Trattato completo di agricoltura/Volume II/Piante tintorie/5
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del tornasole.
§ 841. Il tornasole (croton tinctorium, o chrysophora tinctoria) dà un color bleu che non è indaco. Una volta non si coltivava espressamente, ma piuttosto si raccoglieva qua e là nella regione degli ulivi, poichè non se ne trova al disopra del 44° di latitudine. Da poco tempo si coltivò in apposito spazio di terreno, il quale deve essere sciolto e secco, come lo sono i terreni silicei di alluvione; nei terreni freschi allignerebbe assai meglio, ma il suco, invece di bleu, resta verde. Il tornasole in breve tempo spoglia il terreno dei principii che gli sono necessarii, e dopo tre raccolti abbisogna aspettare molti anni prima di ritentarne la coltivazione.
Concimato e lavorato il terreno in febbrajo, si semina il tornasole a gettata, con quattro o cinque chilogrammi di semi per ettaro. La semina si fa in linee, distanti fra loro 0m,40 circa. La germinazione succede in giugno, e si sarchia immediatamente. Siccome poi la pianta a qualunque epoca del suo sviluppo contiene la stessa proporzione di materia colorante, non vi ha epoca fissa pel suo raccolto, il quale ordinariamente si fa dal principio d’agosto sino alla metà di settembre, quando la pianta comincia a deperire. Il frutto del tornasole è rinchiuso in una capsula a tre logge, e si riconosce maturo quando questa è disseccata.
Un ettaro di terreno può produrre 5000 chilogrammi di foglie fresche, prodotto assai minimo in confronto d’altre coltivazioni.