausen nell’età neolitica; un periodo bohémien nell’età del bronzo, suddiviso in quello del fonditore (o morgien) e del martellatore (o laurnaudien). Segue poi naturalmente l’età del ferro nei suoi tre grandi periodi universalmente riconosciuti. In sèguito ai risultati degli scavi della seconda metà del nostro secolo, si ampliò il quadro dei resti umani nelle età preistoriche, e si determinarono i vari periodi dalle varie forme di costruzioni entro l’età della pietra (archeolitica e neolitica), l’età del bronzo (eneolitica, enea), e l’età del ferro (divisa in tre periodi). I nomi e le suddivisioni adottate recentemente dal ch. prof. E. Brizio nella sua Epoca preistorica (Milano, Vallardi, 1899), come introduzione alla Storia d’Italia, sono:

     1. Caverne (abitazioni e sepolture).
     2. Villaggi a fondi di capanne e loro necropoli.
     3. Palafitte (o abitazioni sui laghi).
     4. Terremare e loro sepolcreti.
     5. Necropoli felsineo-laziali.
     6. Necropoli venete.
     7. Città, colonie e necropoli etrusche.
     8. Città e necropoli pelasgiche.
     9. Necropoli picene.
     10. Necropoli galliche.
     11. Sepolcreti dell’Italia Meridionale.
     12. Stazioni e necropoli sicule.

Quanto alla determinazione etnica di questi vari centri della vita preistorica, in mezzo alle varie e molte incertezze che agitano ancòra i dotti, specialmente intorno ai Pelasgi e agli Etruschi, possiamo però raggruppare le varie stirpi italiche e non italiche secondo alcuni dati archeologici comuni, nel modo seguente:

Sarebbero appartenenti ai Liguri i cavernicoli e gli abitatori di capanne, le necropoli picene, le necropoli diverse del territorio di Sibari e dell’Italia Meridionale in genere, nonchè i centri antichissimi occupati dai Siculi, perchè questi usavano, come i Liguri, di deporre il cadavere umato rannicchiato nella fossa, come incontriamo nella necropoli di Remedello del Comasco.

Formerebbero invece il substrato dei Protoitalici [p. 17 modifica]propriamente detti gli abitanti del gruppo delle necropoli felsineo-laziali, e forse i Veneti o Istro-illirici nelle necropoli venete ed euganee, non avendo nulla in contrario per ammettere una differenza sostanziale di stirpe negli abitanti del primo e più antico periodo delle necropoli atestine, anche dopo gli studi del Prosdocimi e del Ghirardini sulle necropoli e le antichità della collezione Baratela di Este. Protoitalici sarebbero pure gli abitanti delle terramare, se vi sosteniamo presenti gli elementi di una civiltà affatto nuova; in ogni modo, nel periodo più antico si sarebbero loro uniti anche dei Liguri, resto della popolazione delle caverne e dei fondi dì capanne.

Farebbero parte a sè i Pelasgi, di cui vedasi più innanzi; gli Etruschi, di cui pure vedasi nella parte etrusca, e i Galli, cioè quell’unione di elementi etnici che, dopo gli Etruschi e prima dei Romani, prepararono le necropoli galliche.

Tavole

[p. 16 modifica]

Torbiera di Cazzago Brabbia (Varese), N. 1-11.

Torbiera di Polada (Desenzano), N. 12-24.

(Età del bronzo — Palafitte).

(Ved. MONTELIUS, Op. cit., Atl. B, 4).



Tavola 2.


N. 2-4, 13, 14, selci. — 1, 18, pietra. — 5, 17, 20, 21, 22, 23, 24, terra, — 6, osso. — 7, 11, 16, bronzo. — 19, dente d’orso. — 12, legno e selce.